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Apertura sportello – Bando riconversione dei cicli produttivi della plastica monouso

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con i Decreti n. 86/24 e 166/24, ha stabilito criteri e procedure per attuare misure di sostegno alle imprese che producono prodotti in plastica monouso (come bicchieri o contenitori per alimenti). L’obiettivo è favorire la modifica dei processi produttivi e la riprogettazione verso la produzione di articoli riutilizzabili o alternativi, in linea con le normative europee e nazionali sulla riduzione della plastica.Il bando intende incentivare la transizione ecologica delle aziende attraverso:La riconversione dei processi produttivi per l’uso di materiali sostenibili (biodegradabili o riciclabili).L’innovazione tecnologica con l'adozione di tecnologie a basso impatto ambientale.La promozione dell’economia circolare mediante la riduzione, il riutilizzo e il riciclo dei materiali.Il contributo a fondo perduto, con un limite di 300.000 euro per impresa nell’arco di tre anni, sarà concesso nelle seguenti modalità:40% delle spese per la progettazione delle modifiche ai cicli produttivi.80% delle spese per l'acquisto di macchinari, attrezzature e software.Le domande potranno essere presentate tramite PEC dal 21 ottobre 2024 al 20 dicembre 2024, con risorse complessive di 10 milioni di euro.Per saperne di più visita la pagina dedicata

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Partecipa alla 28° Global CEO Survey di PwC

PwC sta svolgendo la 28° Global CEO Survey, i cui risultati saranno presentati, in forma aggregata, in occasione del World Economic Forum di Davos a gennaio 2025. Invitiamo tutti i CEO di società Italiane a partecipare per poter contribuire all'analisi di PwC di come anche i CEO italiani stanno affrontando i rapidi e complessi cambiamenti determinati dai principali megatrend e stanno gestendo le crescenti aspettative degli stakeholders. Chiudiamo le interviste l'8 novembre, se sei interessato/a a partecipare clicca qui

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Green claims: concluso l’intervento di moral suasion nei confronti di produttori di auto elettriche

Il 9 ottobre 2023, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha concluso positivamente un'azione di moral suasion nei confronti di due aziende produttrici di veicoli elettrici. Queste aziende erano state richiamate a causa di affermazioni di sostenibilità ("green claims") potenzialmente ingannevoli per i consumatori. I "green claims" sono dichiarazioni che le aziende rilasciano sui propri prodotti o servizi per comunicarne l’impatto ambientale sostenibile. Se tali affermazioni sono accurate e verificabili, rientrano nella sfera del "green marketing", ossia la promozione trasparente di prodotti ecologici. Tuttavia, quando queste dichiarazioni risultano generiche, non verificabili o fuorvianti, si sfocia nel "greenwashing", una pratica in cui le aziende promuovono un’immagine sostenibile senza reali prove o impegni concreti.Secondo il Codice del Consumo, il greenwashing può costituire una pratica commerciale scorretta, in quanto inganna i consumatori con informazioni non veritiere o non supportate. Anche se a livello nazionale non esiste una norma specifica per i green claims, l'AGCM ha spesso considerato tali affermazioni abusive come pratiche scorrette, come accaduto in questo caso. A livello europeo, il tema è attualmente regolamentato dalla Direttiva UE 2024/825, che mira a responsabilizzare i consumatori durante la transizione verde, migliorando la loro protezione contro pratiche sleali. Questa direttiva, in vigore dal marzo 2024, dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il marzo 2026. Inoltre, è in discussione la Direttiva Green Claims, che richiederà maggiore trasparenza e veridicità nelle dichiarazioni ambientali delle aziende.Nel caso specifico, l'AGCM ha rilevato che sui siti web delle due aziende erano presenti affermazioni generiche come "100% sostenibile", "Zero emissioni" o "Impatto zero sull’ambiente". Queste dichiarazioni non specificavano chiaramente a quale fase del ciclo di vita del prodotto si riferissero (produzione, distribuzione, uso o smaltimento), né erano supportate da dati verificabili. L’Autorità ha sottolineato l’importanza di considerare anche le emissioni associate alla produzione delle batterie e all'uso dell’energia elettrica per la ricarica dei veicoli, che possono influire significativamente sull'impatto ambientale complessivo.Le due società, a seguito dell'intervento dell'AGCM, hanno rimosso le dichiarazioni ritenute non conformi agli standard di trasparenza e veridicità richiesti dalla normativa. Questo adeguamento sarà ancora più stringente quando entreranno in vigore le nuove disposizioni europee, che imporranno regole più severe per validare e verificare i green claims aziendali.Per saperne di più visita la pagina dedicata

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