
Mercato componentistica automotive in Italia: fatturato dimezzato e marginalità in calo
Il mercato della componentistica automotive registra una riduzione del fatturato e una perdita di marginalità, con un impatto maggiore sulle aziende caratterizzate dallo storico economico-finanziario migliore.Il mercato della componentistica automotive in Italia ha subito una riduzione del fatturato e una perdita di marginalità a causa della pandemia e della crisi della supply chain. Secondo uno studio di PwC Strategy&, i fornitori italiani hanno registrato una crescita dimezzata e una riduzione del margine EBIT del 18%. La crisi ha colpito maggiormente i fornitori focalizzati sul primo equipaggiamento e con un footprint produttivo locale. La diffusione della mobilità elettrica rappresenta una sfida per i fornitori legati al motore endotermico. Nonostante ciò, gli investimenti nella filiera sono aumentati e le imprese che hanno investito nella crescita inorganica hanno ottenuto performance superiori alla media. In Italia quasi il 40% dei fornitori automotive è focalizzato sulla produzione di componenti per motori endotermici, motivo per cui è necessario rivedere la "value proposition" e l’approccio al mercato. Per il futuro sarà necessario avviare una serie di iniziative tra cui:differenziare l’offerta, indirizzando i segmenti di mercato più resilienti alla sostituzione tecnologica come quello dei mezzi pesanti;sfruttare il potenziale dei canali più profittevoli e con più flessibilità sul pricing, ovvero l’aftermarket;ottimizzare la copertura geografica, in particolare investendo sulle aree meno impattate dalla transizione alla mobilità elettrica;investire in adiacenze di mercato a elevato tasso di crescita, anche mediante acquisizioni o fusioni societarie.

Il futuro della Tokenizzazione in Italia
Analisi del quadro normativo e nuove opportunità di business La tokenizzazione di strumenti finanziari è un mercato con un potenziale da oltre 4,5 Tln $ nel 2030 con sempre maggiori opportunità di business. In Italia, grazie al nuovo D-l n. 25/2023 che disciplina gli strumenti finanziari digitali e i requisiti per i potenziali attori coinvolti, si stanno creando le basi normative per lo sviluppo del settore.Strumenti quali obbligazioni, azioni e fondi emessi su blockchain possono portare una maggiore efficienza operativa e finanziaria di cui potranno beneficiare i diversi mercati.Per maggiori approfondimenti sul tema è da oggi disponibile "Il futuro della Tokenizzazione in Italia”

Whistleblowing: implementazione e supporto nella gestione del processo di segnalazione degli illeciti
Le novità introdotte dal D.Lgs. 24/2023 in attuazione della Direttiva (UE) 2019/1937Quali sono le principali novità introdotte dal “D.Lgs. 24/2023 in attuazione della Direttiva (UE) 2019/1937” che incoraggia l'utilizzo dello strumento Whistleblowing e garantisce maggiore protezione ai soggetti soggetti segnalanti?Per saperne di più, consulta la nostra brochure “Whistleblowing. Implementazione e supporto nella gestione del processo di segnalazione degli illeciti”Richiedi una presentazione dei servizi whistleblowing offerti da PwC ai nostri esperti:Alberto Beretta, Partner Forensic ServicesMassimiliano Pizzardi, Partner OTSFrancesca Tironi, Partner Legal LabourPamela Terazzi, Director Legal

Normativa globale – Cripto attività
Framework normativo e di vigilanza globale. Raccomandazioni del Financial Stability Board (FSB)Il 24 luglio 2023, il Financial Stability Board (FSB) ha presentato un framework normativo e di vigilanza globale per le criptovalute. Le raccomandazioni dell'FSB si basano sul principio "stessa attività, stesso rischio, stessa regolamentazione".Il framework normativo presentato si compone di due set di Raccomandazioni, uno relativo alle criptovalute in generale e l’altro riguardante una “stablecoin globale”:Raccomandazioni di alto livello per la regolamentazione, la vigilanza e la supervisione delle attività e dei mercati dei crypto-asset;Raccomandazioni di alto livello riviste per la regolamentazione, la vigilanza e la supervisione degli accordi di “global stablecoin”.Tali Raccomandazioni tengono conto degli eventi dello scorso anno che hanno messo in luce la volatilità e la vulnerabilità dei crypto-asset e dei fornitori di servizi legati ai crypto-asset nonché le ricadute che i mercati di tali attività hanno sul sistema finanziario.L'FSB valuterà lo stato di attuazione delle raccomandazioni entro il 2025 e presenterà un rapporto al G20 a settembre 2023.Approfondisci la lettura visitando la pagina dedicata

L’analisi di PwC sul mercato TMT: cala l’attività di M&A in tutto il mondo, ma l’Italia è in controtendenza
Secondo PwC, lo scenario delle operazioni di M&A nel TMT Market nella seconda metà del 2023 confermerà quanto già registrato nei primi mesi dell’anno, disegnando un contesto di sostanziale prudenza nei confronti di importanti operazioni, con più ottimismo verso il potenziale di crescita delle tecnologie più innovative.L’attività M&A nel TMT Market a livello globale ha registrato un calo nel primo semestre 2023 (-8% a volumi), raggiungendo un minimo storico dall’inizio del periodo pandemico, sulla scia della pressione inflattiva, l’aumento dei tassi di interesse, le restrizioni in ambito regolatorio e le tensioni geopolitiche. Il Mercato italiano, paradossalmente, è in controtendenza con lo scenario mondiale: nel nostro paese l’attività M&A nel TMT Market nel primo semestre 2023 ha registrato un aumento del 26% a volume, sostenuto sia da investitori finanziari (+33%) sia da investitori corporate (+23%), confermando il trend di crescita pari a 8% CAGR avviato nel 2018. “I settori delle Tecnologie, dei Media e delle Telecomunicazioni stanno vivendo e vivranno profonde trasformazioni”, commenta in una nota Maria Teresa Capobianco, Partner PwC e TMT Leader. “Questi settori sono da sempre pionieri nell’introdurre innovazione con impatti operativi e di prodotto. Le operazioni di M&A, in questo contesto, sono acceleratori industriali e finanziari determinanti per il mercato”.“La separazione delle reti di Telecomunicazioni e il consolidamento nel settore Tech e dei servizi IT sono stati tra i razionali delle principali operazioni di M&A nel settore TMT in Italia nella prima parte del 2023 e continueranno ad essere tra i maggiori temi d’investimento per il proseguo dell’anno e per il futuro”, aggiunge Giuseppe Rana, Partner PwC Deals.Le crescenti necessità di trasformazione e digitalizzazione riscontrate dai principali player di mercato continueranno a rappresentare un’importante leva nella prosecuzione delle attività di M&A nel settore TMT, con un orizzonte temporale che va oltre il 2023, mentre nel Media and Entertainment, e in particolare nei segmenti caratterizzati da alta frammentazione competitiva, si assisterà ad un consolidamento delle forze in campo per massimizzare le risorse disponibili e valorizzare l’attuale customer baseNel segmento Telecomunications si alterneranno, da una parte, operazioni di dismissione delle infrastrutture di rete volte a liberare risorse finanziarie in capo agli operatori Telco e, dall’altra, acquisizioni di fornitori di tecnologie ad elevato tasso di crescita con l’obiettivo di ampliare il portfolio di servizi

La Rendicontazione IFRS
Il 26 giugno l’International Financial Reporting Standards Foundation ha lanciato, insieme con l’International Sustainability Standards Board (ISSB), i primi due Sustainability Disclosure Standards IFRS S1 e IFRS S2*. La finalità è quella di migliorare la fiducia nelle imprese da parte degli investitori, integrando l’informativa di bilancio con una disclosure sulle questioni di sostenibilità più puntuale e comparabile. Un ulteriore tassello che si aggiunge al grande ridisegno dei processi di rendicontazione non finanziaria in atto a livello globale.Ma di che cosa parlano questi standard? E come si connettono con la nuova direttiva europea CSRD?Sfoglia il carosello per saperne di più!*“IFRS S1 - General Requirements for Disclosure of Sustainability-related Financial Information” e “IFRS S2 - Climate-related Disclosures”

Asset manager: uno su sei è destinato ad estinguersi
Entro il 2027 un gestore patrimoniale su sei non sopravvivrà. Questo è il grido di allarme che lancia il nuovo Global Asset and Wealth Management Survey di PwC.Il rapporto, facendo riferimento alle ultime proiezioni del settore e a un sondaggio condotto da PwC su 250 gestori patrimoniali e 250 investitori istituzionali, traccia il quadro di un settore, quello dell’asset management, alle prese con una serie di sfide: la trasformazione digitale, il cambiamento delle aspettative degli investitori e il consolidamento.In particolare il 73% degli asset manager andranno sempre più verso un consolidamento. E’ vero che se ne parla da tempo, ma nei prossimi anni il passo subirà un’accelerata, al fine di ottenere l'accesso a nuovi segmenti, costruire quote di mercato e mitigare i rischi. Le aziende, inoltre, hanno espresso di voler rivolgersi maggiormente alla tecnologia per trasformarsi: oltre il 90% degli asset manager sta già utilizzando strumenti tecnologici dirompenti (tra cui big data, AI e blockchain) per migliorare le performance degli investimenti.Una conseguenza diretta di queste pressioni, e della spinta a fornire servizi su scala in presenza di pressioni sui costi e sulla concorrenza, è che entro il 2027 PwC prevede che i primi dieci maggiori gestori patrimoniali controlleranno circa la metà di tutti gli asset dei fondi comuni a livello globale, rispetto al 42,5% del 2020.Nulla di cui stupirsi per chi ha analizzato il mercato negli ultimi anni. Il 2022 è stato un anno difficile per i gestori patrimoniali: il patrimonio globale in gestione (AUM) è sceso a 115,1 trilioni di dollari, quasi il 10% in meno rispetto al massimo del 2021 (127,5 trilioni di dollari). Si è trattato del calo maggiore in un decennio. L'indagine rileva inoltre che l'inflazione, la volatilità dei mercati e i movimenti dei tassi di interesse sono di gran lunga le maggiori preoccupazioni per gli investitori e i gestori patrimoniali nei prossimi 12-24 mesi. Tuttavia, si prevede una ripresa dei patrimoni entro il 2027, che dovrebbero raggiungere i 147,3 trilioni di dollari (con un tasso di crescita annuale composto -CAGR- del 5%)."Le sfide stanno investendo il settore della gestione patrimoniale e degli asset in un contesto di sconvolgimenti sociali, economici e geopolitici. La scelta è semplice: adattarsi al nuovo contesto o fallire. Le aziende che sfruttano efficacemente la tecnologia, come l'intelligenza artificiale generativa e i robo-advisor, che costruiscono un'entrata significativa nei confronti dei clienti nuovi ed esistenti, che diversificano il loro reclutamento e che offrono esperienze eccezionali ai clienti, saranno ben posizionate non solo per sopravvivere, ma anche per prosperare" ha sottolineato Olwyn Alexander, global asset & wealth management leader, PwC Ireland.Altri risultati e temi chiave che il rapporto evidenzia riguardano il fatto che PwC prevede che gli asset gestiti dai robo-advisor raggiungeranno i 5,9 trilioni di dollari entro il 2027, più del doppio rispetto ai 2,5 trilioni di dollari del 2022. Anche l'indicizzazione individualizzata sta guadagnando popolarità, in particolare tra gli investitori che cercano di ottimizzare i vantaggi fiscali, oltre a quelli interessati all'ESG, all'investimento in fattori e alla costruzione algoritmica del portafoglio.Quasi il 40% degli investitori istituzionali prevede di investire in prodotti di indicizzazione personalizzati nei prossimi 12-24 mesi, mentre quasi la metà dei gestori patrimoniali prevede di aggiungere soluzioni di indicizzazione personalizzata alla propria offerta.Entro il 2027, PwC prevede che gli AUM indicizzati diretti saranno più che triplicati, raggiungendo 1,47 trilioni di dollari, circa l'1% degli AUM totali, mentre gli ETF attivi dovrebbero passare da 4,6 miliardi di dollari a 1,1 trilioni, rappresentando il 7,5% del mercato globale degli ETF entro il 2027.Altro tema è quello dei private market. Il rapporto dimostra che i ricavi globali dell'AWM torneranno a crescere fino a raggiungere i 622,1 miliardi di dollari entro il 2027, superando i massimi storici di 599,4 miliardi di dollari generati nel 2021. E parte di questo slancio sarà guidato da ricavi dei mercati privati, che rappresenteranno circa la metà dei ricavi AWM globali entro il 2027, rispetto al 37,6% del 2020. I mercati privati, che nel 2022 rappresentavano il 10,6% degli AUM, nel 2027 rappresenteranno il 49,7% dei ricavi globali. Nel frattempo, i passivi sono destinati a guidare solo il 6,4% dei ricavi globali entro il 2027, nonostante rappresentino il 26,4% degli AUM globali nel 2022.

Cresce l’attività M&A nel Consumer Markets in Italia: Food&Beverage, Specialty Retail e Fashion
L’attività M&A mondiale nel Consumer Markets ha subito un’ulteriore flessione nel primo semestre 2023, raggiungendo un minimo storico dall’inizio del periodo pandemicoI segmenti di mercato maggiormente impattati sono Household & Personal Products (-36%), la cui contrazione è legata al rinvio di decisioni di spesa discrezionale spesso finanziate con il ricorso al credito al consumo, ed e-Commerce (-57%), che aveva beneficiato di un’ondata di attività M&A nel periodo post Covid.Il mercato M&A nel Consumer Markets in Italia:In controtendenza con lo scenario mondiale, in Italia l’attività M&A nel Consumer Markets registra un aumento del 37% a volume, sostenuto in egual misura da investitori strategici e finanziari, confermando il trend di crescita a doppia cifra avviato nel 2018 e arrestatosi solo nel 2020. A livello di volumi, il segmento più ricco di operazioni è stato il Food & Beverage con 48 deal annunciati (tra cui Red Circle / Poke House, CDP / Granarolo), seguito da Specialty Retail (31 operazioni, tra cui HIG / Pinalli, Verteq / Epilate) e Fashion (28 operazioni, tra cui San Quirico / Minerva Hub, Permira / Gruppo Florence, NB Reinassance & Style Capital / U-Power).Emanuela Pettenò, Partner PwC Italia, Consumer Markets & Markets Deals Leader, commenta “A livello globale si prospetta un anno complesso per le operazioni di M&A, e, anche se le aspettative per il secondo semestre sono più positive, l’attività rimarrà significativamente più contenuta a causa delle difficoltà di finanziamento delle operazioni di maggiore dimensione e della cautela da parte degli investitori finanziari, soprattutto su segmenti considerati “maturi”.Lo scenario italiano è complessivamente più favorevole, grazie anche alla dimensione media inferiore delle aziende target, del tessuto industriale più frammentato idoneo per progetti di buy-and-build, di fondi specializzati su questa dimensione di investimenti, più facilmente finanziabile, con potenziali rinvii delle operazioni di M&A di taglio superiore”.Il comportamento dei consumatori e i driver di crescita:Gli esperti PwC stimano comunque un rallentamento o anche il rinvio di alcuni processi, in attesa di riequilibrare il gap bid/ask tra acquirente e venditore. Nel settore Retail e in alcuni segmenti del comparto Leisure, si prevede anche un aumento delle operazioni di ristrutturazione e di distressed M&A con controparti industriali “liquide” o fondi specializzati. Dagli investitori strategici è atteso un contributo significativo alle attività di M&A, come strumento per accelerare la trasformazione e il riposizionamento dei propri business.In quest’ottica, si prospetta un crescente interesse per gli investimenti di natura tecnologica, inclusi D2C tramite modelli omni-channel e Intelligenza Artificiale Generativa, per incrementare la share di spesa nel portafoglio dei propri consumatori, oltre che per identificare nuovi potenziali clienti e trasformarli in consumatori.I retailer e i brand con un significativo peso del canale online alimenteranno la domanda di tecnologia per ottimizzare ed elevare la customer experience, sia nella fase decisionale che nel momento di acquisto e nella fase di last-mile delivery, da soddisfare anche tramite potenziali investimenti (integrazione verticale). L’analisi PwC’s Global Consumer Insights Pulse Survey condotta a giugno ’23 evidenzia che il 50% dei consumatori a livello mondiale prevede di incrementare gli acquisti online nei prossimi 6 mesi in tutti i comparti del retail, inclusi beni di lusso e viaggi/turismo.Un altro driver delle operazioni di investimento degli industriali sarà il crescente focus sugli aspetti di sostenibilità. Malgrado le pressioni inflattive abbiano eroso la spesa discrezionale dei consumatori, la ricerca PwC’s June 2023 Global Consumer Insights Pulse Survey evidenzia come l’80’% degli intervistati sia disposto a pagare un sovrapprezzo del 5% per prodotti sostenibili.Pertanto, secondo gli esperti PwC tutti gli aspetti di natura ESG rappresenteranno un elemento di valutazione di importanza crescente e le attività di revisione e rifocalizzazione sul core business delle aziende target si concentreranno sulle dismissioni di asset non strategici e in potenziale contrasto con questi valori.M&A nel Consumer Markets: quali i segmenti più caldi?Ingredienti ad uso alimentare, agribusiness, nutraceutica, prodotti per animali.Health e Wellbeing nel senso più ampio del termine: cliniche estetiche, centri medici, catene dentistiche, veterinarie, rivenditori di prodotti cosmetici / farmaceutici / per animali. Oltre ad attività di M&A tradizionale, la crescita tramite greenfield e acquisizioni richiederà investimenti da finanziare.Retailer di casalinghi, fashion, elettronica di consumo saranno invece oggetto di operazioni di ristrutturazione per effetto di un calo di volumi correlato alla riduzione degli acquisti discrezionali su beni non essenziali e del crescente investimento dei brand sul DTC.Servizi al consumatore (servizi domestici, consegna a domicilio)Viaggi e turismo

Top 500 Treviso | La classifica
Le aziende di Treviso e provincia hanno registrato una tenuta nel 2020 e nel 2021 sono state oggetto di una forte ripresa post pandemia, registrando ricavi pari a 36,5 miliardi, +25,3% rispetto all’anno precedente.L’impennata dei costi di energia e delle materie prime hanno però caratterizzato il 2022, rallentando l’economia trevigiana. Per il 2023, nonostante l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, le imprese mirano alla crescita, puntando su operazioni di finanza straordinaria come leva di sviluppo.Scopri le prime 500 aziende della provincia cliccando qui