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Informativa sulla sostenibilità (SFDR) - Questionari di consultazione della Commissione europea

Questionario di consultazione della Commissione europeaIl 14 settembre 2023, la Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica per raccogliere pareri sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari. La consultazione si svolge attraverso un questionario e coinvolge operatori finanziari, autorità nazionali, investitori professionali e al dettaglio. L'obiettivo è valutare l'attuazione del Regolamento UE 2019/2088 (SFDR) sull'informativa sulla sostenibilità e identificare eventuali problematiche e carenze, compresa l'interazione con altre normative europee. I principali argomenti trattati riguardano i requisiti attuali dell'SFDR e l'interazione con altre normative sulla finanza sostenibile. Inoltre, è stato pubblicato un secondo questionario per indagare specificamente sui requisiti dell'SFDR e possibili miglioramenti, inclusi cambiamenti alle informazioni richieste ai partecipanti ai mercati finanziari e la creazione di un sistema di categorizzazione dei prodotti finanziari. Le consultazioni sono aperte fino al 15 dicembre 2023 e si può partecipare rispondendo ai questionari.Approfondisci la lettura visitando la pagina dedicata

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eReadiness 2023: Esigenze dei clienti e azioni consigliate per gli OEM

La quarta edizione dello studio fornisce prospettive aggiornate sullo sviluppo a breve termine del business della mobilità elettrica in 18 mercati.Le richieste dei consumatori:I consumatori mostrano un forte interesse per la mobilità elettrica, con il 30% degli intervistati che ha dichiarato di voler acquistare un veicolo elettrico nei prossimi 2 anni.I proprietari di veicoli elettrici (6% degli intervistati) sono principalmente uomini di mezza età e ad alto reddito che vivono nei centri urbani con accesso a parcheggi privati.I potenziali clienti di veicoli elettrici (il 61% degli intervistati) hanno un reddito inferiore del 20% circa rispetto ai proprietari di veicoli elettrici. Delle 6 persone identificate, Tech Enthusiasts, Dreamers e Pragmatic sono le 3 categorie determinate ad avere la maggiore intenzione di acquistare un veicolo elettrico e rappresentano il 70% della domanda nei prossimi 2 anni, suggerendo che il mercato dei veicoli elettrici si sta spostando verso un mercato di massa.Gli scettici (31% degli intervistati) sono prevalentemente donne con un reddito disponibile inferiore alle prospettive EV.Le vendite di veicoli online rappresentano il 20% delle vendite di veicoli elettrici, principalmente veicoli premium, con il 65% dei consumatori che valuta di acquistare il prossimo veicolo online, un risultato guidato principalmente dalla comodità e dalla trasparenza dei prezzi.L’interesse per i veicoli elettrici usati è significativo, con il 60% dei proprietari di veicoli elettrici che dichiarano interesse all’acquisto di un’auto usata a causa dei costi inferiori e della disponibilità immediata. Tuttavia, l’incertezza sullo stato di salute delle batterie (SoH) rimane un ostacolo fondamentale.Approfondisci la lettura visitando la pagina dedicata

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Modifica al Regolamento Mercati di Consob

Adeguamento a norme europeeIl 6 settembre 2023 la Consob ha pubblicato la Delibera n. 22804, che introduce modifiche al Regolamento Mercati. Queste modifiche sono finalizzate ad adeguare le norme del regolamento alle norme europee, compreso il Regolamento (UE) 2019/2175 e la Direttiva (UE) 2021/338.Regolamento (UE) 2019/2175 che ha modificato, tra gli altri, il Regolamento (UE) n. 600/2014 (MiFIR) in materia di servizi di comunicazione dati;Direttiva (UE) 2021/338 (cd. “Quick-fix Mifid”), che ha modificato la Direttiva 2014/65/UE (MiFID) prevedendo, tra le altre cose, una semplificazione della disciplina sui limiti di posizione per i derivati su merci agricole e i derivati su merci critici o significativi.Più nello specifico, Consob ha apportato specifiche modifiche alla Parte III “Servizi di comunicazione dati” e alla Parte V “Limiti di posizione e controlli sulla gestione delle posizioni in strumenti derivati su merci”.La Delibera entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione della stessa in Gazzetta Ufficiale.Approfondisci la lettura visitando la pagina dedicata

  • Executive

Valutazione d'impatto socio-economico degli eventi

Qual è l'effetto generato da un evento sul territorio e sulla comunità?L'organizzazione di eventi da sempre rappresenta un modo efficace per valorizzare il sistema produttivo, coinvolgere le comunità e promuovere il territorio ospitante. È importante valutare in modo completo e obiettivo l'impatto di tali eventi e misurare l'influenza positiva che hanno sulla comunità e su tutti gli interessati, al fine di aumentare la consapevolezza e accrescere il valore stesso dell'evento.Per ulteriori informazioni, consulta "Valutazione d'impatto socio-economico degli eventi" scopri alcuni dei nostri case study.

  • Executive

Report Calcio 2023

E’ disponibile il Report Calcio 2023 dedicato al settore in Italia, sviluppato insieme al Centro Studi FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio in collaborazione con AREL.Federico Mussi ci racconta alcuni insight: “Rispetto al disavanzo economico aggregato di 1,3 miliardi di euro registrato nella stagione 2020-2021, fortemente impattata dal periodo pandemico, nella stagione 2021-2022 si è registrata una perdita aggregata addirittura superiore, pari a 1,4 miliardi di euro. Da un punto di vista finanziario, l'indebitamento complessivo del calcio professionistico supera la soglia dei 5,6 miliardi di euro e l'indice di liquidità, mediamente pari a 0,5 sia per le società di Serie A che per quelle di Serie B, limitano in modo importante la possibilità di fare investimenti. Il calcio professionistico necessita ora più che mai di sistemi e modelli virtuosi di monitoraggio e controllo dei costi, affinché siano commisurati alla capacità di generazione di cassa. Sul fronte degli investimenti, la candidatura per ospitare l’Europeo del 2032 rappresenta una grande opportunità per accelerare investimenti infrastrutturali che appaiono sempre più indispensabili per guidare la crescita del Sistema Calcio e non solo”.Per consultare il report clicca qui

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Il disegno di legge delega e la riforma del sistema degli incentivi fiscali

Rinnovamento degli incentivi alle imprese: verso una maggiore efficacia e semplificazione.Il disegno di legge AS 571 mira a una revisione organica del sistema degli incentivi alle imprese, con l'obiettivo di migliorare l'efficacia dello sviluppo economico e della coesione sociale. Vengono stabiliti alcuni principi generali per le politiche di incentivazione, tra cui la programmazione pluriennale degli incentivi, la valutazione degli impatti misurabili, il coordinamento tra le amministrazioni coinvolte, la semplificazione delle procedure per le imprese e l'attenzione alla coesione sociale e all'imprenditoria femminile.Il Governo intende definire un sistema di incentivi che riconosca e sistematizzi le misure esistenti, concentrando l'offerta e riducendo la dispersione dei sussidi. Ciò richiederà un maggiore coordinamento tra gli attori coinvolti, al fine di ottimizzare l'utilizzo delle risorse disponibili e prevenire sovrapposizioni di interventi.Al fine di regolare l'azione del Governo e semplificare le procedure, si prevede la creazione di un "codice degli incentivi" che stabilisca linee guida e criteri standardizzati. Inoltre, vi è l'intenzione di digitalizzare, modernizzare e sburocratizzare gli incentivi attraverso l'obbligo di pubblicazione online dei provvedimenti e la creazione di una piattaforma telematica di raccolta delle informazioni. Si prevede anche la stipula di protocolli tra le Amministrazioni pubbliche per velocizzare il rilascio delle certificazioni necessarie all'ottenimento dei sussidi.Lo studio di Banca d’ItaliaBanca d'Italia ha presentato una Memoria alla 9° Commissione permanente del Senato, analizzando le politiche industriali in Italia dal periodo pre-pandemico ad oggi. Ha evidenziato un'inefficienza nell'allocazione delle risorse pubbliche rispetto agli altri paesi europei. La Banca sostiene i principi del disegno di legge e ritiene fondamentale la stabilità e certezza delle normative sugli incentivi per favorire scelte strategiche da parte delle imprese. La semplificazione delle procedure potrebbe ampliare l'accesso agli incentivi e generare un impatto macroeconomico maggiore.Un altro aspetto positivo è la razionalizzazione dell'offerta di incentivi, affrontata nell'Art.4, in quanto attualmente il sistema è frammentato e poco efficace a coprire ambiti strategici. La formazione di un "codice degli incentivi" rappresenta una novità che consentirebbe l'armonizzazione dei procedimenti amministrativi per gli interventi di incentivazione e l'adozione delle migliori pratiche da parte delle amministrazioni coinvolte, nonostante possano emergere difficoltà rilevanti.Ulteriori considerazioni programmaticheDiverse sono le considerazioni chiave riguardanti l'armonizzazione degli incentivi alle imprese:L'evoluzione delle normative europee sugli aiuti di Stato sta semplificando i regimi di autorizzazione degli aiuti per finanziare la transizione in corso. Il "codice degli incentivi" potrebbe incorporare direttamente le linee guida europee, garantendo coerenza e coesione nelle politiche di incentivazione.I principi del disegno di legge dovrebbero essere applicati uniformemente a livello regionale per evitare limitazioni alla concorrenza causate da legislazioni non armonizzate.La valutazione degli incentivi dovrebbe essere basata su obiettivi chiari e misurabili nel tempo, consentendo una valutazione accurata dell'efficacia degli incentivi.L'interoperabilità delle basi dati amministrative esistenti è cruciale per una valutazione efficiente e accurata degli effetti degli incentivi, senza gravare eccessivamente sulle parti coinvolte.La digitalizzazione potrebbe semplificare le procedure sia per le imprese che per l'amministrazione pubblica, creando un database di informazioni amministrative per una gestione più efficiente delle informazioni.In conclusione, la riorganizzazione degli incentivi alle imprese è un elemento chiave per promuovere il cambiamento strutturale a livello nazionale, ma deve essere parte di una serie più ampia di modifiche che coinvolgono il sistema fiscale, i mercati e le amministrazioni pubbliche, con l'obiettivo di migliorare l'ambiente economico e istituzionale in cui le imprese operano.Approfondisci la lettura visitando la pagina dedicata

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Real Estate Market Overview 2023: nuove sfide per il settore

Il primo semestre del 2023 ha confermato un’inversione di rotta nel mercato immobiliare a livello globale.Gli investitori nazionali e internazionali sono in attesa di comprendere come evolverà l’attuale scenario macroeconomico. I livelli d’inflazione a livello europeo rimangono elevati ma in tendenziale diminuzione; il conflitto russo-ucraino rimane sullo sfondo, destinato a perdurare. Lo scenario precedente atipico, di tassi d’interesse a zero durato circa 10 anni, è destinato a rimanere un ricordo del recente passato. Sono alcune delle principali evidenze che emergono dal Real Estate Market Overview 2023, realizzato con il supporto dell’Ufficio Studi PwC.L’industria immobiliare, secondo la ricerca, dovrà adattarsi all’attuale scenario di tassi d’interesse più elevati. L’aumento del costo del debito, che incide fortemente in un asset class capital intensive come quella immobiliare, in cui la maggioranza dell’attività operativa è finanziata al 50% a leva, produrrà uno shift delle preferenze degli investitori verso operazioni con un rapporto rischio-rendimento più elevato. L’interesse degli investitori verso tutto il mondo living sta aumentando rapidamente. Il segmento living si è posto al centro dell’attenzione dopo l’esplosione della pandemia, in cui è incrementata la domanda di spazi abitativi più consoni alle esigenze dell’individuo. Il mercato residenziale italiano sta vivendo una fase di fisiologico rallentamento nel mercato privato, dovuto all’aumento dei tassi sui mutui, ma l’interesse crescente di grandi player istituzionali pone questa asset class al centro di importanti operazioni immobiliari.Il primo semestre del 2023 certifica un rallentamento degli investimenti in tutte le asset class a livello europeo. In Italia si registra un brusco calo con la logistica e gli uffici che mantengono un certo appeal verso gli investitori.Antonio Martino, Partner PwC Italia e Real Estate Advisory Leader: “Il nuovo anno rappresenta un periodo di sfide per il settore immobiliare che si trova a fronteggiare uno scenario macroeconomico inedito. L’aumento del costo del denaro influenzerà le scelte degli investitori, i quali ricercheranno operazioni che massimizzino il rendimento, producendo una polarizzazione ancora più marcata verso operazioni value add e opportinistic. Il delinearsi di uno scenario duraturo di tassi più elevati con conseguente aumento dei rendimenti sui bond governativi potrebbe intensificare la specializzazione di alcune determinate operazioni con un rapporto di rischio-rendimento più elevato e incontrare le preferenze degli investitori a scapito di operazioni core, provocando un riposizionamento e un cambio di strategie di molti gestori di fondi”.

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Mercato componentistica automotive in Italia: fatturato dimezzato e marginalità in calo

Il mercato della componentistica automotive registra una riduzione del fatturato e una perdita di marginalità, con un impatto maggiore sulle aziende caratterizzate dallo storico economico-finanziario migliore.Il mercato della componentistica automotive in Italia ha subito una riduzione del fatturato e una perdita di marginalità a causa della pandemia e della crisi della supply chain. Secondo uno studio di PwC Strategy&, i fornitori italiani hanno registrato una crescita dimezzata e una riduzione del margine EBIT del 18%. La crisi ha colpito maggiormente i fornitori focalizzati sul primo equipaggiamento e con un footprint produttivo locale. La diffusione della mobilità elettrica rappresenta una sfida per i fornitori legati al motore endotermico. Nonostante ciò, gli investimenti nella filiera sono aumentati e le imprese che hanno investito nella crescita inorganica hanno ottenuto performance superiori alla media. In Italia quasi il 40% dei fornitori automotive è focalizzato sulla produzione di componenti per motori endotermici, motivo per cui è necessario rivedere la "value proposition" e l’approccio al mercato. Per il futuro sarà necessario avviare una serie di iniziative tra cui:differenziare l’offerta, indirizzando i segmenti di mercato più resilienti alla sostituzione tecnologica come quello dei mezzi pesanti;sfruttare il potenziale dei canali più profittevoli e con più flessibilità sul pricing, ovvero l’aftermarket;ottimizzare la copertura geografica, in particolare investendo sulle aree meno impattate dalla transizione alla mobilità elettrica;investire in adiacenze di mercato a elevato tasso di crescita, anche mediante acquisizioni o fusioni societarie.

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Il futuro della Tokenizzazione in Italia

Analisi del quadro normativo e nuove opportunità di business La tokenizzazione di strumenti finanziari è un mercato con un potenziale da oltre 4,5 Tln $ nel 2030 con sempre maggiori opportunità di business. In Italia, grazie al nuovo D-l n. 25/2023 che disciplina gli strumenti finanziari digitali e i requisiti per i potenziali attori coinvolti, si stanno creando le basi normative per lo sviluppo del settore.Strumenti quali obbligazioni, azioni e fondi emessi su blockchain possono portare una maggiore efficienza operativa e finanziaria di cui potranno beneficiare i diversi mercati.Per maggiori approfondimenti sul tema è da oggi disponibile "Il futuro della Tokenizzazione in Italia”

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