Eventi
Salesforce for NIS2: Prepararsi ai Nuovi Standard di Sicurezza Informatica Aziendale
Entro il 18 ottobre 2024, tutti gli Stati Membri dell'Unione Europea, inclusa l'Italia, dovranno recepire la direttiva NIS2. Questa direttiva introduce nuovi obblighi per le aziende in materia di sicurezza informatica, con l'obiettivo di migliorare la resilienza e la capacità di risposta alle minacce cibernetiche. In particolare, la NIS2 impone regolamentazioni più severe in quattro aree fondamentali:Gestione del rischioResponsabilità aziendaleObblighi di comunicazioneContinuità del businessDurante il Webinar Salesforce for NIS2, organizzato da Salesforce il prossimo 21 Ottobre, verranno approfonditi questi temi.PwC Italia partecipa all’evento. Interverrà Riccardo Raspadori, Director PwC Italia.Per iscriverti clicca qui.
Tax Control Framework e Adempimento collaborativo: gestione e controllo del rischio fiscale
La gestione e il controllo del rischio fiscale sono in Italia temi sempre più di attualità sia per le PMI che per le grandi imprese.La Riforma fiscale in corso di attuazione ci offre un nuovo paradigma del rapporto Fisco - Contribuente, con un passaggio dalla verifica fiscale (tax audit) al controllo dei processi fiscali (audit of tax) tramite robuste procedure atte a garantire la sicurezza nella determinazione delle imposte (TCF).Il sistematico e certificato presidio del rischio fiscale, consente di accedere al regime di Adempimento collaborativo, basato su una forma evoluta di dialogo con l’Agenzia delle Entrate. Il regime offre una serie di concreti vantaggi per le imprese che vi aderiscono, tra cui:la riduzione dei termini di accertamentola disapplicazione o riduzione delle sanzioni amministrativela protezione dalla rilevanza penale di alcune condotte legate a irregolarità fiscali.Nel corso dell'evento, organizzato da Confindustria Verona in collaborazione con PwC TLS Avvocati e Commercialisti il prossimo 21 ottobre alle ore 15.00, verranno approfondite le linee guida operative e tecniche per la valutazione dei profili di vantaggio e quindi di adesione al regime e di gestione dell'opportunità in un contesto in evoluzione.La partecipazione è libera e gratuita previa iscrizione al seguente link
Open Innovation Summit 2024
Coniugare la digitalizzazione con la sostenibilità aziendale, questo il tema al centro della nuova edizione dell'Open Innovation Summit 2024. L'evento, organizzato a cura di Il Sole 24 ore e Zest, mirerà sull'analizzare le sfide che le nostre imprese affrontano per rimanere competitive sul mercato nazionale e internazionale.PwC Italia è sponsor dell'iniziativa.Interverranno:Marco Bressani, Senior Business Advisor ESG Group | PwC Italia, nel panel: Digital & Sustainability: talenti e competenze come leve di crescita.Alessandro Caridi, Partner PwC Italia digital Innovation Leader, nel panel: FOCUS: Intelligenza Artificiale.Il programma completo dell'evento è disponibile al seguente linkE' possibile partecipare all'evento anche in forma virtuale
Parliamone
News e Pubblicazioni
Apertura sportello – Bando riconversione dei cicli produttivi della plastica monouso
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con i Decreti n. 86/24 e 166/24, ha stabilito criteri e procedure per attuare misure di sostegno alle imprese che producono prodotti in plastica monouso (come bicchieri o contenitori per alimenti). L’obiettivo è favorire la modifica dei processi produttivi e la riprogettazione verso la produzione di articoli riutilizzabili o alternativi, in linea con le normative europee e nazionali sulla riduzione della plastica.Il bando intende incentivare la transizione ecologica delle aziende attraverso:La riconversione dei processi produttivi per l’uso di materiali sostenibili (biodegradabili o riciclabili).L’innovazione tecnologica con l'adozione di tecnologie a basso impatto ambientale.La promozione dell’economia circolare mediante la riduzione, il riutilizzo e il riciclo dei materiali.Il contributo a fondo perduto, con un limite di 300.000 euro per impresa nell’arco di tre anni, sarà concesso nelle seguenti modalità:40% delle spese per la progettazione delle modifiche ai cicli produttivi.80% delle spese per l'acquisto di macchinari, attrezzature e software.Le domande potranno essere presentate tramite PEC dal 21 ottobre 2024 al 20 dicembre 2024, con risorse complessive di 10 milioni di euro.Per saperne di più visita la pagina dedicata
eReadiness 2024
eReadiness 2024
Le vendite di auto elettriche in Europa sono crollate, con una diffusione inferiore del 35% rispetto alle stime. Francesco Papi: "l'adozione è inferiore del 50% rispetto alle previsioni", mettendo a rischio gli obiettivi UE sulle emissioni.Il calo delle vendite di auto elettriche in Europa è legato a diversi fattori, tra cui i prezzi elevati, la scarsa diffusione di colonnine di ricarica e la fine degli incentivi nei principali mercati. Questo ha portato a una diffusione delle auto elettriche inferiore del 35% rispetto alle stime di tre anni fa e addirittura del 50% in Italia. Nei primi otto mesi del 2024, la quota di mercato delle auto elettriche nell'Unione Europea è scesa dal 21,4% al 19,2%, mentre nel solo mese di agosto le vendite di auto elettriche sono crollate del 44%, con una riduzione della quota di mercato di un terzo, portandola al 14%."L'adozione delle vetture elettriche in Europa è inferiore del 50% rispetto alle stime fatte solo tre anni fa, e questo oggi rende irraggiungibili gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati dall’Ue", ha dichiarato Francesco Papi, Partner di Strategy& e Automotive leader di PwC Italia, che ha curato la 5ª edizione dello studio eReadiness.Questo calo delle vendite ha messo in luce le diverse velocità con cui i paesi europei stanno affrontando la transizione all'elettrico. I paesi nordici, come Norvegia, Svezia e Olanda, si confermano leader nell’e-mobility, con una quota di immatricolazioni elettriche compresa tra il 45% e il 90%. Francia e Germania, invece, pur registrando una penetrazione dell’elettrico tra il 18% e il 25%, hanno visto un rallentamento, con la Germania che ha subito un calo delle vendite di auto elettriche pure del 32%, parzialmente compensato dalla crescita delle ibride plug-in del 9,1%. L'Italia resta indietro, confermandosi fanalino di coda con una quota di mercato del 7,2% per le vetture elettriche ad agosto, in calo rispetto all'8,6% dello stesso periodo dell’anno precedente."La diffusione delle auto elettriche nei paesi nordici, con l’esempio virtuoso della Norvegia dove siamo sopra all’80%, indica che l’e-mobility può essere una scelta di massa e una tecnologia di larga scala. Ma l’Ue è in ritardo di almeno 8 anni rispetto alla Norvegia. Serve un cambio di velocità", ha aggiunto Papi.I tempi stringono e gli obiettivi dell’Ue di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030 e del 100% entro il 2035, con il conseguente stop alla produzione di motori termici, rappresentano una sfida sempre più difficile per l’industria automotive europea. L'Acea ha persino chiesto all’Ue di rivedere i target di emissione. Papi ha inoltre affermato: "Se tutti i paesi europei adottassero la stessa velocità di adozione della Norvegia, gli obiettivi slitterebbero di un paio di anni, mentre alla velocità di oggi le zero emissioni non sarebbero ipotizzabili prima del 2040".L'indagine ha suddiviso i consumatori in tre gruppi: proprietari, interessati all'acquisto nei prossimi cinque anni (prospects) e scettici. Il profilo dei proprietari italiani mostra che "oltre il 90% si dichiara soddisfatto dell’acquisto", in particolare per i minori costi operativi e l'esperienza di guida, anche se il 70% ricarica l’auto a casa o in ufficio, con costi più bassi rispetto alle colonnine pubbliche. Tuttavia, per la prima volta, la percentuale di interessati all'acquisto è scesa dal 69% al 61%, mentre gli scettici sono aumentati dal 28% al 35%, segno di "maggiore incertezza dei consumatori e di un rallentamento dell’interesse verso l’elettrico".Infine, Papi ha sottolineato che "il segmento D, quello dei veicoli di grandi dimensioni, è l’unico in cui l’elettrico costa meno del termico", mentre i segmenti più compatti rischiano di essere dominati dai marchi cinesi. "La battaglia con la Cina si combatte sull’innovazione", ha concluso Papi.Per saperne di più visita la pagina dedicata