• Executive

Global Entertainment & Media Outlook 2024-2028

Nel 2023, il settore dell'intrattenimento e dei media ha raggiunto i 2.800 miliardi di dollari (+5%) e si prevede che cresca fino a 3.400 miliardi entro il 2028, trainato dalla pubblicità digitale e dallo streaming.Nel 2023, i ricavi totali del settore dell'intrattenimento e dei media (E&M) sono aumentati del 5%, raggiungendo i 2.800 miliardi di dollari, secondo il Global Entertainment & Media Outlook 2024-2028 di PwC. Nonostante le difficoltà macroeconomiche, i cambiamenti tecnologici e l'aumento della concorrenza, il settore E&M globale ha continuato a crescere.Il rapporto di PwC, che copre 13 settori in 53 paesi, prevede che i ricavi globali del settore E&M raggiungeranno i 3.400 miliardi di dollari entro il 2028, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 3,9%. I ricavi pubblicitari mondiali saliranno a 1.000 miliardi di dollari nel 2026, rappresentando il 55% della crescita totale dei ricavi del settore nei prossimi cinque anni.I servizi di streaming stanno adattando le loro strategie a un contesto di maggiore concorrenza, puntando su consolidamento, eventi sportivi live, restrizioni per la condivisione delle password e modelli basati sulla pubblicità. Gli Stati Uniti restano il più grande mercato E&M per spesa dei consumatori e ricavi pubblicitari, con un CAGR del 4,3% fino al 2028. Tuttavia, paesi come Cina, India, Indonesia e Nigeria mostrano tassi di crescita più rapidi.I ricavi pubblicitari globali cresceranno con un CAGR del 6,7% fino al 2028, superando la crescita dei ricavi da connettività (2,9%) e spesa dei consumatori (2,2%). La pubblicità digitale, cresciuta del 10,1% nel 2023, continuerà a espandersi con un CAGR del 9,5% fino al 2028, rappresentando il 77,1% della spesa pubblicitaria complessiva.“Ci aspettiamo nel 2028 un mercato mondiale da 3.400 miliardi di dollari con un ruolo sempre più importante del segmento ADV, che attualmente vale più di 1/3 del mercato. Un mercato globale per natura, in cui le esigenze degli investitori pubblicitari e le esigenze dei fruitori di intrattenimento impongono innovazione in creatività, contenuti e tecnologia. Le aziende hanno bisogno di continuare a ripensare i modelli di business per renderli sostenibili nel tempo. Personalmente vedo un mercato in cui si farà la differenza attraverso visione, dominio del potenziale di tecnologie come l’AI e attività M&A", sottolinea Maria Teresa Capobianco, Technology, Media and Telecommunications Leader di PwC Italia.L'adozione dei servizi di streaming continua a crescere, sebbene a un ritmo più lento, con un aumento degli abbonamenti globali OTT da 1,6 miliardi nel 2023 a 2,1 miliardi nel 2028 e un CAGR del 5%. Il valore medio globale per abbonamento passerà da 65,21 dollari nel 2023 a 67,66 dollari nel 2028.Il gaming vede l'Asia come principale mercato, rappresentando il 54,4% dei ricavi globali nel 2028. Eventi dal vivo, come concerti e cinema, continuano a crescere, con le vendite di biglietti che rappresentano il 38,6% dell'aumento netto della spesa dei consumatori nel 2023. I ricavi cinematografici globali supereranno i livelli pre-pandemia del 2019 entro il 2026.“L’Entertainment & Media è un settore in cui le esperienze fisiche continuano ad essere estremamente apprezzate: libri cartacei, out of home advertising, concerti musicali, grandi eventi, cinema e sport sono solo alcuni esempi di segmenti che stanno vivendo consolidamento e crescita. La sfida degli operatori di settore risiede nell’integrazione dei business legati alle esperienze fisiche con il potenziale dei business digitali abilitati dalla tecnologia, al fine di rinnovare i propri modelli operativi e ottenere maggiore efficienza", sottolinea Filippo Schemoz, Partner PwC Italia, Entertainment&Media Advisory.

  • Investments

PwC: supporto cruciale alle Startup Fintech in Italia per ridurre gli errori ed aumentare la crescita

In Italia è cruciale supportare i nuovi imprenditori per ridurre errori dovuti a carenze di competenze. PwC accelera startup fintech per sviluppare il settore, nonostante la diminuzione del venture capital."In un Paese come il nostro, dove è difficile raccogliere capitali per le startup, è essenziale supportare i nuovi imprenditori per ridurre gli errori nell'implementazione, spesso causati dalla mancanza di conoscenze critiche sul fare impresa". Questa è la convinzione di Daniele Meini, partner di PwC Italia e leader dei mercati dell'innovazione digitale.Il Rapporto di Ricerca 2023 del "Venture Capital Monitor – VeM" mostra una diminuzione degli investimenti dell'11% rispetto al 2022, con un totale di 302 operazioni e un valore che è sceso da 1,9 a 1,1 miliardi di euro. Possiamo dire che si è esaurita la spinta al decollo del settore?“Non sarei così netto. Lo scorso anno è stato difficile per tutto il settore globale del venture capital tra tassi alti e incertezza della congiuntura. Sta di fatto, comunque, che il nostro è un mercato molto piccolo rispetto ad altri, non solo occidentali”.Cosa ci manca?"Se guardiamo al benchmark internazionale, gli Stati Uniti, è evidente che spesso da noi lo startupper è solo, mentre Oltreoceano, accanto all’ideatore dell’impresa, vi sono sin dall’inizio molteplici professionisti esperti di marketing, di finanza aziendale e di compliance. Questo è possibile perché da quelle parti il funding è molto più facile e consistente che da noi”.Abbiamo le idee, ma mancano i capitali…“Fatte salve alcune eccezioni, è proprio così. Da qui la nostra decisione di avviare un programma di accelerazione per aiutare gli startupper a minimizzare gli errori. Ci siamo concentrati sul fintech per non disperdere le energie e perché è tra i filoni più promettenti, con la Banca d’Italia che stima investimenti per un miliardo di euro nell’anno in corso e una costante crescita nei prossimi. In particolare ci siamo focalizzati su tre ambiti: insurtech, wealth management e lending. Se da un lato la situazione di mercato favorisce la nascita di numerose aziende nel settore della tecnofinanza (sono più di 600 quelle attive in Italia nel 2022 secondo l’Osservatorio Fintech di PwC), dall’altro genera operatori talvolta poco distintivi e con difficoltà persistenti nel rendere il business scalabile e replicabile su larga scala. Per altro, l'ecosistema di startup si concentra prevalentemente nelle città di Milano e Roma che negli ultimi anni hanno visto l'avvio di numerose iniziative a supporto dell'innovazione. Per continuare a far crescere l'ecosistema è fondamentale proseguire nella direzione intrapresa, garantendo condizioni sempre più favorevoli per i nuovi imprenditori e incoraggiando ulteriormente la partecipazione delle startup ai programmi di accelerazione”.Di cosa vi occupate in particolare?“Il Fintech Startup Accelerator Program mette a disposizione competenze, risorse e network per supportare lo sviluppo delle giovani aziende italiane nell’ambito financial services. Abbiamo selezionato otto nuove realtà, che aiutiamo gratuitamente a consolidare le loro conoscenze di settore attraverso masterclass e workshop specializzati, agevolando l’individuazione delle opportunità di crescita e consentendo di massimizzare il loro potenziale. Un’iniziativa concreta che può offrire alle startup la possibilità di trasformare le loro idee innovative in realtà consolidate”.Può citare alcuni esempi di aziende da voi seguite?"Open Rating ha sviluppato un algoritmo per misurare il merito creditizio di una PMI, fondamentale per accrescere la dinamica dell’erogazione di prestiti alle imprese. Mentre SaferPlaces ha sviluppato tecniche di modellizzazione climatica, idrologica, idraulica e topografica per misurare il rischio di inondazioni o altri effetti legati alle alluvioni pluviali, fluviali e costiere. Immaginate i danni provocati negli ultimi mesi e i relativi impatti sulle imprese assicurative”.

  • Executive

People & Future Horizons di PwC: L'Importanza della Cultura e delle Persone per il successo aziendale

L'evento “People & Future Horizons” di PwC Italia ha sottolineato l'importanza di leadership, cultura e innovazione, evidenziando che il successo aziendale dipende dalle persone e dalle loro competenze.L’evento “People & Future Horizons”, organizzato da PwC Italia in collaborazione con Il Sole 24ORE il 28 maggio 2024, ha offerto approfondite discussioni su leadership, cultura, innovazione e sviluppo delle persone, rappresentando una fondamentale opportunità per riflettere sull’importanza di questi temi, oggi più che mai rilevanti.Considerati spesso vaghi e intangibili, gli ultimi anni di difficoltà hanno evidenziato quanto siano cruciali per il successo aziendale, trasformandoli da semplici slogan a elementi concreti e determinanti. Nel periodo post-pandemia, mentre il lavoro sembra perdere rilevanza, le persone cercano un maggiore senso nel lavoro. Le ricerche di PwC dimostrano che la pandemia ha riscoperto legami e bisogni profondi, traducendosi in richieste di flessibilità e equilibrio tra vita e lavoro, conferendo al lavoro un significato più ampio.Questo paradosso è il terreno fertile per mettere le Persone al Centro. Le aziende, dopo ingenti investimenti in tecnologie e riduzione dei costi, hanno realizzato che manca un fattore veramente differenziante: la Cultura. Termini come Cultura, Leadership, Motivazione e Senso diventano i pilastri delle strategie aziendali e dello sviluppo personale. Durante il Convegno, testimonianze dal mondo dello Sport, delle Imprese, dell’Innovazione e del Sociale hanno concordato che il vero successo risiede nelle persone. I CEO di grandi aziende hanno discusso come la leadership, anche quella non formale, sia fondamentale per definire comportamenti e sostenere una Cultura aziendale di successo. Gli esperti di innovazione e AI hanno evidenziato l’importanza di interrogarsi sul “senso” dell’uso dell’Intelligenza Artificiale.La complessità introdotta da innovazioni come AI e GenAI rappresenterà una sfida per la leadership. Il PwC AI Jobs Barometer rileva che i settori maggiormente esposti all’IA registrano una crescita della produttività notevolmente superiore, creando nuove opportunità di valore. Tuttavia, le competenze richieste stanno cambiando rapidamente, rendendo essenziali gli investimenti in formazione e sviluppo.Il gruppo dedicato alle Skill e allo Sviluppo delle persone ha sottolineato che la vera “moneta” di scambio sono le conoscenze e le abilità individuali. In risposta a queste esigenze, è stata lanciata l’iniziativa “People Hub”, che ha suscitato grande interesse. Questo sistema, coordinando aziende, Agenzie per il Lavoro, Enti di formazione e ricerca, mette le persone al centro del proprio sviluppo, valorizzando risorse e talenti spesso nascosti.PwC è convinta che le organizzazioni che abbracceranno queste nuove visioni e le attueranno concretamente non solo prospereranno, ma diventeranno faro di innovazione e inclusività.

  • Executive

PwC Italia e PwC Strategy& a supporto del nuovo piano di impresa PizzAutoBus di PizzAut

PizzAut punta a inserire oltre 500 ragazzi autistici nel mondo del lavoro con una flotta di 100 food truck, supportato da PwC Italia. Entro il 2028, 30 truck impiegheranno 120 giovani nel Nord Italia, e nel 2034 la flotta si espanderà a 100 mezzi in tutta Italia.PizzAut, il progetto di ristoranti-pizzerie fondato da Nico Acampora, ha l'obiettivo di portare nel mondo del lavoro oltre 500 ragazzi autistici attraverso una flotta di 100 food truck. Questo ambizioso progetto è suddiviso in due fasi: la prima, da completare entro il 2028, prevede l'impiego di 30 food truck nel Nord Italia e l'assunzione di 120 ragazzi autistici. La seconda fase, prevista per il 2034, estenderà la flotta a 100 mezzi, coprendo l'intero territorio italiano. Ogni truck impiegherà 4-5 giovani autistici più un autista.Acampora spiega: «Partiremo dalla Lombardia con 15 truck e 75 ragazzi assunti a tempo indeterminato, che potrebbero aumentare se le amministrazioni locali ci concederanno spazi all’aperto per i tavoli». Egli ricorda anche l'esperienza positiva dei primi due locali a Monza e Cassina dè Pecchi, gestiti interamente da ragazzi autistici. Il locale di Monza, inaugurato dal Capo dello Stato nel 2023, è stato citato come esempio virtuoso durante il discorso di fine anno.Acampora sottolinea l'importanza del lavoro per l'inclusione sociale: «Il lavoro è un veicolo fondamentale di inclusione sociale. PizzAut nasce con l’obiettivo di trasformare i nostri ragazzi in cittadini attivi, capaci di avere un futuro. PizzAut è un laboratorio di inclusione sociale, un amplificatore della nostra idea di futuro». Le storie di successo dei ragazzi che lavorano nelle pizzerie di PizzAut sono testimonianze del valore del progetto. Edoardo, per esempio, è stato assunto da Autogrill dopo 16 anni di tirocinio gratuito. Simone, assunto da Quantum Retail, non sapeva scrivere prima di lavorare con PizzAut. Anche Letizia, che non sapeva scrivere, ha imparato a farlo grazie a PizzAut, riuscendo a memorizzare e scrivere tutto il menù per le ordinazioni. Altri esempi includono un giovane laureato in Economia e Commercio e Simona, che lavora sia per Danone che per la pizzeria. Acampora evidenzia come solo l'1,7% delle 600mila persone autistiche in Italia lavori, e come PizzAut contribuisca a migliorare questa situazione. «In Italia ci sono 600mila persone autistiche e solo l’1,7% lavora» dice Acampora, aggiungendo che l'inserimento nel mondo del lavoro rappresenta un risparmio per lo Stato poiché i ragazzi, una volta assunti a tempo indeterminato, pagano le tasse e versano i contributi.PwC Italia, con il team di PwC Strategy&, ha offerto supporto gratuito al progetto PizzAut, fornendo analisi di benchmarking, supporto legale e stime di costi e ricavi. Francesco Ferrara, Partner PwC Italia & Esg Leader, commenta: «Abbiamo offerto le nostre competenze per creare opportunità concrete di lavoro e inclusione sociale per i ragazzi autistici. La collaborazione tra PwC e PizzAut dimostra come le competenze aziendali possano supportare iniziative sociali innovative, creando un impatto positivo sulla vita delle persone autistiche». I truck, adattati da Iveco, costano circa 100mila euro ciascuno. Le aziende possono donare i veicoli alla onlus, mentre PizzAut si occuperà della formazione, creando un format omogeneo di ristorazione e servizio. La formula del franchising permetterà di reinvestire i ricavi in altre attività a favore dei ragazzi.

  • Legal

Il MIMIT ha emanato le linee guida per ottenere la certifica tecnica del credito d’imposta per R&S, Innova e Design

Il Decreto Direttoriale del 4 luglio 2024 del MIMIT ha approvato le linee guida per la certificazione degli investimenti in Ricerca e Sviluppo, Innovazione Tecnologica, Design e Ideazione estetica, necessari per ottenere benefici fiscali, definendo criteri e procedure.Il Decreto Direttoriale del 4 luglio 2024 del MIMIT ha approvato le "Linee Guida" per la Certificazione prevista dagli articoli 23 del D.L. n. 73/2022 e 3 del D.P.C.M. 15 settembre 2023. Queste linee guida stabiliscono i criteri per la qualificazione e validazione degli investimenti in Ricerca e Sviluppo, Innovazione Tecnologica, Design e Ideazione estetica, necessari per ottenere benefici fiscali come il credito d'imposta previsto dalla L. n. 160/2019 e il D.L. n. 145/2013.Con la pubblicazione delle linee guida, i certificatori tecnici registrati presso il MIMIT possono, a partire dall'8 luglio, inviare i Modelli di Certificazione richiesti dalle imprese sulla piattaforma dedicata. La certificazione tecnica è fondamentale per prevenire contestazioni sulla natura agevolabile delle attività svolte dalle imprese, riducendo il rischio di accertamenti e contenziosi fiscali.Le imprese dovrebbero considerare attentamente questa opportunità, specialmente quelle che hanno ottenuto o prevedono di ottenere crediti d'imposta significativi e non sono ancora state verificate dall'Amministrazione finanziaria. La procedura per ottenere la certificazione tecnica dura tra 90 e 180 giorni, per cui è consigliabile attivarsi rapidamente per identificare un certificatore e preparare la documentazione necessaria.I passaggi principali per ottenere la certificazione sono:Accedere al sito MIMIT per scegliere un certificatore.Inviare la domanda di certificazione e versare i diritti di segreteria.Predisporre l’istanza di certificazione secondo il modello del Ministero.Trasmettere la certificazione al MIMIT entro 15 giorni dal rilascio.La certificazione si considera ottenuta se il MIMIT non richiede ulteriore documentazione entro 90 giorni; se richieste integrazioni, la certificazione è rilasciata entro 60 giorni dall’invio della documentazione aggiuntiva.Le Linee Guida sono basate sui Decreti MISE del 2020, MEF del 2015 e sui manuali internazionali dell’OCSE, e sono suddivise in quattro sezioni principali:Ricerca e Sviluppo (art. 1, c. 200, L. n. 160/2019): definisce i criteri del Manuale di Frascati per qualificare i progetti di R&S.Ricerca e Sviluppo (art. 3, D.L. n. 145/2013): approfondisce la disciplina del credito d'imposta R&S per i periodi 2015-2019.Innovazione (art. 1, c. 201, L. n. 160/2019): definisce i criteri del Manuale di Oslo per attività di innovazione generale e tecnologica, con un focus sull’innovazione digitale 4.0.Design e Ideazione Estetica (art. 1, c. 202, L. n. 160/2019): descrive le attività ammesse al credito d'imposta nella fase precompetitiva della realizzazione dei campionari non destinati alla vendita.Per approfondire la lettura visita la pagina dedicata

  • Executive

Le persone sono pronte al cambiamento. I leader sono pronti a coinvolgerle?

Global Workforce Hopes and Fears Survey 2024 - ItaliaIl grande tema emerso dall’indagine 2024 è l’esigenza di cambiamento imposta dalle grandi transizioni dei nostri tempi e mette in evidenza questioni come il purpose, l’importanza dell’upskilling e la diffusione delle nuove tecnologie basate anche sull’intelligenza artificiale.Se stipendio e promozioni non bastano più, la possibilità di avere un lavoro meaningfull è il primo passo per aumentare l’engagement e la produttività all’interno dell’azienda.Le potenzialità dell’AI sono ancora inespresse, soprattutto in Italia, in cui solo il 5% delle imprese con almeno 10 dipendenti utilizza tecnologie basate sull’IA, contro una media europea dell’8%.Dalla survey emerge, a livello italiano, la tendenza di essere più moderati nel valutare l’impatto trasformativo di elementi come il cambiamento tecnologico, i conflitti geopolitici o il cambiamento nelle preferenze dei consumatori.Solo il 55% dei rispondenti a livello italiano valuta positivamente la leadership della propria azienda in termini di comunicazione, competenze, fiducia, equità, tutela del benessere e valorizzazione dei dipendenti, dato che mostra ampi margini di miglioramento se confrontato con la media globale del 67%. Guarda l'intervento di Riccardo Donelli, Workforce Leader PwC Italia.

  • Accounting

Accordo PwC Italia e Unicredit: Nuove opportunità di agevolazioni per le PMI Italiane

PwC Italia e Unicredit hanno stretto un Accordo di Collaborazione per facilitare l'accesso delle Imprese italiane alle misure agevolative locali, nazionali ed europee, incluso il credito d’imposta previsto per la ZES unica.In particolare, UniCredit offre alla propria clientela Imprese - soprattutto PMI - l'accesso gratuito alla Piattaforma "Bandi e Incentivi" di PwC Italia, una infrastruttura digitale che raccoglie Bandi di Contributo e Incentivi Fiscali organizzati per settore merceologico, presentati sotto forma di schede sintetiche che ne riassumono i contenuti in maniera semplice e immediata.Le Imprese Clienti di UniCredit possono registrarsi senza costi sulla piattaforma e navigare liberamente tra i bandi e gli incentivi, costantemente aggiornati e selezionati secondo i requisiti di partecipazione e le caratteristiche dell'impresa. È possibile consultare liberamente schede testuali e multimediali aggiornate che descrivono le principali agevolazioni in essere, identificare quelle più interessanti per la propria impresa e richiedere preventivi per i Servizi Professionali offerti da PwC a supporto delle imprese nelle procedure di accesso e partecipazione a Bandi e Incentivi."Il ruolo di una grande banca come UniCredit - ha dichiarato Ferdinando Natali, Regional Manager Sud di UniCredit - è essere un punto di riferimento per le aziende nel rendere le ZES uno strumento accessibile alle Piccole e Medie Imprese, aiutandole a coglierne a pieno le opportunità. La collaborazione con PwC è una iniziativa concreta che va in questa direzione, sostenendo le PMI nel dialogo con la Pubblica Amministrazione e si integra con l’ultima edizione di UniCredit per l’Italia, lanciata nei mesi scorsi e che stanzia 10 miliardi di euro dedicati alle PMI, con un 40% destinato al Mezzogiorno”.“La ZES unica è fondamentale soprattutto per rilanciare il tessuto imprenditoriale del Mezzogiorno, affrontando i fattori critici per le aziende italiane" afferma Matteo D’Alessio, Global Relationship Partner PwC per UniCredit. "Con un maggiore coordinamento e coesione, le imprese possono ora beneficiare di incentivi fiscali e snellimenti burocratici. La Piattaforma “Bandi e Incentivi” facilita l’identificazione delle misure agevolative e consente l’accesso a un team di specialisti tramite un percorso completamente digitalizzato. In PwC riconosciamo l'importanza strategica delle ZES e delle potenzialità che derivano da un utilizzo intelligente della tecnologia, e siamo certi che questa iniziativa avrà successo anche in Italia”.L’accordo tra UniCredit e PwC, nato agli inizi del 2023 dalla collaborazione tra la Task Force di UniCredit per il PNRR e il Team Digital Innovation di PwC, prevede "una gamma di soluzioni finanziarie e consulenziali per supportare la partecipazione delle Piccole e Medie Imprese italiane alle agevolazioni previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), anche con liquidità aggiuntiva necessaria per fronteggiare gli aumenti legati ai costi delle materie prime e facilitare l’esecuzione del Piano".

  • Legal

Sdoganamento Centralizzato all’importazione dal 1° Luglio 2024 – Decisione di Esecuzione UE n. 2879/2023

La Decisione UE n. 2879/2023 introduce la prima fase della procedura di sdoganamento centralizzato dal 1° luglio 2024, permettendo di presentare dichiarazioni doganali centralizzate con autorizzazione AEOC. La seconda fase inizierà il 2 giugno 2025La Decisione di esecuzione UE n. 2879/2023 del 15 dicembre 2023 prevede l'attuazione della prima fase (Fase 1) della procedura di sdoganamento centralizzato, a partire dal 1° luglio 2024, come stabilito dall'art. 179 del Codice Doganale dell’Unione (CDU). Questa procedura consente di presentare una dichiarazione doganale presso l’ufficio doganale del luogo in cui l’interessato è stabilito, per merci presentate in un altro ufficio doganale. È necessario richiedere un’autorizzazione alle Autorità doganali attraverso il sistema delle “Customs Decisions” ed essere in possesso dell’autorizzazione AEOC (operatore economico autorizzato per le semplificazioni doganali).La Fase 1 prevede l’utilizzo di dichiarazioni doganali normali e semplificate, comprese le dichiarazioni complementari generali o periodiche. Coprirà i regimi doganali di immissione in libera pratica, deposito doganale, perfezionamento attivo e utilizzo finale. La Fase 1 si applicherà a tutti i tipi di merci, tranne quelle sottoposte ad accisa, quelle degli scambi con territori fiscali speciali e quelle soggette a misure di politica agricola comune.Per quanto riguarda l'IVA, il Working Paper n. 924 Rev. 10 del 12 marzo 2024 chiarisce che gli uffici doganali devono scambiarsi le informazioni necessarie per verificare la dichiarazione doganale e rilasciare le merci, inclusi i dati IVA per la dichiarazione e il pagamento dell’IVA all’importazione nello Stato membro di presentazione delle merci. Nell’autorizzazione richiesta dall’operatore dovrebbero essere inclusi i dati rilevanti ai fini IVA, specificando il metodo di pagamento dell’IVA all’importazione, che può essere “deferred payment” (pagamento differito) o “postponed accounting” (reverse charge all’importazione).In Italia, questi metodi sono già utilizzabili per il pagamento dell’IVA all’importazione in determinate condizioni, ma non sono ancora specificamente applicabili alla procedura di sdoganamento centralizzato. Inoltre, l’obbligo di ottenere un numero di partita IVA o nominare un rappresentante fiscale nello Stato membro di presentazione sarà chiarito durante la procedura di consultazione tra lo Stato membro di vigilanza e lo Stato membro di presentazione.La seconda fase (Fase 2) di attuazione del regime è prevista per il 2 giugno 2025.Per approfondire la lettura visita la pagina dedicata

  • Legal

L’attività dell’influencer come quella dell’agente e rappresentante di commercio: obbligo di pagamento dei relativi contributi previdenziali

Una società di vendita online di integratori alimentari è stata sanzionata per aver stipulato contratti di agenzia con influencer, e il Tribunale di Roma ha confermato l'obbligo di pagare i contributi previdenziali.Una società attiva nella vendita online di integratori alimentari è stata oggetto di un accertamento ispettivo che ha contestato l'esistenza di rapporti contrattuali riconducibili al contratto di agenzia, come previsto dall’art. 1742 c.c. Questo accertamento ha riguardato rapporti contrattuali esistenti tra la società e soggetti quali influencer, consulenti di mercato e consulenti per la ricerca. Il verbale di accertamento ha stabilito che la società deve pagare somme a titolo di contributi e sanzioni, poiché i rapporti di lavoro dovevano essere correttamente inquadrati come contratti di agenzia. La società ha impugnato il verbale presso l’Ispettorato Interregionale del Lavoro di Roma, che ha confermato la correttezza del verbale stesso.Successivamente, la società ha presentato ricorso al Tribunale di Roma, chiedendo l'annullamento del verbale e sostenendo che i rapporti contestati non rientravano nella categoria del contratto di agenzia. La società ha argomentato che i vari rapporti presentavano caratteristiche incompatibili con la nozione giuridica di contratto di agenzia.Il Tribunale di Roma, Quarta Sezione Lavoro, con sentenza del 4 marzo 2024, ha rigettato il ricorso della società, confermando il verbale di accertamento. La sentenza ha distinto tra le diverse attività dei collaboratori della società, principalmente personal trainer e altri professionisti, differenziando tra contratti di “testimonial” e contratti di “influencer”.Secondo il Tribunale, i contratti di “testimonial”, in cui l'atleta professionista presta la propria immagine alla società partecipando a gare e pubblicando contenuti sui propri canali social, sono distinti dal contratto di agenzia. Tuttavia, i contratti di influencer, in cui un soggetto promuove i prodotti della società sui propri social media utilizzando un codice sconto personalizzato, sono stati considerati veri e propri contratti di agenzia. Il Tribunale ha rilevato che tali contratti prevedono un’attività promozionale di vendita, con compensi determinati dagli ordini procurati dall’influencer.Il Tribunale ha evidenziato vari elementi che hanno portato a questa conclusione:Finalità del contratto: Gli influencer non fanno mera propaganda ma promuovono vendite dirette ai loro follower.Zona di attività: La "zona" è rappresentata dalla comunità dei follower dell’influencer.Vincolo di stabilità: È dimostrato dalla regolarità delle provvigioni e delle fatture emesse dagli influencer.Durata del contratto: I contratti sono a tempo indeterminato, indicando stabilità.La sentenza ha anche sottolineato l’irrilevanza del fatto che gli influencer non ricevessero direttive specifiche, poiché il mercato delle vendite online è altamente standardizzato. Inoltre, non è rilevante che l’attività di influencer non fosse prevalente per il prestatore.In conclusione, il Tribunale di Roma ha confermato che tre dei contratti di influencer stipulati dalla società dovevano essere inquadrati come contratti di agenzia, obbligando la società a versare i relativi contributi previdenziali.Per approfondire la lettura visita la pagina dedicata

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