Eventi

Semplificazione degli ESRS e modifiche ‘Quick Fix’: cosa cambia per la rendicontazione di sostenibilità
Cosa prevede la semplificazione degli ESRS e quali sono le implicazioni per il vostro reporting? Il 21 luglio alle ore 14.30, PwC Italia organizza un webinar per analizzare le nuove proposte EFRAG, pensate per semplificare gli standard ESRS e chiarire l’applicazione della normativa sulla rendicontazione di sostenibilità. In 45 minuti, i professionisti PwC condivideranno i principali cambiamenti attesi e risponderanno alle domande più rilevanti per le aziende, tra cui: Quali datapoint potrebbero essere eliminati o semplificati? Quali disclosure resteranno obbligatorie e quali diventeranno volontarie? Come si allineano le proposte con gli standard ISSB? Quali sono i chiarimenti attesi sull’applicazione e le tempistiche? Cosa si intende per “fair presentation” e quali sono i quick wins per le aziende? Seguirà Sessione di Q&A. Intervengono: Luca Bonaccorsi, Director PwC Italia, ESG e Membro del gruppo di esperti EFRAG Francesco Ronco, Partner PwC Italia, Responsabile Technical & Methodology Matteo Strada, Senior Manager PwC ItaliaLa partecipazione al webinar è gratuita, previa registrazione. Per iscriversi cliccare qui.

CAIO - Chief Artificial Intelligence Officer
Martedì 23 settembre si terrà il Chief AI Officer, il primo evento italiano dedicato alla responsabilità e all'implementazione dell'AI guidate dal Chief AI Officer a cura di iKN Italy.Nonostante la rapida accelerazione dell’AI, nel 2025 la governance resta una priorità strategica: il percorso verso un uso sicuro, trasparente e conforme è ancora in fase di definizione.I temi chiave di questa edizione saranno:Con il rischio di FOMO sull’AI, stiamo davvero comprando soluzioni senza una chiara comprensione dei benefici? L’Agentic AI è la svolta per l’ottimizzazione dei processi o l’ennesima buzz word? Se è vero che “gli USA inventano, i cinesi copiano e gli europei normano” siamo destinati a essere una potenza di seconda classe a causa dell’AI Act? Il valore dell’AI oggi è solo economico o è anche reputazionale? La soluzione più efficace è esternalizzare le competenze o portarsi on board il know how? PwC Italia è Main Sponsor dell'iniziativa.Interverrà Francesco Mesiano, Director PwC Italia, Artificial Intelligence dalle ore 08:45 alle ore 10:00 nel panel: Adozione dell'AI in azienda: come cambiano i ruoli e i flussi di lavoro?Agenda dettagliata e modalità di iscrizione sono disponibili al seguente link
Parliamone
News e Pubblicazioni
PwC Italia insieme a CONOU, il Consorzio Nazionale Oli Usati

Lo scorso martedì 24 giugno, CONOU - Consorzio Nazionale Oli Usati - ha presentato a Palazzo Wedekind a Roma "Made in Italy per il futuro del pianeta", un evento dedicato all'economia circolare e alla presentazione dell'ultimo Rapporto di Sostenibilità sviluppato con PwC Italia. Riconosciuto come una delle eccellenze europee nel settore, CONOU continua a promuovere pratiche sostenibili, trasparenza e innovazione nella gestione ambientale. L’incontro ha coinvolto rappresentanti delle istituzioni, aziende e organizzazioni, approfondendo il contributo del Made in Italy nella transizione ecologica, con particolare attenzione ai principi dell’economia circolare. Dopo l’introduzione del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, è intervenuto Luca Bonvino, Partner di PwC, evidenziando i rischi legati al greenwashing e come certificazioni e revisioni, in continua evoluzione, siano strumenti fondamentali per contrastare questo fenomeno. Dal Rapporto emerge un dato di particolare rilievo: il 98% dell’olio minerale esausto raccolto viene rigenerato, a ulteriore conferma dell’efficacia del modello adottato. Da oltre 18 anni, CONOU pubblica volontariamente il proprio Rapporto di Sostenibilità, garantendo trasparenza e responsabilità ambientale. Nel contesto europeo, si riconosce sempre più che la transizione energetica non può basarsi esclusivamente su normative, ma deve fondarsi anche su dinamiche di mercato e sulla competitività, con il Green Deal che assume un ruolo strategico in questo scenario. Ascolta l’intervento di Luca Bonvino – Partner di PwC
PwC Global & Italian M&A trends

PwC Global & Italian M&A trends
Dopo il cauto ottimismo e la ripresa delle operazioni di M&A a inizio anno, il senso di incertezza generalizzato e il timore di ulteriori turbolenze di mercato hanno frenato le valutazioni e l’attività M&A su scala globale.Mercato M&A verso il minimo storico dell’ultimo decennio: a questo ritmo il 2025 si chiuderà con 46.000 operazioni a livello mondiale e meno di 1.300 a livello italiano.Calano i volumi delle operazioni di M&A nei primi 5 mesi del 2025: -9% a livello mondiale e -14% in Italia.Aumentano i valori: +13% a livello mondiale, grazie ai mega deals superiori a $1 miliardo (+18%) e a $5 miliardi (+25%).In Italia +36% a valori grazie alle M&A nei Financial Services (OPS MPS / Mediobanca e Mediobanca / Banca Generali). Escludendo il settore Financial Services, il calo sarebbe del -18% a volumi e -47% a valore.L’andamento dei principali settori:Aerospace & Defence, Chimica, Wealth Management e Utilities crescono a volumi e valori nelle transazioni a livello mondiale.Automotive, manifatturiero e farmaceutico sono i settori più impattati dai dazi, con conseguente calo delle operazioni di M&A.In Italia calano i volumi in tutti i settori, con un picco nel comparto industriale e automotive (-29%). Health Industries e Technology, Media & Telecom (“TMT”) sono gli unici settori stabili.Negli ultimi cinque anni, il mercato delle operazioni di M&A ha attraversato una fase di grande instabilità. Dopo il crollo iniziale causato dalla pandemia di COVID-19, si è assistito a una ripresa molto forte, con volumi record di operazioni. Tuttavia, questa crescita si è sviluppata in un contesto di crescente incertezza, alimentata da tassi d’interesse elevati, instabilità geopolitica e un quadro normativo in continua evoluzione.In questo scenario, le aziende si trovano a dover bilanciare con sempre maggiore attenzione gli investimenti in crescita organica (CapEx) con le operazioni di M&A, spesso orientate all’acquisizione di competenze tecnologiche e infrastrutture digitali, soprattutto in ottica di sviluppo dell’intelligenza artificiale.Per quanto riguarda il private equity, la situazione è altrettanto complessa. A livello globale, ci sono oltre 30.000 aziende nei portafogli dei fondi, quasi la metà delle quali è detenuta da più di cinque anni. Nonostante un leggero aumento delle exit nel primo trimestre del 2025, il ritmo resta insufficiente per invertire la tendenza. In Italia, la situazione appare leggermente migliore, ma anche qui una parte significativa degli investimenti ha superato i cinque anni di detenzione.In risposta a queste difficoltà, i fondi di private equity stanno adottando soluzioni innovative. Tra queste, l’uso crescente dei continuation funds, che permettono ad alcuni investitori di uscire e ad altri di restare, mantenendo l’esposizione su asset promettenti. Inoltre, si registra un forte interesse verso il private debt, con la nascita di nuovi fondi dedicati al finanziamento diretto delle imprese.Guardando ai primi cinque mesi del 2025, l’attività M&A ha subito un calo nei volumi: -9% a livello globale e -14% in Italia. Tuttavia, il valore complessivo delle operazioni è aumentato, grazie soprattutto a deal di grandi dimensioni, superiori al miliardo di dollari. In Italia, il valore è cresciuto del 36%, trainato da importanti operazioni nel settore dei servizi finanziari. Se si esclude questo comparto, però, il calo è più marcato: -18% nei volumi e -47% nel valore.Tra le operazioni più rilevanti in Italia figurano le OPS di MPS su Mediobanca, di Mediobanca su Banca Generali e di BPER su Banca Popolare di Sondrio. Altre operazioni significative includono l’ingresso di KKR in Enilive, quello di Ares in Eni Plenitude, l’acquisizione di Versace da parte di Prada e l’aumento della partecipazione di Poste Italiane in TIM. A livello internazionale, si segnalano acquisizioni da parte di Snam, MFE, Prysmian, Generali e Saipem in mercati chiave come Germania, Stati Uniti, Francia e Regno Unito.Per saperne di più visita la pagina dedicata