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Partecipa alla 28° Global CEO Survey di PwC
PwC sta svolgendo la 28° Global CEO Survey, i cui risultati saranno presentati, in forma aggregata, in occasione del World Economic Forum di Davos a gennaio 2025. Invitiamo tutti i CEO di società Italiane a partecipare per poter contribuire all'analisi di PwC di come anche i CEO italiani stanno affrontando i rapidi e complessi cambiamenti determinati dai principali megatrend e stanno gestendo le crescenti aspettative degli stakeholders. Chiudiamo le interviste l'8 novembre, se sei interessato/a a partecipare clicca qui
Apertura sportello – Bando riconversione dei cicli produttivi della plastica monouso
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con i Decreti n. 86/24 e 166/24, ha stabilito criteri e procedure per attuare misure di sostegno alle imprese che producono prodotti in plastica monouso (come bicchieri o contenitori per alimenti). L’obiettivo è favorire la modifica dei processi produttivi e la riprogettazione verso la produzione di articoli riutilizzabili o alternativi, in linea con le normative europee e nazionali sulla riduzione della plastica.Il bando intende incentivare la transizione ecologica delle aziende attraverso:La riconversione dei processi produttivi per l’uso di materiali sostenibili (biodegradabili o riciclabili).L’innovazione tecnologica con l'adozione di tecnologie a basso impatto ambientale.La promozione dell’economia circolare mediante la riduzione, il riutilizzo e il riciclo dei materiali.Il contributo a fondo perduto, con un limite di 300.000 euro per impresa nell’arco di tre anni, sarà concesso nelle seguenti modalità:40% delle spese per la progettazione delle modifiche ai cicli produttivi.80% delle spese per l'acquisto di macchinari, attrezzature e software.Le domande potranno essere presentate tramite PEC dal 21 ottobre 2024 al 20 dicembre 2024, con risorse complessive di 10 milioni di euro.Per saperne di più visita la pagina dedicata
Green claims: concluso l’intervento di moral suasion nei confronti di produttori di auto elettriche
Il 9 ottobre 2023, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha concluso positivamente un'azione di moral suasion nei confronti di due aziende produttrici di veicoli elettrici. Queste aziende erano state richiamate a causa di affermazioni di sostenibilità ("green claims") potenzialmente ingannevoli per i consumatori. I "green claims" sono dichiarazioni che le aziende rilasciano sui propri prodotti o servizi per comunicarne l’impatto ambientale sostenibile. Se tali affermazioni sono accurate e verificabili, rientrano nella sfera del "green marketing", ossia la promozione trasparente di prodotti ecologici. Tuttavia, quando queste dichiarazioni risultano generiche, non verificabili o fuorvianti, si sfocia nel "greenwashing", una pratica in cui le aziende promuovono un’immagine sostenibile senza reali prove o impegni concreti.Secondo il Codice del Consumo, il greenwashing può costituire una pratica commerciale scorretta, in quanto inganna i consumatori con informazioni non veritiere o non supportate. Anche se a livello nazionale non esiste una norma specifica per i green claims, l'AGCM ha spesso considerato tali affermazioni abusive come pratiche scorrette, come accaduto in questo caso. A livello europeo, il tema è attualmente regolamentato dalla Direttiva UE 2024/825, che mira a responsabilizzare i consumatori durante la transizione verde, migliorando la loro protezione contro pratiche sleali. Questa direttiva, in vigore dal marzo 2024, dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il marzo 2026. Inoltre, è in discussione la Direttiva Green Claims, che richiederà maggiore trasparenza e veridicità nelle dichiarazioni ambientali delle aziende.Nel caso specifico, l'AGCM ha rilevato che sui siti web delle due aziende erano presenti affermazioni generiche come "100% sostenibile", "Zero emissioni" o "Impatto zero sull’ambiente". Queste dichiarazioni non specificavano chiaramente a quale fase del ciclo di vita del prodotto si riferissero (produzione, distribuzione, uso o smaltimento), né erano supportate da dati verificabili. L’Autorità ha sottolineato l’importanza di considerare anche le emissioni associate alla produzione delle batterie e all'uso dell’energia elettrica per la ricarica dei veicoli, che possono influire significativamente sull'impatto ambientale complessivo.Le due società, a seguito dell'intervento dell'AGCM, hanno rimosso le dichiarazioni ritenute non conformi agli standard di trasparenza e veridicità richiesti dalla normativa. Questo adeguamento sarà ancora più stringente quando entreranno in vigore le nuove disposizioni europee, che imporranno regole più severe per validare e verificare i green claims aziendali.Per saperne di più visita la pagina dedicata