Le persone sono pronte al cambiamento. I leader sono pronti a coinvolgerle?
Global Workforce Hopes and Fears Survey 2024 - ItaliaIl grande tema emerso dall’indagine 2024 è l’esigenza di cambiamento imposta dalle grandi transizioni dei nostri tempi e mette in evidenza questioni come il purpose, l’importanza dell’upskilling e la diffusione delle nuove tecnologie basate anche sull’intelligenza artificiale.Se stipendio e promozioni non bastano più, la possibilità di avere un lavoro meaningfull è il primo passo per aumentare l’engagement e la produttività all’interno dell’azienda.Le potenzialità dell’AI sono ancora inespresse, soprattutto in Italia, in cui solo il 5% delle imprese con almeno 10 dipendenti utilizza tecnologie basate sull’IA, contro una media europea dell’8%.Dalla survey emerge, a livello italiano, la tendenza di essere più moderati nel valutare l’impatto trasformativo di elementi come il cambiamento tecnologico, i conflitti geopolitici o il cambiamento nelle preferenze dei consumatori.Solo il 55% dei rispondenti a livello italiano valuta positivamente la leadership della propria azienda in termini di comunicazione, competenze, fiducia, equità, tutela del benessere e valorizzazione dei dipendenti, dato che mostra ampi margini di miglioramento se confrontato con la media globale del 67%. Guarda l'intervento di Riccardo Donelli, Workforce Leader PwC Italia.
Accordo PwC Italia e Unicredit: Nuove opportunità di agevolazioni per le PMI Italiane
PwC Italia e Unicredit hanno stretto un Accordo di Collaborazione per facilitare l'accesso delle Imprese italiane alle misure agevolative locali, nazionali ed europee, incluso il credito d’imposta previsto per la ZES unica.In particolare, UniCredit offre alla propria clientela Imprese - soprattutto PMI - l'accesso gratuito alla Piattaforma "Bandi e Incentivi" di PwC Italia, una infrastruttura digitale che raccoglie Bandi di Contributo e Incentivi Fiscali organizzati per settore merceologico, presentati sotto forma di schede sintetiche che ne riassumono i contenuti in maniera semplice e immediata.Le Imprese Clienti di UniCredit possono registrarsi senza costi sulla piattaforma e navigare liberamente tra i bandi e gli incentivi, costantemente aggiornati e selezionati secondo i requisiti di partecipazione e le caratteristiche dell'impresa. È possibile consultare liberamente schede testuali e multimediali aggiornate che descrivono le principali agevolazioni in essere, identificare quelle più interessanti per la propria impresa e richiedere preventivi per i Servizi Professionali offerti da PwC a supporto delle imprese nelle procedure di accesso e partecipazione a Bandi e Incentivi."Il ruolo di una grande banca come UniCredit - ha dichiarato Ferdinando Natali, Regional Manager Sud di UniCredit - è essere un punto di riferimento per le aziende nel rendere le ZES uno strumento accessibile alle Piccole e Medie Imprese, aiutandole a coglierne a pieno le opportunità. La collaborazione con PwC è una iniziativa concreta che va in questa direzione, sostenendo le PMI nel dialogo con la Pubblica Amministrazione e si integra con l’ultima edizione di UniCredit per l’Italia, lanciata nei mesi scorsi e che stanzia 10 miliardi di euro dedicati alle PMI, con un 40% destinato al Mezzogiorno”.“La ZES unica è fondamentale soprattutto per rilanciare il tessuto imprenditoriale del Mezzogiorno, affrontando i fattori critici per le aziende italiane" afferma Matteo D’Alessio, Global Relationship Partner PwC per UniCredit. "Con un maggiore coordinamento e coesione, le imprese possono ora beneficiare di incentivi fiscali e snellimenti burocratici. La Piattaforma “Bandi e Incentivi” facilita l’identificazione delle misure agevolative e consente l’accesso a un team di specialisti tramite un percorso completamente digitalizzato. In PwC riconosciamo l'importanza strategica delle ZES e delle potenzialità che derivano da un utilizzo intelligente della tecnologia, e siamo certi che questa iniziativa avrà successo anche in Italia”.L’accordo tra UniCredit e PwC, nato agli inizi del 2023 dalla collaborazione tra la Task Force di UniCredit per il PNRR e il Team Digital Innovation di PwC, prevede "una gamma di soluzioni finanziarie e consulenziali per supportare la partecipazione delle Piccole e Medie Imprese italiane alle agevolazioni previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), anche con liquidità aggiuntiva necessaria per fronteggiare gli aumenti legati ai costi delle materie prime e facilitare l’esecuzione del Piano".
Sdoganamento Centralizzato all’importazione dal 1° Luglio 2024 – Decisione di Esecuzione UE n. 2879/2023
La Decisione UE n. 2879/2023 introduce la prima fase della procedura di sdoganamento centralizzato dal 1° luglio 2024, permettendo di presentare dichiarazioni doganali centralizzate con autorizzazione AEOC. La seconda fase inizierà il 2 giugno 2025La Decisione di esecuzione UE n. 2879/2023 del 15 dicembre 2023 prevede l'attuazione della prima fase (Fase 1) della procedura di sdoganamento centralizzato, a partire dal 1° luglio 2024, come stabilito dall'art. 179 del Codice Doganale dell’Unione (CDU). Questa procedura consente di presentare una dichiarazione doganale presso l’ufficio doganale del luogo in cui l’interessato è stabilito, per merci presentate in un altro ufficio doganale. È necessario richiedere un’autorizzazione alle Autorità doganali attraverso il sistema delle “Customs Decisions” ed essere in possesso dell’autorizzazione AEOC (operatore economico autorizzato per le semplificazioni doganali).La Fase 1 prevede l’utilizzo di dichiarazioni doganali normali e semplificate, comprese le dichiarazioni complementari generali o periodiche. Coprirà i regimi doganali di immissione in libera pratica, deposito doganale, perfezionamento attivo e utilizzo finale. La Fase 1 si applicherà a tutti i tipi di merci, tranne quelle sottoposte ad accisa, quelle degli scambi con territori fiscali speciali e quelle soggette a misure di politica agricola comune.Per quanto riguarda l'IVA, il Working Paper n. 924 Rev. 10 del 12 marzo 2024 chiarisce che gli uffici doganali devono scambiarsi le informazioni necessarie per verificare la dichiarazione doganale e rilasciare le merci, inclusi i dati IVA per la dichiarazione e il pagamento dell’IVA all’importazione nello Stato membro di presentazione delle merci. Nell’autorizzazione richiesta dall’operatore dovrebbero essere inclusi i dati rilevanti ai fini IVA, specificando il metodo di pagamento dell’IVA all’importazione, che può essere “deferred payment” (pagamento differito) o “postponed accounting” (reverse charge all’importazione).In Italia, questi metodi sono già utilizzabili per il pagamento dell’IVA all’importazione in determinate condizioni, ma non sono ancora specificamente applicabili alla procedura di sdoganamento centralizzato. Inoltre, l’obbligo di ottenere un numero di partita IVA o nominare un rappresentante fiscale nello Stato membro di presentazione sarà chiarito durante la procedura di consultazione tra lo Stato membro di vigilanza e lo Stato membro di presentazione.La seconda fase (Fase 2) di attuazione del regime è prevista per il 2 giugno 2025.Per approfondire la lettura visita la pagina dedicata
L’attività dell’influencer come quella dell’agente e rappresentante di commercio: obbligo di pagamento dei relativi contributi previdenziali
Una società di vendita online di integratori alimentari è stata sanzionata per aver stipulato contratti di agenzia con influencer, e il Tribunale di Roma ha confermato l'obbligo di pagare i contributi previdenziali.Una società attiva nella vendita online di integratori alimentari è stata oggetto di un accertamento ispettivo che ha contestato l'esistenza di rapporti contrattuali riconducibili al contratto di agenzia, come previsto dall’art. 1742 c.c. Questo accertamento ha riguardato rapporti contrattuali esistenti tra la società e soggetti quali influencer, consulenti di mercato e consulenti per la ricerca. Il verbale di accertamento ha stabilito che la società deve pagare somme a titolo di contributi e sanzioni, poiché i rapporti di lavoro dovevano essere correttamente inquadrati come contratti di agenzia. La società ha impugnato il verbale presso l’Ispettorato Interregionale del Lavoro di Roma, che ha confermato la correttezza del verbale stesso.Successivamente, la società ha presentato ricorso al Tribunale di Roma, chiedendo l'annullamento del verbale e sostenendo che i rapporti contestati non rientravano nella categoria del contratto di agenzia. La società ha argomentato che i vari rapporti presentavano caratteristiche incompatibili con la nozione giuridica di contratto di agenzia.Il Tribunale di Roma, Quarta Sezione Lavoro, con sentenza del 4 marzo 2024, ha rigettato il ricorso della società, confermando il verbale di accertamento. La sentenza ha distinto tra le diverse attività dei collaboratori della società, principalmente personal trainer e altri professionisti, differenziando tra contratti di “testimonial” e contratti di “influencer”.Secondo il Tribunale, i contratti di “testimonial”, in cui l'atleta professionista presta la propria immagine alla società partecipando a gare e pubblicando contenuti sui propri canali social, sono distinti dal contratto di agenzia. Tuttavia, i contratti di influencer, in cui un soggetto promuove i prodotti della società sui propri social media utilizzando un codice sconto personalizzato, sono stati considerati veri e propri contratti di agenzia. Il Tribunale ha rilevato che tali contratti prevedono un’attività promozionale di vendita, con compensi determinati dagli ordini procurati dall’influencer.Il Tribunale ha evidenziato vari elementi che hanno portato a questa conclusione:Finalità del contratto: Gli influencer non fanno mera propaganda ma promuovono vendite dirette ai loro follower.Zona di attività: La "zona" è rappresentata dalla comunità dei follower dell’influencer.Vincolo di stabilità: È dimostrato dalla regolarità delle provvigioni e delle fatture emesse dagli influencer.Durata del contratto: I contratti sono a tempo indeterminato, indicando stabilità.La sentenza ha anche sottolineato l’irrilevanza del fatto che gli influencer non ricevessero direttive specifiche, poiché il mercato delle vendite online è altamente standardizzato. Inoltre, non è rilevante che l’attività di influencer non fosse prevalente per il prestatore.In conclusione, il Tribunale di Roma ha confermato che tre dei contratti di influencer stipulati dalla società dovevano essere inquadrati come contratti di agenzia, obbligando la società a versare i relativi contributi previdenziali.Per approfondire la lettura visita la pagina dedicata
La Hopes and Fears Global Workforce Survey di PwC: necessità di cambiamento nei luoghi di lavoro tra retribuzione, collaborazione e intelligenza artificiale
La Hopes and Fears Global Workforce Survey di PwC evidenzia la necessità di cambiamento, con focus su upskilling e tecnologia. In Italia, c'è un disallineamento tra aspettative e realtà lavorative, e una minore percezione dei benefici dell'IA rispetto alla media globale.La Hopes and Fears Global Workforce Survey di PwC ha coinvolto quasi 56.600 lavoratori in 50 Paesi, coprendo vari settori, caratteristiche demografiche e modelli di lavoro. L'indagine del 2024 si concentra sulla necessità di cambiamento dettata dalle grandi transizioni attuali, evidenziando temi come il purpose, l'importanza dell'upskilling e l'adozione di nuove tecnologie, inclusa l'intelligenza artificiale.In Italia, una retribuzione adeguata è considerata estremamente importante dall'88% dei lavoratori (82% a livello globale) e l'appagamento dal 81% (74% globale). Tuttavia, rispetto ai colleghi globali, gli italiani danno maggiore importanza a un contesto lavorativo sfidante (81% contro 55% globale) e collaborativo (75% contro 63% globale). Nonostante queste priorità, c'è un disallineamento tra ciò che è valutato importante e l'esperienza effettiva: solo il 66% trova il proprio lavoro appagante e il 62% lo ritiene adeguatamente retribuito. Inoltre, solo il 27% degli italiani prevede di chiedere un aumento di stipendio, contro il 43% globale.Il 41% dei lavoratori italiani considera l'opportunità di imparare nuove competenze un fattore chiave per cambiare lavoro (51% tra i giovani), rispetto al 47% globale. Tuttavia, la percezione che le competenze richieste possano cambiare drasticamente è inferiore alla media globale. Nei settori più esposti all'intelligenza artificiale, il cambiamento delle competenze avviene il 25% più rapidamente. Alcune delle competenze più richieste sono quelle che non possono essere facilmente sostituite dall'IA, mentre diminuisce la domanda di competenze automatizzabili.In Italia, solo il 5% delle imprese utilizza l'IA (8% media europea) e solo il 4% dei lavoratori utilizza quotidianamente l'intelligenza artificiale generativa (GenAI), contro il 12% globale. L'uso della GenAI diminuisce con l'età: il 62% della GenZ l'ha utilizzata almeno una volta negli ultimi 12 mesi, percentuale che scende al 42% per la GenX e al 25% per i Baby Boomers. Gli italiani percepiscono meno i benefici della GenAI per la propria carriera rispetto ai colleghi globali. Meno della metà dei rispondenti crede che l'uso di GenAI possa migliorare la propria operatività in termini di efficienza (47%) e riduzione del carico di lavoro (40%), rispettivamente 14 e 10 punti percentuali in meno rispetto al dato globale.Gli italiani sono più moderati nel valutare l'impatto di cambiamenti tecnologici e regolamentari rispetto alla media globale. Tuttavia, il 78% dei rispondenti è pronto ad adattarsi a nuovi metodi di lavoro, nonostante il 42% senta di subire troppi cambiamenti contemporaneamente. I giovani sono più entusiasti delle opportunità di apprendimento e crescita (65%).Solo il 55% dei lavoratori italiani valuta positivamente la leadership aziendale (67% globale). Inoltre, il 49% dei lavoratori italiani ritiene che un maggior riconoscimento del proprio contributo da parte della leadership migliorerebbe la loro performance. C'è un ampio margine di miglioramento nella comunicazione e nella condivisione degli obiettivi aziendali rispetto alla media globale.Riccardo Donelli, Partner PwC Italia Workforce Strategy, spiega: “Un primo banco di prova per la leadership sarà la complessità introdotta da innovazioni come l’AI e GenAI. Come evidenzia il PwC AI Jobs Barometer, basato su un’analisi di oltre mezzo miliardo di annunci di lavoro globali, evidenzia che i settori maggiormente esposti all’AI stanno sperimentando una crescita della produttività del lavoro significativamente superiore rispetto ad altri settori. Questo conferma che l’AI non solo supporta le decisioni umane, ma può anche rivoluzionare il modo in cui le aziende operano, creando nuove opportunità di valore.”In conclusione, l'indagine evidenzia come colmare il divario tra i valori e le esigenze dei dipendenti e gli aspetti che qualificano l'esperienza lavorativa sia essenziale per aumentare l'engagement e la produttività all'interno delle aziende.
Banca d’Italia: definizione delle regole per i rimborsi delle operazioni non autorizzate
La Banca d’Italia ha richiamato i prestatori di servizi di pagamento alla conformità normativa e correttezza verso i clienti, chiedendo autovalutazioni e correzioni entro dodici mesi per garantire i rimborsi delle operazioni non autorizzate.Il 17 giugno 2024, la Banca d’Italia ha pubblicato una comunicazione riguardante le operazioni di pagamento non autorizzate, sottolineando la necessità per i prestatori di servizi di pagamento (PSP) di conformarsi alle normative e di trattare i clienti con correttezza. La Banca ha richiamato l'attenzione sui cambiamenti nel settore dei pagamenti dovuti a normative europee come la Direttiva PSD2 e alla digitalizzazione accelerata dalla pandemia.La Banca d’Italia ha evidenziato l'importanza di garantire ai clienti il diritto di contestare operazioni non autorizzate e ottenere rimborsi, secondo il D.lgs. 11/2010. Da indagini sui sistemi dei PSP, sono emerse criticità come rifiuti ingiustificati di rimborsi e carenze informative. Per risolvere queste problematiche, la Banca ha richiesto ai PSP di autovalutarsi e di allineare le loro pratiche normative, migliorando la gestione delle richieste di disconoscimento, garantendo trasparenza e rispettando i termini di rimborso previsti dalla legge.La Banca d’Italia ha inoltre chiesto ai PSP di adottare politiche interne conformi, sensibilizzare il personale, e migliorare la trasparenza verso i clienti. Se dalle autovalutazioni emergessero necessità di correzioni, i PSP dovranno attuare interventi entro dodici mesi. La Banca d’Italia vigilerà sull'implementazione delle misure attraverso controlli regolari.Approfondisci la lettura visitando la pagina dedicata
Eccellenza e Innovazione: B2Cheese 2024 rivela il futuro del settore Lattiero-Caseario
Il 25 e 26 settembre 2024 torna B2Cheese alla Fiera di Bergamo, un evento internazionale dedicato al settore lattiero-caseario organizzato da Promoberg. Andrea Guerini di PwC Italia ha evidenziato l'importanza del settore per il Pil italiano, sottolineando il ruolo strategico dei formaggi nel Made in Italy.Tra gli appuntamenti più attesi del settore lattiero-caseario, il 25 e 26 settembre 2024 alla Fiera di Bergamo torna B2Cheese, il salone internazionale organizzato da Promoberg in collaborazione con l'Associazione The Cheese Valleys Le Tre Signorie e l'agenzia PG&W, riservato a buyer e operatori del settore. L'evento mette al centro i protagonisti di un'eccellenza del made in Italy, sia sulle tavole che nei dati economici, riunendo un intero settore che può affrontare la sfida dell’internazionalizzazione.Durante la presentazione del progetto B2Cheese 2024 a Milano City Life di PwC Italia, moderata da Alberto Gottardi, sono intervenuti Andrea Guerini Senior Manager PwC Italia, Paolo Zanetti di Assolatte, Giovanna Prandini di As.Co.Vi.Lo, Maria Cristina Crucitti, Armando Brusato, Davide Lenarduzzi di Promoberg e Francesco Maroni di Progetto FORME. Alessandro Beduschi, assessore regionale all'Agricoltura, ha concluso gli interventi sottolineando l’impegno di Regione Lombardia sul progetto B2Cheese.Andrea Guerini ha illustrato l'importanza della filiera lattiero-casearia per il Pil italiano, spiegando che "Il mercato lattiero-caseario italiano, e in particolare il segmento dei formaggi, rappresenta un comparto altamente strategico per il Made in Italy, di cui detiene il primato per fatturato complessivo nell’industria alimentare con 19 miliardi di euro, di cui il 68% (circa 13 miliardi di euro) grazie ai formaggi." Ha inoltre evidenziato che nel 2023 l'Italia, con una produzione di 1,2 milioni di tonnellate di formaggio, si è posizionata al terzo posto in Europa, dopo Germania e Francia. "L’Italia ha contribuito significativamente all’aumento della produzione europea, che si attesta oggi a +6% rispetto al 2018, e alla crescita dell’export dei prodotti sia intra-EU che extra-EU (31,3 miliardi di euro nel 2023)."Guerini ha sottolineato che "La trasformazione agroalimentare e l’innovazione tecnologica nel settore, inoltre, impatteranno positivamente sull’intera filiera." La terza edizione di B2Cheese rappresenta un punto di riferimento nazionale e internazionale per incontrare i principali attori del mercato e delle istituzioni, insieme alle associazioni di categoria più rappresentative, per confrontarsi sulle strategie di collaborazione in grado di generare valore condiviso nel lungo periodo e valorizzare un approccio di filiera in una prospettiva più ampia di sviluppo sostenibile.L'area espositiva sarà accompagnata da un nutrito calendario di eventi collaterali, tra cui convegni, workshop, concorsi e matching con buyer, operatori e fornitori di servizi internazionali. Saranno presenti anche momenti informali, più ludici e relazionali, che favoriranno lo sviluppo di importanti relazioni tra le realtà espositrici e le filiere collegate. Da segnalare le collaborazioni consolidate di B2Cheese con Italian Trade Agency (ICE) per un importante programma di incoming buyer internazionale e con PwC Italia, che offre servizi professionali alle imprese mettendo a disposizione competenze e servizi dedicati per le aziende del settore.
Circolare n. 17 del 31 maggio 2024 dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
Chiarimenti operativi e qualificazione ai fini fiscali degli impianti di accumulo elettrochimico di energia elettrica connessi alla rete di trasmissione nazionale (“BESS” – “Battery Energy Storage System”)Il 31 maggio 2024, l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha pubblicato la Circolare n. 17/2024, che tratta degli impianti di accumulo elettrochimico di energia elettrica, noti come BESS (Battery Energy Storage System), connessi alla rete di trasmissione nazionale. L'obiettivo di questa circolare è chiarire gli aspetti fiscali riguardanti questi impianti, con un focus specifico sulla denuncia e sulla licenza di esercizio.La normativa di riferimento, delineata nell'art. 1 del D.L. n. 7 del 7 febbraio 2002 e modificata da successivi decreti, stabilisce che i BESS sono considerati opere di pubblica utilità, fondamentali per la sicurezza del sistema elettrico nazionale. In pratica, la circolare specifica che, indipendentemente dal processo di autorizzazione amministrativa, i BESS connessi alla rete di trasmissione nazionale sono considerati "officine elettriche" secondo l'art. 54, comma 1, del Testo Unico Accise (TUA). Questo comporta l'obbligo di pagare un diritto annuale di licenza, come previsto dall'art. 63, commi 3 e 4, del TUA.Gli operatori che gestiscono un BESS devono presentare una denuncia all'Ufficio delle Dogane competente, includendo la documentazione descrittiva dell'impianto e gli schemi unifilari. La circolare fa una distinzione importante tra due tipi di impianti ai fini fiscali:BESS combinato con impianti di produzione: In questo scenario, i sistemi ausiliari dell'impianto sono condivisi e l'energia per caricare gli accumulatori può essere prelevata sia dalla rete di trasmissione sia dagli apparati di produzione interna. In questi casi, la licenza di esercizio deve coprire sia l'officina di produzione sia quella di accumulo, e la potenza disponibile ai fini fiscali è la somma delle potenze degli apparati di produzione e di accumulazione presenti nell'impianto.BESS "stand-alone": Se l'impianto è costituito esclusivamente da apparati di accumulo, trasformazione e distribuzione, il diritto di licenza è di 77,47 euro, come specificato nell'art. 63, co. 3, lett. b) del TUA.Un ulteriore chiarimento fornito dalla circolare riguarda l'energia elettrica utilizzata per alimentare i sistemi ausiliari del BESS, come il condizionamento, l'illuminazione e i sistemi antincendio, che è esente da accisa secondo l'art. 52, comma 3, lettera a) del TUA.In sintesi, la Circolare n. 17/2024 fornisce linee guida dettagliate per la gestione fiscale dei BESS, garantendo che gli operatori comprendano i requisiti di denuncia e licenza, nonché le distinzioni tra diversi tipi di impianti e le relative implicazioni fiscali.Per approfondire la lettura visita la pagina dedicata
Trasformazione digitale del turismo: l'impatto dell'Intelligenza Artificiale e delle tecnologie innovative
Secondo PwC è il ramo dell’AI che sta guadagnando più rilevanza nel settore turistico, con un valore di mercato di 751,91 milioni di dollari nel 2023 e la previsione di una crescita destinata a raggiungere i 3,5 miliardi entro il 2032 (CAGR 18,94%)Il settore del turismo sta attraversando una trasformazione significativa grazie all'avanzamento tecnologico e all'implementazione di soluzioni digitali basate sull'intelligenza artificiale (AI). Secondo PwC, il mercato globale delle tecnologie di viaggio ha raggiunto i 10,1 miliardi di dollari nel 2023 e si prevede che raggiungerà i 14,1 miliardi entro il 2027, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) dell'8,39%. Questa crescita è alimentata dall'aumento delle prenotazioni online, dalle applicazioni mobili, dall'AI, dall'apprendimento automatico, dai big data e dalla blockchain, che insieme stanno ridefinendo le esperienze di viaggio.I principali trend tecnologici includono:Intelligenza Artificiale e Apprendimento Automatico (ML): Rivoluzionano le interazioni con chatbot intelligenti e tariffazione dinamica.Realtà Virtuale (VR) e Aumentata (AR): Offrono tour virtuali e arricchiscono l'esperienza di viaggio.Blockchain: Migliora la sicurezza e la trasparenza delle transazioni.Le dinamiche regionali mostrano che il Nord America guida il mercato delle tecnologie di viaggio, seguito dall'Europa e dall'Asia-Pacifico (APAC). L'Europa prevede una crescita significativa, trainata da infrastrutture avanzate e innovazioni sostenibili, mentre l'APAC è destinata a crescere grazie allo sviluppo tecnologico e all'espansione digitale.L'intelligenza artificiale generativa (GenAI) sta diventando rilevante nel settore, con chatbot che assistono i viaggiatori in tempo reale. Il mercato dei chatbot, stimato a 5,39 miliardi di dollari nel 2023, dovrebbe raggiungere i 42,3 miliardi entro il 2033 (CAGR del 23%).L'analisi predittiva, un'altra applicazione centrale dell'AI, aiuta a prevedere la domanda e ottimizzare le operazioni, migliorando l'efficienza e l'esperienza del cliente. Il mercato dell'analisi predittiva nel turismo, stimato a 11,87 miliardi di dollari nel 2023, dovrebbe raggiungere i 67,86 miliardi entro il 2032 (CAGR del 21,4%).Nel 2023, PwC Italia ha analizzato 27.557 conversazioni sui social network, identificando quattro tendenze chiave:Viaggi sostenibili: Trasporti ecologici e esperienze che valorizzano il territorio.Viaggi digitalizzati: Miglioramento dell'esperienza di viaggio end-to-end.Neverending tourism: Integrazione di esperienze fisiche e digitali.Viaggi off-peak: Viaggi in periodi meno affollati favoriti dal lavoro da remoto.Un'analisi dei tour operator italiani ha rivelato aree di miglioramento nella gestione delle visite guidate, degli alloggi e dei trasferimenti, con problematiche legate a comunicazione e assistenza.In conclusione, l'adozione di AI e tecnologie digitali offre opportunità significative per migliorare i servizi turistici, soddisfare meglio le esigenze dei viaggiatori e bilanciare innovazione e tradizione.