• Corporate Social Responsibility

Ridurre l'impatto aziendale in azienda

Neutralità climatica al 2050. Oltre la politica c'è di più. Anzi serve di più. Ad esempio una declinazione del mondo produttivo e delle imprese che metabolizzi gli obiettivi che il mondo si è dato e provi ad aiutare facendo la propria parte e fornendo un esempio.PwC ha da poco presentato il suo piano Net Zero 2030, programma che mira a raggiungere la neutralità climatica aziendale entro i prossimi 8 anni.Per seguire l'intervista di Giovanni Andrea Toselli, Presidente e AD di PwC Italia, clicca qui

  • Other

Industrial Manufacturing & Automotive M&A Trends 2021 & Outlook 2022

L’attività 2021 di M&A a livello mondiale nel settore IM&A è cresciuta rispetto al 2020 del 30% in termini di volumi e del 67% in termini di valore, superando anche l’attività ante pandemia. I fondi di Private Equity rimangono molto attivi, anche se vi è un leggero aumento della quota di operazioni corporate rispetto all’anno precedente.A livello italiano, la crescita del mercato IM&A è stata del 22% in termini di volume e del 28% in termini di valore (escludendo dal dato 2020 il megadeal Autostrade), con oltre 337 operazioni per un controvalore di $ 10,5 miliardi (calcolato sulle 73 operazioni con deal value pubblico). Il rapporto tra deal corporate e PE è rimasto sostanzialmente simile a quello dell’anno precedente: i primi rappresentano il 33% del volume, mentre i secondi il 67%.Electric VehicleAlcuni cambiamenti disruptive del settore, come ad esempio gli Electric Vehicle (EV) nel settore Automotive, determineranno una mutazione duratura della domanda di veicoli e una riconversione dei processi produttivi che porterà beneficio ad alcuni settori collegati, ad esempio quello della produzione di batterie elettriche e della componentistica auto ad alto contenuto tecnologico, mentre altri player, come quelli concentrati sulle propulsioni tradizionali, dovranno percorrere grandi progetti di trasformazione che a loro volta genereranno altre operazioni straordinarie.Questi settori promettenti continueranno ad attirare l’interesse sia dei fondi di Private Equity e sia delle aziende con abbondante liquidità, entrambi interessati soprattutto a operazioni capability driven. Il mercato delle operazioni straordinarie vedrà ancora alcune transazioni in distressed assets, rappresentate dalle aziende più impattate dalla pandemia che in passato hanno avuto problemi di liquidità o hanno puntato troppo su prodotti e tecnologie ormai obsolete.Le pressioni inflazionistiche sulle materie prime, i problemi di approvvigionamento riguardanti alcuni fattori produttivi (ad esempio: semiconduttori, chip, ecc.) e le tensioni geopolitiche rappresentano comunque la sfida più complessa da affrontare per le imprese del settore IM&A. 

  • Finance

The Digital CFO: Using the Digital Finance Function Strategically

Lo Studio sui CFO: vi è un enorme potenziale per la trasformazione digitale della funzione FinanceLo studio di PwC evidenzia che per la maggioranza dei CFO intervistati la digitalizzazione della funzione Finance riveste la massima importanza. Tale processo sembra essere agli stadi iniziali nella maggior parte delle Società: solo per le grandi aziende (con un fatturato maggiore di 10 miliardi di euro) è più semplice intraprendere un percorso di digitalizzazione potendo far leva su budget più importanti e su personale dedicato a tali attività.“A distanza di un anno dal report Finance Transformation, questo nuovo studio condotto da PwC sui CFO di tutto il mondo dimostra ancora una volta che la digitalizzazione è una priorità per la maggior parte degli intervistati”Nicola Morlin, Partner Finance Transformation in PwC ItaliaIn molte delle società intervistate vi è un enorme potenziale per la digitalizzazione della funzione Finance e per i CFO la trasformazione della loro area rappresenta una grande opportunità nell’ottica di rafforzare il loro ruolo strategico.

  • Accounting

No-Code Development Program

Il No-Code Development Program accompagna le organizzazioni nell’adozione di Google AppSheet per sviluppare un ecosistema di applicazioni aziendali. Grazie al programma di PwC, i team aziendali hanno la possibilità di creare, condividere e gestire applicazioni personalizzate, anche in assenza di competenze tecniche, digitalizzando i processi aziendali e rivoluzionando il modo in cui lavorano.Per approfondire la lettura clicca qui

  • Corporate Social Responsibility

Aumento dei costi energetici nella transizione: crisi o opportunità?

Il punto di vista PwC e Key to Energy sulle possibili strategie di intervento per le imprese.Per leggere l'articolo clicca qui.

  • Investments

Global and Italian M&A Trends 2021 e Outlook 2022

Il mercato mondiale dell’M&A ha segnato un altro record con oltre 62.500 operazioni annunciate nel 2021 (+24% rispetto al 2020) per un controvalore di US $5.100 miliardi sulle operazioni di cui è pubblico il valore, inclusi 143 mega-deal da oltre $5 miliardi (+59% rispetto al 2020).A livello italiano sono state annunciate 1.272 operazioni, con un aumento del 5% a volume rispetto al 2020, per un controvalore di $62.6 miliardi (-24% rispetto al 2020 che aveva visto un numero eccezionale di operazioni nel settore dei Financial services).A livello cross-settoriale, i macro-trend che guideranno gli investimenti nel 2022 saranno:L’ottimizzazione della supply chain, con operazioni di integrazione verticale sia a monte per assicurarsi materie prime / componenti strategici, ridurre il lead-time di approvvigionamento, sia a valle per controllare la distribuzione;Tecnologia e data analyticsTransizione energetica, con operazioni di investimento nel settore rinnovabili e idrogeno da parte delle corporations dell’oil & gasEconomia circolare e più in generale tematiche di sostenibilitàAggregazioni / Platform deals nei settori B2B del Consumer Markets ed in alcuni comparti industriali.Per ulteriori approfondimenti e analisi per industry clicca qui.

  • Marketing & Sales

Fashion&luxury categoria top per gli investimenti nel 2022

Nuovi investimenti, sia da parte dei big player del settore che dai private equity, per supportare la riconversione dei modelli di business delle aziende moda. Un’attenzione crescente verso il second-hand. La nascita in Italia di poli aggregatori con focus sulla produzione. Questi sono alcuni degli aspetti che dovremmo aspettarci dal prossimo anno, secondo Erika Andreetta, partner PwC e responsabile dei servizi di consulenza nel retail&consumer goods, con un focus sul mercato del luxury&retail. Andreetta, terza protagonista del nuovo ciclo di MFF Voices, da sempre segue i principali player del Made in Italy a livello di leadership team Emea. Si è occupata in prima persona di importanti processi di internazionalizzazione di gruppi primari nel mercato cinese ed è stata membro attivo del CindiaDesk di PwC dal 2000 al 2006. Oggi, l’esperta cura il supporto ad aziende ad alto potenziale a sostegno del Made in Italy nel mondo e progetti di sistema che toccano le filiere produttive e i temi della sostenibilità.Come è stato il 2021 per il comparto del fashion&luxury?Guardando alle trimestrali che sono uscite da pochissimo possiamo dire che il comparto gode di buona salute. Rispetto al 2020 stiamo viaggiando intorno al +30% per il personal luxury goods. La moda è un settore con buone prospettive di crescita. Ci sono geografie che stanno performando molto bene e mi riferisco in particolare all’Asia-Pacific, Cina, Giappone. C’è poi un boom degli Usa. L’Europa e l’Italia soffrono ancora. Se vogliamo concentrarci sul fashion italiano il 2021 si chiuderà sopra gli 80 miliardi di euro. Sono numeri di poco sotto i livelli pre-Covid, anche l’Italia ha beneficiato del boom della Cina e chiuderà in maniera positiva l’esercizio. Sono sicura che l’ultimo quarter ci porterà delle belle sorprese in attesa poi di superare i livelli pre-Covid da metà 2022.Quali sono stati i gruppi e le maison più performanti? Qual è stata la strategia vincente?Hermès ha chiuso il terzo quarter a +40% rispetto al 2019, +31% rispetto al 2020 e, se guardiamo a tutte le geografie, è arrivato al +70% in Cina. I gruppi che hanno intensificato la distribuzione fisica e online in quel mercato stanno traendo buoni benefici. Restando in Francia, anche Lvmh con le sue maison è cresciuto del 40% nel terzo trimestre 2021 e tra i vari segmenti nell’orbita del colosso la moda è quello che è andato meglio. Focus importante sul mercato asiatico anche per loro, in primis per Dior e Fendi. Guardando al mercato domestico, un dato rilevante è quello di Moncler, che ha chiuso i primi nove mesi a +54% sul 2020. L’acquisizione di Stone island ha portato senza’altro dei ricavi ma la presenza in mercati come Usa e Cina è stato un acceleratore importante. Last but not least, vanno menzionate le performance degli e-tailer come Farfetch. In definitiva, i grandi stanno andando bene. Hanno fatto investimenti ad hoc nei mercati giusti per raggiungere un consumatore globale.Pensa che il trend dell'M&A che abbiamo visto quest’anno proseguirà anche nel 2022?Per il lusso è stato un anno di booming dopo un momento di arresto. Il trend continuerà anche perché c’è la necessità di avere fondi. Da un lato con operazioni corporate tra società del settore. Dall’altro con i private equity, che possono ben supportare la riconversione dei modelli di business delle aziende, che dovranno essere sempre più digital e realmente sostenibili. Per poter fare sostenibilità ed essere digitali, che vuol dire essere appetibili per le persone dai 40 in giù (millennials e gen Z, che ormai rappresentano più del 50% del consumatore finale) sono necessari investimenti. Il fashion&luxury è assolutamente la categoria top per gli investimenti del prossimo anno.Da Exor a Moncler... Potranno nascere dei poli del lusso in Italia come in Francia?Quello francese è un modello più di holding e quindi di investimento finanziario. Ci sono due belle cassaforti francesi, Lvmh e Kering, che hanno acquisito marchi facendoli crescere però lasciandoli liberi nei modelli di business, dalla parte stilistica fino alla parte di approccio al mercato. Se guardiamo alla realtà italiana, ci sono dei marchi che possono integrarne altri, quindi fungere da piattaforma anche per l’aspetto della filiera produttiva. L’Italia è la culla della filiera produttiva della moda nel mondo. Secondo noi nel prossimo futuro vedremo per lo più tipo di operazioni strategiche come quella di Florence, che sono vincenti. Aziende che si uniscono per creare dei poli produttivi e poi potersi presentare nel mercato con un’ampiezza di prodotto importante.E quali sono le stime per il 2022?Stiamo già crescendo. Le nuove tecnologie legate alla sostenibilità e all’economia circolare secondo le nostre stime porteranno il comparto entro il 2030 a raggiungere oltre i 5 trillion di dollari (5 mila miliardi di euro).Crescerà la quota di second-hand nel mercato?È un trend che andrà crescendo. In Italia, a partire dal 1° gennaio 2022 entrerà in vigore la normativa che impone la raccolta e il riciclo del tessuto tessile urbano, il che vuol dire che inizieremo anche culturalmente a dare nuova vita ai capi nell’armadio. I grandi gruppi stanno già basando una parte del loro business su questo trend. Un esempio è Zalando. (riproduzione riservata)

  • Accounting

Italia 2022: Persone, Lavoro, Impresa

"Italia 2022: Persone, Lavoro, Impresa" è la piattaforma di dialogo promossa da PwC Italia, in collaborazione con il gruppo editoriale GEDI, per condividere idee, sviluppare proposte e progettare azioni coinvolgendo i massimi esponenti del mondo delle istituzioni, della finanza e dell’impresa, ascoltando e facendo tesoro, di volta in volta, delle testimonianze di imprenditori che hanno saputo, creando valore, scrivere la storia economica ed industriale del nostro Paese."L’iniziativa prevede una serie di confronti che nascono dalla consapevolezza che oggi è il tempo delle azioni indispensabili, della comprensione di cosa è cambiato dopo due anni di emergenza legata alla pandemia e, soprattutto considerando l’incerto scenario geopolitico internazionale.L’obiettivo degli 8 incontri è quello di mettere a disposizione le competenze e i professionisti di PwC per offrire un contributo fattivo nella progettazione del futuro e nell’interesse delle nuove generazioni.Dialoghi all’insegna della concretezza che, in questo particolare periodo storico, possono rappresentare una guida affidabile per le persone, per il futuro del lavoro, e per affiancare le imprese in questa fase storica, anche guardando alle opportunità previste dal PNRR.Per ulteriori dettagli e approfondimenti clicca qui.

  • Other

Top 500 Le eccellenze italiane e le nuove prospettive economiche del nostro Paese

Il COVID-19 e la conseguente sospensione delle attività economiche e sociali hanno avuto ripercussioni profonde sull’economia del nostro Paese. Le aziende, già messe a dura prova, continueranno anche nei prossimi mesi ad affrontare significative sfide economiche e finanziarie.Il momento di ripartenza è particolarmente complesso ed articolato: tra le incognite ci sono la cosiddetta “Shortage economy” e la gestione degli approvvigionamenti, la crescita del prezzo dell’energia e delle materie prime, la mancanza di capitale umano.In questo contesto il PNRR costituisce sicuramente un importante aiuto per il futuro dell’economia: non solo per i benefici che le aziende italiane potranno trarre in termini di transizione digitale ed ecologica, ma anche per la reindustrializzazione di alcune aree del nostro Paese.Durante la nuova edizione del progetto Top 500, PwC vuole essere al fianco degli imprenditori per facilitare la comprensione del contesto attuale, aiutando le imprese ad attingere alle imponenti risorse messe a disposizione dall’Europa in base alle peculiarità dei diversi territori.Per scoprire tutte le tappe clicca qui.

Il nostro Manifesto

Condividere esperienze, consigli utili e storie di vita