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Pubblicate le modalità operative della garanzia che i soggetti non residenti nell’UE devono prestare all’Agenzia delle entrate competente per effettuare operazioni intraunionali
Il 14 aprile 2025 l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il provvedimento n. 178713/2025 per attuare l’articolo 5 del decreto ministeriale del 4 dicembre 2024. Il provvedimento riguarda i soggetti non residenti nell’Unione Europea o nello Spazio Economico Europeo che operano in Italia tramite un rappresentante fiscale e vogliono essere inclusi o rimanere nella banca dati VIES. Questi soggetti devono fornire una garanzia adeguata per poter richiedere o mantenere tale inclusione. Se non hanno ancora una partita IVA devono prestare la garanzia contestualmente alla dichiarazione di inizio attività. Se hanno già una partita IVA ma non sono ancora inclusi nel VIES devono fornire la garanzia prima della richiesta di inclusione. Se invece risultano già inclusi nel VIES devono presentare la garanzia entro il 13 giugno 2025 altrimenti l’Agenzia delle Entrate avvierà la procedura per l’esclusione. La garanzia deve durare almeno trentasei mesi avere un valore minimo di cinquantamila euro e può essere prestata tramite cauzione in titoli di Stato o garantiti dallo Stato oppure tramite polizza fideiussoria o fideiussione bancaria secondo i modelli previsti. Dopo la presentazione la garanzia sarà verificata dall’Agenzia delle Entrate che comunicherà l’esito al soggetto interessato. Solo in caso di esito positivo sarà possibile richiedere l’inclusione nella banca dati VIES.Per saperne di più visita la pagina dedicata

PwC Italia e PizzAut: una piattaforma digitale inclusiva per l’autismo e l’innovazione sociale
PwC ha realizzato per PizzAut una piattaforma digitale inclusiva, progettata per gestire ordini e forniture nei punti vendita della Onlus in modo accessibile alle persone autistiche.Il nuovo progetto è stato ideato per migliorare l’efficienza operativa dei ristoranti e food truck di PizzAut e per offrire un ambiente di lavoro più accessibile ai giovani autistici impiegati nell’iniziativa. Frutto della collaborazione tra PwC e PizzAut, la piattaforma adotta un approccio Autism-friendly per garantire un’esperienza d’uso intuitiva e inclusiva.Lo sviluppo del progetto si è basato su un’analisi approfondita dei requisiti funzionali e su un design dell’esperienza utente (UX) studiato per semplificare l’interazione. Grazie all’utilizzo di tecnologie no-code, il sistema risulta altamente flessibile e adattabile alle esigenze specifiche degli utenti.Un team di esperti in accessibilità e comunicazione ha curato ogni dettaglio della UX, assicurandosi che l’interfaccia rispondesse ai principi dell’inclusione. La grafica è stata pensata per ridurre il sovraccarico sensoriale: colori tenui, font sans-serif per una lettura più agevole e percorsi guidati dettagliati per ogni operazione. Per evitare distrazioni, sono stati limitati al massimo elementi animati come banner e pop-up.Infine, la piattaforma è stata condivisa con PizzAut per ottimizzarne ulteriormente l’usabilità, garantendo un’esperienza digitale che risponda al meglio alle necessità delle persone autistiche e del team della Onlus.Luca Chiodaroli, Partner Digital Innovation PwC Italia, commenta: “La piattaforma rappresenta un primo esempio concreto di come la tecnologia, con il giusto approccio inclusivo, possa trasformare l’ambiente di lavoro, non solo semplificando i processi ma anche aprendo nuove strade per l’inclusione sociale. Alla luce dell’esperienza svolta per PizzAut, PwC è pronta a sviluppare nuove soluzioni, offrendo piattaforme personalizzate in contesti e settori diversi”.Nico Acampora, Fondatore di PizzAut, aggiunge “Grazie alla collaborazione con PwC Italia e del loro impegno in favore dell’inclusione sociale, abbiamo a disposizione uno strumento in più per coinvolgere i dipendenti autistici di PizzAut in tutte le fasi della gestione della pizzeria e dei PizzAutobus. Per noi di PizzAut questi sono passi avanti che ci convincono sempre di più che un futuro più inclusivo si può costruire e lo si fa insieme”.Lo sviluppo della nuova piattaforma di procurement si inserisce in un più ampio percorso di collaborazione tra PwC e PizzAut. Il progetto PizzAutoBus di PizzAut, nato nel 2024 e supportato da PwC, punta a inserire oltre 500 ragazzi autistici nel mondo del lavoro attraverso una flotta di 100 food truck entro il 2034. L’iniziativa promuove l’inclusione sociale, contribuendo anche a ridurre significativamente i costi che lo Stato sosterrebbe per la gestione dei ragazzi autistici se non fossero inseriti nel mondo del lavoro.Il piano d’impresa del progetto PizzAutoBus è stato curato da PwC Italia con il supporto di un team di PwC Strategy&. Le attività professionali hanno riguardato le analisi di benchmarking e dei principali players del mercato, il supporto legale per il set-up del network dei truck e la stima di costi e ricavi.

Il prezzo del protezionismo: l’impatto delle nuove tariffe sul potenziale di crescita italiano
Trump impone dazi su importazioni globali, scatenando tensioni commerciali e contromisure UE. Rischi per l’economia italiana e globale.Nei primi mesi del 2025, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha adottato una politica commerciale protezionistica introducendo dazi del 25% su importazioni da Messico e Canada e del 10% su quelle dalla Cina. Dopo negoziati, la loro applicazione è stata temporaneamente sospesa per un mese, ma il 3 marzo sono entrati in vigore, suscitando preoccupazioni globali. Successivamente, il 12 marzo, sono stati imposti dazi del 25% su acciaio e alluminio dall’Unione Europea, seguiti il 26 marzo da un aumento del 25% sulle importazioni del settore automotive, con l'obiettivo di incassare tra i 600 e i 1000 miliardi di dollari in due anni.L’Unione Europea ha risposto annunciando misure compensative per €26 miliardi, inclusa la reintroduzione di dazi precedentemente sospesi e nuovi interventi su un’ampia gamma di prodotti americani. L'inasprimento dei rapporti commerciali con gli USA rappresenta una sfida per l'Italia, che nel 2024 vantava un surplus commerciale di €64,7 miliardi con gli Stati Uniti. Le nuove tariffe potrebbero ridurre significativamente le esportazioni italiane, con impatti negativi su vari settori industriali.Inoltre, il protezionismo americano potrebbe avere effetti controproducenti anche per gli USA: l’aumento dei costi delle importazioni rischia di penalizzare le imprese che dipendono da componenti esteri e di incidere negativamente sui consumatori. La Federal Reserve Bank of Atlanta prevede un rallentamento del PIL statunitense del –2,8% nel primo trimestre del 2025, segnalando già un possibile impatto negativo sull’economia.L'Italia, pur avendo una dipendenza relativamente bassa dalle importazioni USA (4,8% del totale), risulta esposta in alcuni settori strategici, tra cui macchinari, alimentare ed energia. Le imprese che dipendono da questi beni potrebbero vedere compromessa la loro catena del valore, con conseguenze su competitività e margini di profitto. Inoltre, le regioni italiane risentiranno dell’impatto in modo differenziato, con la Toscana particolarmente esposta (19,8% delle importazioni dagli USA).Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e resto del mondo rischiano di innescare una spirale di inefficienza e stagnazione, con conseguenze negative che potrebbero estendersi ben oltre i confini dell’economia americana e influenzare la crescita globale nei prossimi mesi.Per saperne di più visita la pagina dedicata