
Recupero dell’IVA versata per regolarizzare le esportazioni indirette
Con la risposta ad interpello n. 32/2023 dello scorso 13 gennaio 2023, l’Agenzia delle Entrate è tornata ad esprimersi in tema di recupero dell’IVA addebitata in caso di regolarizzazione di esportazioni indirette di cui all’art. 8, comma 1, lettera b), del d.P.R. n. 633/1972, attualizzando i precedenti chiarimenti forniti con la risoluzione n. 98/E del 2014, alla luce delle modifiche normative in tema di modalità e tempistiche entro cui esercitare il diritto alla detrazione apportate dal D.L. 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96.Nella risposta ad interpello in commento, l’istante è un soggetto che effettua esportazioni ex art. 8, comma 1, lettera b), del d.P.R. n. 633/1972 ma che, date le difficoltà nel recuperare la prova dell’avvenuta esportazione entro il termine di novanta giorni dalla consegna del bene, nei successivi trenta giorni provvede alla regolarizzazione delle fatture emettendo apposite note di debito di sola imposta ai sensi dell’articolo 7, comma 1, del D.lgs. n. 471/1997, senza mai recuperare in capo al cessionario l’IVA versata.Scopri di più

26th Annual Global & Italian CEO Survey
Affrontare le sfide di oggi per vincere quelle di domani. Trasformare la propria azienda e renderla economicamente sostenibile. Dai risultati della 26° Annual Global CEO Survey, l’indagine annuale condotta da PwC sulle priorità dei CEO nel mondo, emerge come all’attuale contesto economico e geopolitico i CEO abbiano risposto rivalutando i propri modelli operativi e procedendo con un taglio dei costi.I cambiamenti nella domanda da parte dei clienti, la carenza di competenze e la technology disruption sono oggi le maggiori sfide per la redditività nel lungo periodo: per superarle e rimanere competitive nei prossimi anni, è necessario che le imprese attuino strategie in grado di bilanciare la necessità di mitigare i rischi a breve termine con le esigenze operative di medio-lungo termine.Scopri di più cliccando qui

Aspettative di Vigilanza sui rischi climatici e ambientali
Come si stanno muovendo gli intermediari rispetto alle Aspettative di Vigilanza sull’integrazione dei fattori climatico-ambientali nei paradigmi gestionali?Qual è il livello di maturità del mercato italiano rispetto alle tematiche di sostenibilità/ESG?È online un estratto delle evidenze emerse a seguito dell'indagine condotta dall’Autorità attraverso la somministrazione di un questionario di autovalutazione a un campione di 86 intermediari non bancari.A valle di tale indagine, tutti gli intermediari non bancari (SGR, SIM, SICAF, SICAV, EUVECA) sono stati sollecitati a valutare attentamente l’esposizione ai rischi ESG e adottare Piani di Azione in grado di favorire nel medio termine una progressiva integrazione dei rischi climatico-ambientali nelle strategie aziendali, nei sistemi di governo e controllo e nel risk management framework.Scopri di più al link: https://bit.ly/3wd4GrR

Contributi di solidarietà temporanei: le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2023
La Legge 29 dicembre 2022 numero 197 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2022 (di seguito “Legge di Bilancio”) prevede, tra l’altro, l’introduzione di un contributo di solidarietà di carattere temporaneo per il 2023 a carico di determinati soggetti operanti nel settore energetico (art. 1 commi da 115 a 119 della Legge di Bilancio) in ragione dello straordinario aumento dei prezzi nel settore energetico (di seguito anche “Nuovo Contributo”).Il Nuovo Contributo trova la sua fonte ispiratrice nel contributo di solidarietà temporaneo europeo previsto dal Regolamento UE 2022/1854 del 6 ottobre 2022 (di seguito “Regolamento UE”), pur discostandosene per diversi aspetti, come di seguito descritto.Per i nostri primi commenti al Regolamento UE, si rimanda alla newsalert disponibile al seguente link: https://blog.pwc-tls.it/it/2022/10/07/pubblicato-il-regolamento-dellunione-europea-che-introduce-un-contributo-di-solidarieta-a-carico-delle-imprese-operanti-nel-settore-fossile/).Altra novità contenuta nella Legge di Bilancio (art. 1 commi 120 e 121) riguarda le modifiche al “Contributo di solidarietà contro il caro bollette”introdotto, per l’anno 2022, dall’art. 37 del Decreto-Legge del 21 marzo 2022 n. 21 (di seguito anche “Precedente Contributo”).I due contributi in commento condividono sicuramente la finalità ed alcuni presupposti applicativi ma si distinguono sotto molteplici punti di vista. Di seguito si analizzano le principali novità introdotte in proposito della Legge di Bilancio.Per saperne di più clicca qui

The Blockchain Ecosystem in Italy
Come si sta muovendo l’ecosistema startup italiano in ambito #Blockchain? Quali sono i principali trend emergenti e qual è il livello di maturità del mercato italiano rispetto a quello europeo?È online il nostro report “The Blockchain Ecosystem in Italy” sviluppato insieme al Politecnico di Milano che fornisce una panoramica del mercato Blockchain in Italia con l'obiettivo di mostrare i trend emergenti nei settori in cui la tecnologia può essere utilizzata, insieme a esempi rilevanti e concreti di startup nel panorama italiano.Scopri di più cliccando qui

Entertainment & Media Outlook in Italy 2022-2026
Pubblicati i principali risultati del PwC Entertainment & Media Outlook in Italy 2022-2026 che delineano le previsioni del mercato E&M al 2026 in base all’andamento dei 17 principali segmenti: libri, Business-to-Business, cinema, consumo dati Internet, tecnologia 5G, Internet access, pubblicità online, musica-radio-podcast, riviste, quotidiani e periodici, pubblicità Out-Of-Home, TV tradizionale e home video, streaming video Over-The-Top, pubblicità televisiva, videogames & esports, realtà virtuale e - da quest’anno - metaverso & NFT. La 14esima edizione dello studio analizza l’evoluzione della spesa nel settore basata sui dati storici dei precedenti 5 anni e le previsioni dei 5 successivi.A fronte di una crescita complessiva del PIL del +6,6%, i ricavi del settore E&M hanno registrato una considerevole crescita del +9,6%, attestandosi sugli oltre 34,3 miliardi di euro del 2021; se si considera che tale dato può essere proiettato a oltre 40,8 miliardi di euro nel 2026, si conferma il ruolo di solido contributo all'economia nazionale del settore. L’andamento del PIL può tradizionalmente influenzare alcuni tra i più importanti indicatori del settore E&M come la spesa generica Consumer e quella inerente alla pubblicità, che nel 2022 cresceranno rispettivamente del +5,4% e del +10,5% (trend che sarà mantenuto nel periodo di forecast). Si assiste ad un complessivo aumento degli investimenti in infrastrutture e asset, sia pubblici, sia privati. I benefici ottenuti, benché di svariata natura, risultano maggiormente influenti in termini di riduzione del cosiddetto “Digital Divide” (ovvero la progressiva riduzione del divario tra chi ha accesso alle tecnologie dell’informazione e chi ne è escluso) e in termini di disponibilità di contenuti E&M sempre più avanzati e immersivi. Le nuove abitudini di consumo - dovute in larga parte al lascito della pandemia - hanno accelerato ulteriormente il trend di digitalizzazione già affermatosi negli anni precedenti. A differenza di altri, il settore E&M non risulta per ora tra quelli impattati in maniera più dirompente dalle recenti evoluzioni del contesto geopolitico (nonostante alcuni effetti negativi risultino già evidenti, in particolar modo per quanto concerne i costi di approvvigionamento e produzione), ma ciò non significa che esso sarà immune da un'ondata generale di incertezza. Se a tale contesto si sommano le attuali stime negative in termini di inflazione, è lecito attendersi effetti sia inerenti al mondo Consumer (con gli utenti finali che vedranno ridotta la propria capacità/propensione alla spesa, prioritizzando beni considerati “primari”) sia a quello Business (con alcuni player di settore che intensificheranno l’attività di comunicazione per rafforzare il proprio vantaggio competitivo e altri che dovranno reinventare le attuali strategie adv, puntando a nuovi mix sui propri target audience per ottenere saving in termini di costo). Per saperne di più clicca qui

Le novità in tema di fatturazione elettronica e adempimenti IVA
Lo scorso 8 Dicembre 2022 è stato pubblicato il piano d’azione della Commissione Europea “VAT In the Digital Age package (VIDA)” cha ha l’obiettivo di agevolare le autorità fiscali degli Stati Membri dell’Unione Europea nella lotta alle frodi fiscali mediante l’utilizzo della tecnologia.Sul punto, il VIDA impone agli Stati Membri una verifica dell’efficacia delle attuali norme IVA rispetto alle novità che verranno (o sono già state) apportate dall’era digitale. In questo senso, la Commissione Europea ha pubblicato tre proposte di Regolamento che mirano a modificare i seguenti atti normativi:la Direttiva n. 2006/112/CE;il Regolamento n. 2011/282/UE;il Regolamento n. 2010/904/UE.Per saperne di più cliccare qui

Top 500 Campania | La classifica
Dopo l’anno nero della crisi pandemica, nel biennio 2021-2022 l'economia del territorio campano è cresciuta, superando i livelli di produzione pre-CovidElementi come la sostenibilità, risparmio energetico, incentivi e Zes rappresentano oggi leve strategiche che le imprese campane possono e devono utilizzare per crescere e aumentare la propria competitività sul mercato nei prossimi anni.Scopri la classifica delle prime 500 aziende della provincia cliccando qui

Top 500 Torino | La classifica
Per l’economia del territorio di Torino e provincia, se il 2020 è stato l’anno nero dell’esplosione della pandemia, il 2022 è passato nel segno dell’incertezza.Tuttavia, i settori trainanti dell’automotive, dei beni di consumo e dell’energia, insieme alla crescente propensione all’innovazione e alla tecnologia, hanno permesso alle imprese torinesi di raggiungere una maturità e una solidità tali da arrivare forti al 2023.In questo contesto, la crescita economica del territorio nel prossimo anno dipenderà dalla capacità di realizzare in maniera efficace i progetti finanziati dai fondi del PNRR.Scopri la classifica delle prime 500 aziende della provincia cliccando qui