Stefano Lionetti di TicketOne

General Manager - TicketOne

TicketOne è oggi il sito leader in Italia per l’acquisto dei biglietti online; cosa vi ha permesso di distinguervi dai vostri competitor?


Non esiste un unico fattore di successo, ma una alchimia di componenti. Un contributo fondamentale è stato dato dagli azionisti che hanno investito e creduto nella società. Prima Amfin, che nei primi anni Duemila, nonostante la startup non decollasse e l’entusiasmo per le aziende “.com” fosse ai minimi storici, ne ha impedito il fallimento proprio nel suo momento peggiore. Poi arrivò il gruppo tedesco CTS Eventim, l’attuale azionista, che dal 2007 in poi ha apportato capitali e know-how per poter competere nel ticketing, ma all’interno di un contesto più allargato di filiera dello spettacolo. Il Gruppo, infatti, non solo ha una presenza internazionale con sedi in più di 20 Paesi, ma opera anche nel settore dell’organizzazione degli eventi (promoting) e nella gestione degli spazi per spettacoli (venue). A questo si aggiungono l’entusiasmo e la dedizione dei collaboratori di TicketOne sempre motivati dalla passione per gli aspetti di questo particolare business. Si perdono spesso ore di sonno e si resta sul campo fino a tarda notte, ma lo si fa per un concerto, per un evento di cui tutti parlano, per una partita o per una gara del Moto GP. Nel tempo TicketOne ha sempre puntato sulla propria capacità di innovare e di cambiare, guidando e non subendo l’evoluzione del mercato. Così, da azienda che produceva solo software per le biglietterie automatizzate, ci siamo evoluti, sviluppando le migliori capacità distributive sia sul territorio che su internet. Siamo così divenuti principalmente una rete di distribuzione multicanale con un fortissimo orientamento all’e-commerce. È stato quindi naturale evolvere successivamente nell’ambito del marketing digitale. All’interno di TicketOne opera oggi un reparto che costituisce una vera e propria agenzia di digital marketing che non ha nulla da invidiare ai soggetti professionali presenti sul mercato nazionale: il tutto a beneficio non solo dei nostri clienti organizzatori, ma anche di terzi che si appoggiano a noi per le proprie iniziative, collegandole ai contenuti del nostro inventario prodotti.


In cosa l’esperienza in PwC ti ha aiutato?


L’esperienza in PwC immediatamente dopo l’università è stata insostituibile e rappresenta ancora oggi un’impronta fondamentale nella mia vita professionale. Ci sono almeno tre aspetti cardine di arricchimento che fanno capo a quel periodo. Quello formativo, con i corsi, residenziali e non, e il costante coaching on the job: una continuazione naturale, ma applicata del percorso di studi. È lì che ho appreso quanto fosse importante non solo imparare, ma continuare ad imparare. Il secondo aspetto è quello esperienziale: avere la possibilità di vedere e vivere dal di dentro quasi 40 aziende in soli tre anni è stato qualcosa di unico. Parliamo di assicurazioni, industrie, finanziarie e società di servizi con caratteristiche e problematiche diversissime e affrontate anche in situazioni particolari, quali ristrutturazioni, cessioni, scorpori e fasi di start-up. Infine, esiste un preziosissimo aspetto che è quello relazionale che accompagna tutti noi Alumni, perché con molte delle persone conosciute in quel contesto siamo sempre rimasti in contatto professionale e personale. Io poi ho avuto il privilegio di lavorare in un gruppo in cui i nomi erano Schiavi, Bassi e Marco Sala. Mi piace ricordare anche l’incontro con Giuseppe Pirola che ho poi incontrato nuovamente dopo molti anni nel mio percorso professionale. A tutto questo devo aggiungere l’importanza dei miei personali valori etico professionali che si sono consolidati nel periodo in PwC, restando poi intatti e costanti lungo tutta la mia carriera.


Offrite biglietti per ogni tipologia di evento, ma qual è la categoria che attira maggiormente l’attenzione degli italiani?


I concerti live sono sicuramente la tipologia di evento più nota ed evocativa nell’immaginario delle persone. La tendenza delle nuove generazioni si focalizza sia su generi più innovativi, come l’indie e il rap, sia su generi più consolidati, quali il pop italiano e il rock. Anche il tipo di fruizione è rilevante, tant’è che c’è un sempre maggiore afflusso verso i festival estivi, che hanno affiancato i più collaudati concerti negli stadi. La risposta del pubblico è comunque potente e interessata dovunque ci sia passione ed emozione, che sia il concerto del proprio artista preferito piuttosto che la squadra del cuore, una mostra oppure uno spettacolo a teatro o un musical: a seconda dei loro interessi, le persone vogliono vivere un’esperienza fortemente personale. È questa una delle chiavi di successo degli eventi che distribuiamo: in un mondo sempre più virtuale c’è un grande bisogno di recuperare spazi dove le sensazioni e le emozioni riportino al centro la persona. Fedeli a questa nostra concezione di ‘pubblico’, noi ci adoperiamo per creare un’offerta a 360 gradi. Non a caso abbiamo un portale dedicato alla vendita dei biglietti per assistere agli eventi sportivi, una società controllata dedicata al settore museale che gestisce la biglietteria di 5 su 10 dei principali musei italiani e una dedicata alla biglietteria delle sale cinematografiche.


La fiducia nei confronti dell'e-commerce è piuttosto variabile. Come invogliate l’utente ad acquistare?


Come sono tutelati i dati e le transazioni? L’atteggiamento dei consumatori nei confronti dell’e-commerce si è costantemente evoluto negli ultimi 20 anni. Anche nel nostro Paese, oggi i siti più noti, come ticketone.it, sono apprezzati dagli acquirenti che vivono con la massima serenità l’esperienza d’acquisto. Certo, il percorso è stato lungo. Possiamo vantarci di avere dato un importante contributo a questa evoluzione, con una paziente cura del cliente finale e grazie a un costante lavoro di comunicazione, cercando di essere sempre affidabili e meritevoli di fiducia. In particolare, TicketOne ha arricchito nel tempo l’offerta dei metodi di pagamento accettati sul proprio sito, attivando sistemi sicuri e con una forte reputation sul mercato. La possibilità di scegliere il sistema di pagamento ritenuto più affidabile tra tanti e più adatto alle proprie esigenze si traduce infatti in un maggior senso di sicurezza per l’utente che diventa via via più propenso a concludere la propria transazione online. Oggi sono disponibili su ticketone.it tutti i principali circuiti, che prevedono una trasmissione criptata e quindi sicura dei dati personali e della carta di credito. A questi si affiancano i più importanti digital wallet, quali PayPal e Masterpass, ma anche un sistema per i bonifici e la possibilità di utilizzare la “18 app” per gli eventi culturali. A fianco dei sistemi di pagamento, un trattamento sicuro e ben personalizzato dei dati rappresenta un secondo cardine fondamentale nel rapporto fiduciario con gli utenti. Per la nostra azienda il tema della sicurezza dei dati personali degli utenti è da sempre stato centrale e prioritario, tanto che l’introduzione del GDPR ci è sembrata l’evoluzione naturale di un percorso che stavamo già attuando. Una puntuale profilazione consente oggi agli utenti di TicketOne di scegliere a quali servizi accedere tra quelli di marketing e informativi messi a disposizione dal sito, con la finalità di essere sempre tempestivamente informati sulle opportunità da cogliere nel segmento di intrattenimento preferito.


Quali sono stati gli effetti dell’introduzione dei biglietti nominativi? Contrastano effettivamente il bagarinaggio?


L’introduzione dei biglietti nominativi ha avuto effetti estremamente negativi, soprattutto sul consumatore finale a causa delle inevitabili e conseguenti complicazioni nell’acquisto, dei costi e delle difficoltà di accesso agli eventi. Ci troviamo oggi a poter contare esclusivamente sulla forte passione del pubblico per far fronte a una legge che può solo portare disaffezione e rinuncia all’acquisto e quindi a partecipare. Il paradosso è che la nuova normativa non contrasta assolutamente il fenomeno del bagarinaggio: i biglietti nominativi consentono, infatti, un facile trasferimento tra persone e un agevole cambio del nominativo dell’intestatario, giustamente introdotto a tutela del consumatore. Così i biglietti a prezzi maggiorati continuano a essere copiosamente venduti sul web perché la nominatività non ne impedisce il trasferimento. Nel frattempo, i divieti e le sanzioni previste dalla legge continuano a non venire applicate. Abbiamo rappresentato queste assurde contraddizioni e inutili restrizioni alla politica, alle diverse istituzioni, nei convegni e sulla stampa, ma nessuno sembra disposto ad ascoltare. Visto che una legge esiste, ma continua a essere violata e disattesa, recentemente abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica, chiedendo che si indaghi sul perché la legge non viene applicata. Più di così non possiamo fare.


Quali sono oggi le principali sfide del settore? In che modo pensi che le nuove tecnologie possano contribuire ad una migliore customer experience per l’utente?


Il mercato del ticketing si presenta sempre più concorrenziale. La sfida è duplice: da un lato è rappresentata dalla capacità di acquisire una massa critica e diversificata di eventi da vendere che sia anche rilevante per il cliente finale; dall’altro dalla capacità di attrarre, ingaggiare e fidelizzare quest’ultimo portandolo a preferire l’acquisto tramite i propri canali di vendita rispetto a quelli dei competitors. Si tratta in entrambi i casi di avere la capacità di creare e offrire una proposta che crei valore e su cui basare una customer relationship solida e duratura, sia con i clienti B2B (gli organizzatori), al fine di incentivarli a vendere i propri eventi attraverso i nostri sistemi, sia con i clienti B2C (gli acquirenti finali) al fine di tenerli costantemente ingaggiati. E’ qui che la sfida si fa più complessa con un cliente finale esponenzialmente più esigente che si aspetta di ricevere servizi sempre più customizzati sulla base delle proprie esigenze. In questo senso, le nuove tecnologie rappresentano un’opportunità in grado non solo di migliorare la customer experience d’acquisto, ma anche di arricchire l’intero customer journey (“event journey”), estendendolo ben oltre il solo acquisto, così ché la relazione brand-cliente possa evolversi in senso sempre più emozionale e univoco: in una parola, insostituibile. Si pensi solo a titolo esemplificativo alla capacità offerta dalle nuove tecnologie di poter aggregare, disaggregare e analizzare dati provenienti da fonti interne ed esterne ai confini aziendali, al fine di poter utilizzare poi le informazioni per offrire prodotti e comunicazioni sempre più personalizzate e per questo rilevanti per il cliente; oppure all’utilizzo dei social per poter condividere in “real time” le emozioni che possono essere vissute durante un evento.


Tra i concerti che hanno fatto la storia della musica a quale avresti voluto partecipare?


Negli anni ho avuto la fortuna di assistere a moltissimi concerti: da questo punto di vista in TicketOne siamo abbastanza viziati. Mi piace ricordare il tour 360 degli U2, una produzione e una qualità incredibili, tanto che ho assistito a tutte le quattro date italiane. Il concerto che più di ogni altro porto nel cuore è però stato Italia loves Emilia del 22 settembre 2012 a Campovolo per la raccolta fondi dopo il terremoto. Comunque, il concerto più bello è sempre il prossimo. Se penso a un evento a cui avrei veramente voluto assistere devo guardare più indietro nel passato: sicuramente il concerto dei Pink Floyd del 1989, che chiusero il loro tour italiano con un live nel Giorno del Redentore in piazza San Marco a Venezia, su un palco galleggiante nel mezzo della laguna. 


Dove ti vedi fra 5 anni?


Ad uno spettacolo venduto da TicketOne!

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