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Rinnovato il contratto collettivo per il settore terziario, distribuzione e servizi: riconoscimento di una tantum e di aumenti contrattuali tra le principali novità

L'accordo del 22 marzo 2024 tra Confcommercio e sindacati per il rinnovo del CCNL Commercio porta importanti novità, incluso un aumento salariale e cambiamenti nelle disposizioni contrattuali, beneficiando oltre 2 milioni di lavoratori

Il 22 marzo 2024, Confcommercio, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno raggiunto un accordo cruciale per il rinnovo del contratto collettivo (CCNL) Commercio, che interessa oltre 2 milioni di lavoratori del Terziario, Commercio, Distribuzione e Servizi Confcommercio, il cui termine era scaduto il 31 luglio 2019.

Tra le innovazioni più significative dell'accordo vi è l'aumento della retribuzione dei minimi tabellari per i dipendenti. L'incremento, fissato a 240,00 € per i lavoratori al 4° livello, sarà erogato in diverse tranche. È stato inoltre stabilito che tali aumenti potrebbero essere assorbiti in specifiche circostanze, come previsto da accordi sindacali o da aumenti concessi dalle aziende.

È stata modificata la procedura di rinnovo del CCNL, stabilendo che in mancanza di un accordo entro sei mesi dalla scadenza, i lavoratori riceveranno un'indennità denominata "vacanza contrattuale" per 14 mensilità.

In aggiunta, è stato concordato di riconoscere un'indennità una tantum ai lavoratori impiegati al momento della sottoscrizione dell'accordo, al fine di compensare il periodo senza contratto. Tale indennità, fissata a 350,00 € per i lavoratori al IV livello, sarà pagata in due tranche nel luglio 2024 e nel luglio 2025.

L'accordo contempla anche disposizioni in merito all'assistenza sanitaria integrativa e alle modalità di assunzione a tempo determinato, introducendo nuove causali e invitando alla contrattazione di secondo livello per stabilizzare i lavoratori a tempo determinato. Per i contratti part-time, è stata prevista un'indennità aumentata a partire dal 1° gennaio 2025.

Per quanto riguarda il congedo parentale, è stato ridotto il preavviso richiesto da 15 a 5 giorni. Inoltre, per le donne vittime di violenza di genere, è stata estesa la durata del congedo retribuito con ulteriori 90 giorni e sono state introdotte altre misure di protezione e sostegno.

Infine, è stata istituita una Commissione per promuovere la parità di genere e ridurre eventuali disparità, con il compito di diffondere iniziative come la certificazione di parità.

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