Entertainment & Media Outlook in Italy 2022-2026
Pubblicati i principali risultati del PwC Entertainment & Media Outlook in Italy 2022-2026 che delineano le previsioni del mercato E&M al 2026 in base all’andamento dei 17 principali segmenti: libri, Business-to-Business, cinema, consumo dati Internet, tecnologia 5G, Internet access, pubblicità online, musica-radio-podcast, riviste, quotidiani e periodici, pubblicità Out-Of-Home, TV tradizionale e home video, streaming video Over-The-Top, pubblicità televisiva, videogames & esports, realtà virtuale e - da quest’anno - metaverso & NFT. La 14esima edizione dello studio analizza l’evoluzione della spesa nel settore basata sui dati storici dei precedenti 5 anni e le previsioni dei 5 successivi.A fronte di una crescita complessiva del PIL del +6,6%, i ricavi del settore E&M hanno registrato una considerevole crescita del +9,6%, attestandosi sugli oltre 34,3 miliardi di euro del 2021; se si considera che tale dato può essere proiettato a oltre 40,8 miliardi di euro nel 2026, si conferma il ruolo di solido contributo all'economia nazionale del settore. L’andamento del PIL può tradizionalmente influenzare alcuni tra i più importanti indicatori del settore E&M come la spesa generica Consumer e quella inerente alla pubblicità, che nel 2022 cresceranno rispettivamente del +5,4% e del +10,5% (trend che sarà mantenuto nel periodo di forecast). Si assiste ad un complessivo aumento degli investimenti in infrastrutture e asset, sia pubblici, sia privati. I benefici ottenuti, benché di svariata natura, risultano maggiormente influenti in termini di riduzione del cosiddetto “Digital Divide” (ovvero la progressiva riduzione del divario tra chi ha accesso alle tecnologie dell’informazione e chi ne è escluso) e in termini di disponibilità di contenuti E&M sempre più avanzati e immersivi. Le nuove abitudini di consumo - dovute in larga parte al lascito della pandemia - hanno accelerato ulteriormente il trend di digitalizzazione già affermatosi negli anni precedenti. A differenza di altri, il settore E&M non risulta per ora tra quelli impattati in maniera più dirompente dalle recenti evoluzioni del contesto geopolitico (nonostante alcuni effetti negativi risultino già evidenti, in particolar modo per quanto concerne i costi di approvvigionamento e produzione), ma ciò non significa che esso sarà immune da un'ondata generale di incertezza. Se a tale contesto si sommano le attuali stime negative in termini di inflazione, è lecito attendersi effetti sia inerenti al mondo Consumer (con gli utenti finali che vedranno ridotta la propria capacità/propensione alla spesa, prioritizzando beni considerati “primari”) sia a quello Business (con alcuni player di settore che intensificheranno l’attività di comunicazione per rafforzare il proprio vantaggio competitivo e altri che dovranno reinventare le attuali strategie adv, puntando a nuovi mix sui propri target audience per ottenere saving in termini di costo). Per saperne di più clicca qui
Le novità in tema di fatturazione elettronica e adempimenti IVA
Lo scorso 8 Dicembre 2022 è stato pubblicato il piano d’azione della Commissione Europea “VAT In the Digital Age package (VIDA)” cha ha l’obiettivo di agevolare le autorità fiscali degli Stati Membri dell’Unione Europea nella lotta alle frodi fiscali mediante l’utilizzo della tecnologia.Sul punto, il VIDA impone agli Stati Membri una verifica dell’efficacia delle attuali norme IVA rispetto alle novità che verranno (o sono già state) apportate dall’era digitale. In questo senso, la Commissione Europea ha pubblicato tre proposte di Regolamento che mirano a modificare i seguenti atti normativi:la Direttiva n. 2006/112/CE;il Regolamento n. 2011/282/UE;il Regolamento n. 2010/904/UE.Per saperne di più cliccare qui
Top 500 Campania | La classifica
Dopo l’anno nero della crisi pandemica, nel biennio 2021-2022 l'economia del territorio campano è cresciuta, superando i livelli di produzione pre-CovidElementi come la sostenibilità, risparmio energetico, incentivi e Zes rappresentano oggi leve strategiche che le imprese campane possono e devono utilizzare per crescere e aumentare la propria competitività sul mercato nei prossimi anni.Scopri la classifica delle prime 500 aziende della provincia cliccando qui
Top 500 Torino | La classifica
Per l’economia del territorio di Torino e provincia, se il 2020 è stato l’anno nero dell’esplosione della pandemia, il 2022 è passato nel segno dell’incertezza.Tuttavia, i settori trainanti dell’automotive, dei beni di consumo e dell’energia, insieme alla crescente propensione all’innovazione e alla tecnologia, hanno permesso alle imprese torinesi di raggiungere una maturità e una solidità tali da arrivare forti al 2023.In questo contesto, la crescita economica del territorio nel prossimo anno dipenderà dalla capacità di realizzare in maniera efficace i progetti finanziati dai fondi del PNRR.Scopri la classifica delle prime 500 aziende della provincia cliccando qui
Top 500 Parma | La classifica
Dopo i decrementi del 2020, nel 2021 l’economia parmense ha vissuto un forte rimbalzo. Le imprese hanno tenuto anche nel 2022, ma per restare competitive in futuro è necessario che le stesse ripensino i propri modelli di business, adottando strategie che puntino sullo sviluppo sostenibile.Se la spinta all’attenzione alla sostenibilità arriva dal mercato, soprattutto dalle generazioni più giovani, per le imprese gli investimenti ESG rappresentano una leva strategica di crescita, in quanto abilitano la creazione di valore, sia economico che sociale, non solo per sé stesse, ma anche per le persone e i territori di cui sono parte.Scopri la classifica delle prime 500 aziende della provincia cliccando qui
Crypto-asset e controlli interni
L’evoluzione del mercato spinge i player finanziari ad adattarsi al cambiamento.Negli ultimi anni si è assistito ad una progressiva affermazione dei Digital Asset presso un numero crescente di istituzioni ed investitori. Oggi i Digital Asset stanno assumendo un ruolo sempre più importante nel settore finanziario, rappresentando di fatto anche strumenti di potenziale diversificazione nell’ambito dei portafogli di investimento.Per approfondire la lettura clicca qui.
PwC's Global Automotive Cyber Security Management System (CSMS) Survey 2022
The ecosystem of connected vehicles is growing – and with it the attack surface for cyber threats.The automotive industry is in a state of upheaval: both the boom in alternative drive options and the increased connectivity of vehicles are opening up new business models for manufacturing companies and suppliers. Enabled by numerous new digital features and services from manufacturers and third-party providers, the car is evolving from a pure means of transport into a space for living and working.This transformation has a strong impact on the ecosystem in which vehicles operate. Ensuring and actively managing the security and functionality of this ecosystem safeguards the well being of all users and also enhance the financial performance of automotive companies. For example, a lane-keeping assistant blocked by a denial-of-service attack endangers not only the occupants but also non-digital vehicles, pedestrians or other road users. Accordingly, expectations are high around the automotive industry’s response to minimising such risks via the use of resilient cyber security management systems (CSMS). PwC's Global Automotive CSMS Survey 2022 looks at how far OEMs and suppliers have come in implementing these systems and what more needs to be done. Key findings include: In terms of maturity, there is still considerable variance between different CSMS projects. With a view to the average CSMS implementation period of 30 months, the pressure to act is also increasing – companies are not advanced enough in their implementation journey and must act with urgency to address their contractual and legal obligations. Because CSMS will protect the entire value chain of digital ecosystems in the future, significantly influencing operating costs and ensuring compliance, it is fast becoming a business-critical issue for the automotive industry.However, it is also clear that the CSMS is just one important milestone on the road to successful digital transformation. Companies in the automotive industry need to network their cyber initiatives much more, embedding cyber security at the core of the company’s operations and integrating cyber risk management into the company's risk management. The digital transformation strategy must also lead the way for purely regulatory-driven projects.To read more click here.
eReadiness Study 2022 Customer needs and recommended actions for OEMs
The third edition of this study aims at providing an updated perspective on the short-term development of the e-mobility business in seven major European marketsContextOver the last few years, OEMs made significant investments for the electrification of vehicles, which are not yet converted into relevant revenue streams despite the share growth registered in the first half of 2022.OEMs continued their investment in e-mobility throughout COVID-19 outbreak and more recently are facing the challenges induced by the Russia-Ukraine war and by the supply chains tensions heavily impacting their operations.To cope with these challenges, OEMs and the whole automotive downstream value chain need to get OEMs need to re define their market approach to maximize the return on investments.What’s new in this editionThis edition of the study saw the introduction of the eReadiness Index, in which PwC Strategy& provides an assessment of the level of maturity of the EV markets of the countries in scope through four main dimensions: government incentives, infrastructure, supply and demand.The number of countries in scope was extended to include the United Kingdom as part of the assessment survey, which now includes 7 countries: France, Germany, Italy, Norway, Spain, Switzerland and, from this year, the United Kingdom.This year, the study introduced a deep-dive on private charging solutions (wall-box) as well as assessment of the importance of the car’s residual value for customers.Request the Survey Report
Top 200 Lodi | La classifica
Al forte recupero dell’economia lodigiana nel 2021, che ha registrato una crescita di fatturato di +2,4 miliardi dopo l’anno nero dell’esplosione della pandemia, è seguita una fase di rallentamento nel 2022.Il quadro economico è infatti evoluto rapidamente e i segnali di una flessione del ciclo economico a livello mondiale hanno condizionato in negativo le attività.Per restare competitive sul mercato sarà necessario che le imprese del territorio puntino sullo sviluppo di strategie di crescita sostenibile incentrate su ricerca e innovazione e sulla valorizzazione delle idee, delle competenze e delle persone.Scopri la classifica delle prime 500 aziende della provincia cliccando qui