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PwC: Global and Italian M&A Trends Industrial Manufacturing & Automotive

Il 2023 registra una diminuzione delle operazioni M&A globali, ma l'Italia si prepara al recupero nel 2024. Scopri le strategie di trasformazione e le opportunità di crescita nel report di PwC.Nel 2023, il settore manifatturiero ha registrato una diminuzione delle operazioni di M&A a livello mondiale, con un calo sia nei volumi (-3%) che nei valori (-24%). Secondo il report "Global and Italian M&A Trends Industrial Manufacturing & Automotive - Trends 2023 e Outlook 2024" di PwC, questa tendenza si è riflesso anche nelle operazioni completate, con un calo più significativo (-7% a volumi e -48% a valori), mentre i megadeal sopra i 5 miliardi di dollari sono diminuiti del 46% rispetto al 2022. Tuttavia, il settore Aerospace & Defence è risultato in controtendenza, registrando un aumento del 13% a livello globale, mentre l'Engineering & Construction ha subito una contrazione dell'11%.In Italia, le operazioni di M&A nel settore manifatturiero hanno subito una diminuzione più contenuta (-3% a volumi) nel 2023. Il report evidenzia che le dimensioni inferiori, la minore esposizione alle tensioni geopolitiche e i limitati problemi di financing hanno favorito i deal domestici, che hanno rappresentato il 63% del mercato italiano. I settori più performanti in Italia sono risultati essere Aerospace & Defence e Engineering & Construction. Inoltre, si è osservato un aumento della presenza dei fondi di Private Equity nel mercato M&A italiano, concentrati principalmente sui settori Manufacturing e Business Services.PwC prevede un recupero dell'M&A nel settore manifatturiero italiano nel 2024, grazie al miglioramento della situazione finanziaria macroeconomica rispetto all'anno precedente. Si prevede che le aziende italiane si concentreranno sulla trasformazione del proprio modello di business per rimanere competitive, con un focus sull'acquisizione di competenze tecnologiche, l'automazione e digitalizzazione dei processi, e gli investimenti ESG per raggiungere obiettivi di sostenibilità. Si prevedono inoltre numerose operazioni di ristrutturazione e consolidamento per affrontare incertezze nelle supply chain e problematiche finanziarie.Nicola Anzivino, Global & EMEA Industrial Manufacturing and Automotive Deals Leader, Partner PwC Italia: "Ci sono segnali di una forte ripartenza dell’attività M&A nell’IM&A in Italia, con un focus sulla individuazione di opportunità di value creation e su processi di razionalizzazione del portafoglio e di disinvestimento di asset considerati non-core. Il transformational M&A sarà fondamentale nel 2024, molti operatori industriali guarderanno alla crescita per linee esterne per accrescere le loro competenze a livello di automazione e robotica, con particolare attenzione sul settore dei servizi industriali a valore aggiunto. Ci aspettiamo che vengano create nuove opportunità di M&A in settori dinamici che stanno vivendo rapidi progressi collegati alla transizione energetica e all’evoluzione tecnologica".

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Legge di delegazione europea 2022-2023

La Legge di delegazione europea 2022-2023, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 24 febbraio 2024 (Legge n. 15/2024), affida al Governo l'incarico di adottare i decreti legislativi per recepire le Direttive europee e attuare gli atti dell'Unione europea nel quadro di criteri, procedure e tempi definiti.Per quanto di interesse per il settore dei Financial Services, le deleghe affidate al Governo riguardano:Il recepimento delle seguenti Direttive europee:Direttiva (UE) 2022/2555 relativa a misure per un livello comune elevato di cybersicurezza nell’Unione (Direttiva NIS 2) (art. 3);Direttiva (UE) 2022/2557 relativa alla resilienza dei soggetti critici (art. 5);Direttiva (UE) 2021/2167 relativa ai gestori di crediti e agli acquirenti di crediti (art. 7);Direttiva (UE) 2022/2464 riguardante la rendicontazione societaria di sostenibilità (Direttiva CSRD) (art. 13).L’adeguamento ai seguenti Regolamenti europei:Regolamento (UE) 2022/2036 riguardante il trattamento prudenziale degli enti di importanza sistemica a livello mondiale con strategia di risoluzione a punto di avvio multiplo (art. 14);Regolamento (UE) 2018/1672 relativo ai controlli sul denaro contante in entrata nell’Unione o in uscita dall’Unione (art. 15);Regolamento (UE) 2022/2554 relativo alla resilienza operativa digitale per il settore finanziario (Regolamento DORA) (art. 16);Regolamento (UE) 2022/868 relativo alla governance europea dei dati (art. 17);Regolamento (UE) 2023/1113 riguardante i dati informativi che accompagnano i trasferimenti di fondi e determinate cripto-attività (Regolamento TFR) (art. 18);Regolamento (UE) 2023/1114 relativo ai mercati delle cripto-attività (Regolamento MiCAR) (art. 19).La Legge entra in vigore il 10 marzo 2024 e stabilisce le tempistiche per l'adozione dei decreti legislativi, che dipendono dai termini di recepimento indicati nelle Direttive europee o sono specificati nei singoli articoli della stessa Legge di delegazione europea.Per quanto riguarda le tempistiche per l’adozione dei decreti legislativi di recepimento delle Direttive, la Legge di riferimento (Legge n. 234/2012) prevede quanto segue: “il Governo adotta i decreti legislativi entro il termine di quattro mesi antecedenti a quello di recepimento indicato in ciascuna delle direttive; per le direttive il cui termine così determinato sia già scaduto alla data di entrata in vigore della legge di delegazione europea, ovvero scada nei tre mesi successivi, il Governo adotta i decreti legislativi di recepimento entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della medesima legge; per le direttive che non prevedono un termine di recepimento, il Governo adotta i relativi decreti legislativi entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di delegazione europea.”.Le tempistiche per l’adozione dei decreti legislativi di adeguamento ai Regolamenti europei, invece, sono stabilite nei singoli articoli della Legge di delegazione europea. A tal proposito, pare utile evidenziare che il Governo è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi per adeguare la normativa nazionale alle disposizioni:del Regolamento DORA: entro il 10 settembre 2025 (diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della Legge);del Regolamento TFR: entro il 10 marzo 2025 (dodici mesi dalla data di entrata in vigore della Legge);del Regolamento MICAR: entro il 10 settembre 2024 (sei mesi dalla data di entrata in vigore della Legge).Con riferimento all’adeguamento nazionale alle norme europee sulle cripto-attività (MICAR e TFR), il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha avviato la consultazione con il mercato in data 22 febbraio 2024 (consultazione aperta fino al 22 marzo 2024).Legge 21 febbraio 2024, n. 15. Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2022-2023.Per approfondire la lettura visita la pagina dedicata

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Task force PNRR le principali novità e opportunità di finanziamento

È online l’ultima newsletter realizzata dalla Task Force PNRR di PwC sulle principali novità e opportunità di finanziamento nazionali ed europee. Questo mese segnaliamo: TOP NEWS:Comunità energetiche rinnovabile e autoconsumo diffuso: pubblicato il DM per promuovere l’autoconsumo di energia rinnovabile. Previsti contributi a fondo perduto (linea di investimento M2C2 I1.2) fino al 40% dei costi ammissibili e una tariffa incentivante sull’energia prodotta e condivisa. Sistemi Agrivoltaici Innovativi: pubblicato il DM per incentivare la realizzazione di sistemi agrivoltaici innovativi di natura sperimentale attraverso un contributo a fondo perduto (linea di investimento M2C2 1.1) e una tariffa incentivante sull’energia immessa in rete.Idrogeno Rinnovabile: Il MASE ha avviato una consultazione pubblica sullo schema di decreto che definisce criteri e modalità per l’accesso a incentivi tariffari per la produzione di idrogeno rinnovabile per i settori hard-to-abate e dei trasporti. Sarà possibile presentare osservazioni fino al 4 Marzo 2024.Per rimanere sempre aggiornato visita la pagina dedicata

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Il project financing nel nuovo Codice dei Contratti Pubblici: la semplificazione procedimentale e le criticità applicative

Il Decreto Legislativo 31 marzo 2023, n. 36, comunemente noto come il "Codice", ha introdotto importanti modifiche nella normativa sui contratti pubblici, concentrandosi soprattutto sui modelli alternativi di finanziamento delle opere pubbliche che coinvolgono il settore privato. Queste modifiche sono finalizzate a incentivare la collaborazione tra enti pubblici e imprese, semplificando in particolare il partenariato pubblico-privato (PPP) e il project financing, che consiste nel finanziamento e nella realizzazione di opere pubbliche o servizi da parte di soggetti privati, con il conseguente beneficio economico derivante dalla gestione dell'opera nel tempo.L'articolo 193 del Codice, inserito nella sezione relativa ai contratti di concessione e al partenariato pubblico-privato, ha introdotto diverse novità rispetto alla normativa precedente. Innanzitutto, permette agli investitori istituzionali di presentare proposte di project financing in modo autonomo, differenziandosi dalla normativa precedente che richiedeva il possesso dei requisiti tecnici e professionali già nella fase di presentazione della proposta. Inoltre, consente la modifica o l'integrazione della configurazione giuridica del soggetto proponente fino alla presentazione delle offerte, semplificando così le procedure e facilitando il coinvolgimento di investitori.Altra novità riguarda la semplificazione delle garanzie richieste al proponente: non è più richiesta una garanzia provvisoria o un impegno a corredo della proposta, né una cauzione per il rimborso delle spese sostenute dal miglior offerente.È importante sottolineare che, nonostante queste modifiche, persistono alcune criticità che potrebbero ostacolare l'effettivo sviluppo del project financing. Tra queste vi sono la mancanza di competenze specialistiche nelle amministrazioni aggiudicatrici, le lungaggini procedurali che scoraggiano gli operatori privati, le difficoltà nell'equilibrare il rischio tra privati e garanzie pubbliche e l'esposizione al rischio di contenziosi, responsabilità e risarcimenti.Recentemente, la giurisprudenza amministrativa ha aperto la possibilità di attribuire responsabilità precontrattuali alle amministrazioni che non affidano progetti valutati positivamente, qualora si dimostri un ragionevole affidamento da parte dei concorrenti. In tal caso, il risarcimento del danno deve coprire sia le spese sostenute che il mancato guadagno.In sintesi, il Codice ha apportato importanti cambiamenti al panorama dei contratti pubblici, agevolando il project financing come strumento di attrazione degli investimenti privati, ma persistono delle sfide che richiedono ulteriori miglioramenti e adattamenti normativi.Per approfondire la lettura visita la pagina dedicata

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Cripto-attività: adeguamento della normativa nazionale alle norme europee (schema di decreto legislativo)

Attuazione nazionale norme sulle cripto-attivitàIl 22 febbraio 2024, il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell'Economia e delle Finanze ha reso pubblici due schemi di decreto legislativo miranti all'armonizzazione della normativa nazionale alle nuove regole europee sulle cripto-valute.I due schemi sono aperti alla consultazione pubblica per un mese, con la possibilità di partecipare fino al 22 marzo 2024, fornendo osservazioni sui quesiti specifici inclusi nei documenti.Le nuove disposizioni europee, contenute nel Regolamento MICA e nel Regolamento TFR pubblicati il 9 giugno 2023, delineano un quadro normativo uniforme per i mercati delle cripto-valute.Le scadenze per l'applicazione delle nuove norme sono il 30 giugno 2024 per alcune disposizioni del Regolamento MICA e il 30 dicembre 2024 per il resto delle disposizioni sia del Regolamento MICA che del Regolamento TFR.Gli schemi di decreto legislativo contengono le disposizioni necessarie per l'adeguamento dell'ordinamento nazionale alle norme sulle cripto-valute.Il primo schema di decreto, relativo al MICA, è diviso in sei titoli con un totale di 47 articoli. Esso definisce le autorità competenti, i poteri di vigilanza, le sanzioni e le disposizioni transitorie.Il secondo schema di decreto, riguardante il TFR, apporta modifiche al Decreto Antiriciclaggio al fine di estendere le norme anche ai prestatori di servizi in cripto-valute, definisce l'autorità competente per il controllo antiriciclaggio e stabilisce disposizioni transitorie.Entrambi gli schemi prevedono l'applicazione delle disposizioni a partire dalle date di applicazione specificate nei regolamenti europei, salvo diverse disposizioni.Il Regolamento TFR mira a prevenire i rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo nelle cripto-valute, estendendo il regime di trasparenza anche ai prestatori di servizi di cripto-valute per garantire la tracciabilità delle transazioni.In sintesi, entrambi gli schemi di decreto legislativo mirano a garantire un adeguamento completo della normativa nazionale alle disposizioni europee sulle cripto-valute, inclusi regolamenti e sanzioni, al fine di assicurare una regolamentazione efficace e coerente del settore.Per approfondire la lettura visita la pagina dedicata

  • Tax

La tutela delle idee creative nel settore pubblicitario: il deposito pre-emption presso lo IAP ed il ruolo svolto dai professionisti IP

La pubblicità è cruciale per il successo di un prodotto o servizio, spesso determinando un aumento delle vendite e dei profitti per l'azienda promotrice. Tuttavia, non esiste una tutela legale specifica per i contenuti pubblicitari. Anche se le leggi sul diritto d'autore e sulla proprietà industriale non affrontano direttamente la pubblicità, la giurisprudenza estende analogamente le normative esistenti al campo della pubblicità.L'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) svolge un ruolo fondamentale nel garantire una comunicazione commerciale onesta e corretta. Attraverso un sistema di auto-regolamentazione, l'IAP emana regolamenti e provvede al costante aggiornamento del proprio Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Questo codice contiene regole e sanzioni per assicurare la correttezza e la protezione nella pubblicità.Uno strumento importante offerto dall'IAP è il "deposito pre-emption", che permette alle aziende di attestare la priorità temporale di una futura campagna pubblicitaria, proteggendola da sfruttamenti non autorizzati da parte di terzi. Il deposito può riguardare sia uno slogan pubblicitario che l'intera campagna promozionale, ed è valido per 12 mesi, rinnovabile una sola volta.Lo studio legale specializzato in proprietà intellettuale può essere di grande supporto per le aziende durante l'intero ciclo di vita della campagna pubblicitaria. Questi professionisti possono valutare i rischi legali dell'idea creativa proposta, assistere nell'esecuzione del deposito pre-emption e fornire supporto legale in caso di violazioni da parte di terzi. Inoltre, possono consigliare sulle eventuali altre forme di tutela, come il deposito del marchio o il riconoscimento come opera protetta dal diritto d'autore.Per approfondire la lettura visita la pagina dedicata

  • Executive

Geopolitica, mercati e imprese: modello economico da ripensare

Il futuro delle aziende italiane al centro dell’evento dal titolo “Geopolitica: rischi ed implicazioni per il sistema delle imprese”, organizzato da PwC Italia, un appuntamento del ciclo “Italia 2024: Persone, Lavoro, Impresa”, la piattaforma di dialogo con i massimi esponenti del mondo delle istituzioni e dell’impresa, promossa in collaborazione con il gruppo editoriale GediIl modello economico occidentale c’è ancora, ma deve ripensarsi per gli effetti negativi causati dagli eventi geopolitici negli ultimi anni. Infatti, si è assistito a livello mondiale a grandi strategie nazionali per salvaguardare la propria sicurezza economica tramite fenomeni quali il cosiddetto reshoring, friend-shoring ed una maggiore diversificazione nelle catene di approvvigionamento delle materie prime.Tutti temi sono stati oggi al centro dell’evento dal titolo “Geopolitica: rischi ed implicazioni per il sistema delle imprese”, organizzato da PwC Italia, un appuntamento del ciclo “Italia 2024: Persone, Lavoro, Impresa”, la piattaforma di dialogo con i massimi esponenti del mondo delle istituzioni e dell’impresa, promossa in collaborazione con il gruppo editoriale Gedi.All’incontro hanno partecipato Giovanni Andrea Toselli, presidente e ad PwC Italia, la professoressa Lucia Visconti, docente di Scienza delle Finanze - Università degli studi di Milano Bicocca, Emanuela Pettenò, consumer and deals markets leader di PwC Italia, Giuseppe Colombo, giornalista economico di La Repubblica, Giampiero Massolo, presidente di Ispi (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) e di Mundys, il professore Mario Mauro, già ministro della Difesa, Alessandro Grandinetti, clients & markets leader PwC Italia, e moderato da Alessandro De Angelis, vicedirettore HuffPost.Nel contesto geopolitico ed economico attuale, l'Italia ha registrato un aumento dei prezzi delle materie prime, con un impatto significativo di 91,5 miliardi di euro nel 2022. Questo ha spinto il paese a rivedere la sua strategia energetica, aumentando le importazioni di gas da fonti alternative alla Russia tramite gasdotti come Transmed, Tap e Greenstream. Le importazioni dalla Russia sono diminuite drasticamente, sostituite da fornitori come Norvegia, Olanda, Azerbaigian e Algeria. Tuttavia, rimane un rischio geopolitico considerando che tre quarti delle forniture di petrolio e gas in Italia sono ancora vulnerabili, soprattutto per infrastrutture critiche come gasdotti e cavi sottomarini.Le tensioni tra Russia e Ucraina hanno influito sul commercio tra Mosca e Roma, con una significativa diminuzione delle relazioni commerciali nel settore energetico nel 2023. Questo ha portato a un aumento del reshoring e del nearshoring delle aziende italiane, con una maggiore ricerca di fornitori nazionali o vicini. Tuttavia, sostituire completamente i componenti critici si è rivelato complesso, evidenziando il rischio di dipendenza da pochi fornitori, soprattutto cinesi.La crisi nel Mar Rosso ha generato uno shock nelle catene di approvvigionamento globali, con conseguenze dirette sull'Italia data l'importanza del Canale di Suez nel commercio estero del paese. Questa crisi ha comportato perdite significative in termini di commercio estero giornaliero e ha portato molte compagnie di navigazione a evitare il canale, aumentando i tempi di transito e i costi dei trasporti.Le crescenti tensioni geopolitiche degli ultimi anni hanno influito anche sulle strategie aziendali. Secondo i dati della “Ceo Survey del 2022”, anno dello scoppio del conflitto in Ucraina, il 31% dei Ceo italiani e il 32% di quelli mondiali identificavano nelle tensioni geopolitiche un rischio significativo per l’andamento delle loro imprese. Il Covid-19 e gli shock geopolitici degli ultimi anni hanno imposto a molte imprese una ripianificazione delle proprie strategie, le quali si sono concretizzate in un aumento globale di alcuni fenomeni come il near-, re-, back-shoring. Ad oggi, il dato rilevato dalla 27th Annual Global & Italian Ceo Survey è diminuito: solo il 18% dei ceo intervistati, infatti, prevedono che le loro imprese saranno esposte nei prossimi 12 mesi a minacce dovute a conflitti geopolitici.

  • Executive

Italia 2024: Persone, Lavoro, Impresa

Geopolitica: rischi ed implicazioni per il sistema delle impreseNuovo appuntamento del ciclo di incontri “Italia 2024: Persone, Lavoro, Impresa”, la piattaforma di dialogo con i massimi esponenti del mondo delle istituzioni, della finanza e dell’impresa, promossa da PwC Italia in collaborazione con GEDI Gruppo Editoriale, dal titolo “Geopolitica: rischi ed implicazioni per il sistema delle imprese”. Nel corso della puntata i diversi ospiti hanno analizzato il contesto macroeconomico e geopolitico internazionale, e si sono confrontati sulle principali sfide per le imprese italiane nel 2024.All’incontro hanno partecipato:Giovanni Andrea Toselli, presidente e ad PwC Italia; Lucia Visconti, docente di Scienza delle Finanze - Università degli studi di Milano Bicocca;Emanuela Pettenò, consumer and deals markets leader di PwC Italia,Giuseppe Colombo, giornalista economico di La Repubblica,Giampiero Massolo, presidente di Ispi (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) e di Mundys, Mario Mauro, già ministro della Difesa,Alessandro Grandinetti, clients & markets leader PwC Italia L'incontro è stato moderato da Alessandro De Angelis, vicedirettore HuffPost.

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Bonifici istantanei e modifiche alle Direttive UCITS e AIFMD - Approvazione definitiva del Parlamento Europeo

Il 7 febbraio 2024, durante la seduta plenaria del Parlamento europeo, sono stati definitivamente approvati due testi regolamentari riguardanti i bonifici istantanei in euro e la revisione delle Direttive AIFMD e UCITS. Questi rappresentano la posizione del Parlamento in prima lettura, con l'adozione formale necessaria da parte del Consiglio per completare il processo legislativo.Per entrambe le proposte legislative, già a novembre 2023, Parlamento e Consiglio avevano concordato i testi di compromesso finale.Le nuove norme sui bonifici istantanei richiedono ai fornitori di servizi di pagamento di offrire trasferimenti in euro entro dieci secondi dalla richiesta, con commissioni paragonabili a quelle dei bonifici tradizionali. Sono implementate misure di sicurezza per prevenire frodi e garantire trasferimenti sicuri.Le modifiche alle Direttive AIFMD e UCITS armonizzano le norme sui fondi che concedono prestiti alle imprese, promuovendo prestiti all'economia reale, tutelando gli investitori e contribuendo alla stabilità finanziaria. Le norme sulla delega consentono ai gestori di fondi di acquisire competenze da paesi terzi.Per approfondire la lettura visita la pagina dedicata

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