Giulia Cosulich di Link Industries

Amministratore Delegato - Link Industries

Dalla consulenza alle soluzioni per l'edilizia e l'isolamento. Come l’esperienza in PwC ti ha aiutato?


Link Industries, Società di cui sono Amministratrice Delegata da Settembre 2019, è nata oltre 25 anni fa nell'ambito di un Gruppo - Fratelli Cosulich S.p.A. -, che si occupa di shipping e logistica, e che comprende oltre 100 Società.

Dopo 12 anni in consulenza, in particolare in ambito sostenibilità, in Link ho potuto valorizzare un modus operandi fatto di analisi, definizione di obiettivi e monitoraggio con un focus sul lavoro di squadra e sulla condivisione di strategie di lungo periodo. Hai assunto in Link Industries un ruolo di grandi responsabilità: qual è la sfida più interessante che hai affrontato?

La sfida più interessante è stata “cambiare mindset” da consulente – chi fa un’analisi oggettiva, spesso imparziale e propone soluzioni ma “a tempo determinato” – ad AD – chi ha la responsabilità quotidiana di identificare priorità, di coinvolgere le persone, di pensare “out of the box” con la consapevolezza che ogni persona nella squadra porta competenze estremamente differenziate e al contempo assai rilevanti per lo sviluppo del business.


Come è cambiato il vostro business con la pandemia?


Nel 2020, superato il primo shock, abbiamo reagito con fermezza e determinazione, ci siamo fermati a riflettere su come avrebbe potuto cambiare il mondo e abbiamo verificato che la costante vicinanza ai clienti, ci ha consentito di confermare la nostra posizione sul mercato.

Sebbene ci fossimo "organizzati" per un periodo transitorio di adattamento alla pandemia non avevamo previsto simili contraccolpi legati alle catene del valore globali, al picco dei costi delle materie prime, ai noli mare decuplicati nei prezzi e alla scarsità degli spazi navi. Stiamo quindi modificando il nostro modo di lavorare in termini di pianificazione delle attività sia al nostro interno che con i nostri fornitori e stakeholder. Dobbiamo essere ancor più flessibili, consolidare rapporti con i dipendenti basati sulla fiducia e sulla definizione di chiari obiettivi per ogni singolo e per la squadra.


Quali sono oggi le principali sfide del settore? In che modo pensi che le nuove tecnologie possano integrarsi in questo processo?


La più grande sfida è comprendere quali saranno le logiche e le dinamiche del futuro in termini di "forze in gioco" nelle catene del valore: la Cina riuscirà a mantenere lo stesso livello di competitività o potremo contare sui Paesi europei che riusciranno a "cogliere" l'opportunità e tornare ad essere fornitori sostenibili nel lungo periodo?

Da un punto di vista di processi interni, abbiamo sviluppato da tempo strumenti digitali operativi a supporto dei nostri processi: la sfida è definire tools che possano essere utilizzati da più soggetti nella catena del valore, per condividere informazioni più "just in time" ed evitare inutili passaggi e ripetizioni nelle comunicazioni.


Come integrare la sostenibilità nella Vostra strategia? Abbiamo parlato di catene del valore globale e discontinuità che le caratterizzano. Qual è la vostra risposta?


Con i nostri fornitori abbiamo stabilito relazioni molto solide che si sono confermate tali anche in questi momenti di grande difficoltà. Dobbiamo definire piani di miglioramento comuni a noi e ai nostri fornitori stabilendo quali possono essere le strategie comuni per mitigare impatti sia in termini ambientali che sociali.

Le sfide che mi aspettano sono rilevanti e tutt'altro che banali: l'approccio strutturato e il mindset da consulente mi aiutano a gestire lo stress, la discontinuità e gli impatti di uno scenario in continua evoluzione.


Cosa ti aspetti dalla Community e quale valore aggiunto pensi possa darti?


Nell’era (speriamo) post- COVID dobbiamo raccogliere quanto di meglio abbiamo imparato in termini di “digital connections” per essere efficienti e “smart” nelle nostre comunicazioni ma ri-acquisire la nostra capacità di stabilire relazioni “empatiche” che possano portare a nuove opportunità di collaborazioni, partnership e che ci possano aiutare a dare un contributo concreto alla costruzione di basi solide per uno sviluppo sostenibile delle nostre aziende, dell’Italia e del Pianeta. Mi aspetto che la Community rappresenti un importante strumento in questo senso.


Cosa senti di poter dare alla stessa? un pensiero che vuoi condividere con i lettori.


Mi sento una persona entusiasta, positiva e molto curiosa: credo di poter portare stimoli di chi, da quasi 20 anni, ha sempre avuto il “faro” della sostenibilità d’impresa, ben prima che questa diventasse mainstream. 

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