PwC Italia: Le nuove generazioni spingono l’economia circolare della moda
Le abitudini di Millennials e Gen Z rivelano un boom negli acquisti second-hand (+19% rispetto al 2023) e una crescente attenzione alla sostenibilità e alla circolarità, pur rimanendo il prezzo il principale criterio di scelta.
PwC Italia ha condotto la ricerca “Circular Fashion Survey on New Generations 2024,” che ha esplorato i comportamenti di acquisto di Millennials (28-43 anni) e Gen Z (18-27 anni) in cinque paesi europei: Italia, Germania, Regno Unito, Francia e Spagna. Il 70% dei giovani intervistati ha acquistato prodotti di seconda mano nel 2024, un incremento del 19% rispetto al 2023. I principali motivi di questa scelta sono il risparmio economico (72%), la sensibilità verso la circolarità (14%) e l’accesso a brand costosi altrimenti fuori portata (8%). Differenze geografiche emergono: in Italia e Francia l’interesse per i marchi di lusso è più marcato (11%-12%), mentre in Germania prevale l’attenzione alla circolarità (19%). Nel Regno Unito e in Spagna, la convenienza economica è la motivazione principale (77%-79%).
Il 54% dei partecipanti ha effettuato almeno la metà dei propri acquisti su piattaforme di e-commerce, in netto aumento rispetto al 35% del 2023. La scelta dei siti per lo shopping online è guidata da descrizioni dettagliate (59%), consegna gratuita (38%) e spedizioni sostenibili (20%). L’attenzione alla riduzione delle emissioni di CO2 nelle spedizioni è particolarmente sentita in Germania (27%) e Italia (25%) rispetto ad altri paesi come Francia e Regno Unito (15%).
Per le fasce di prezzo, il 46% dei Millennials e il 57% della Gen Z preferiscono articoli nella fascia 0-50 euro, mentre solo una minoranza sceglie prodotti oltre i 200 euro. I criteri principali di acquisto sono il prezzo e la qualità, mentre la sostenibilità è prioritaria solo per il 20% del campione, in linea con il 2023.
Gli standard ESG influenzano il 65% della Gen Z e il 63% dei Millennials. Inoltre, il 71% è disposto a pagare un sovrapprezzo per prodotti sostenibili, sebbene il prezzo resti l’ostacolo principale per l’86%, con un picco del 91% in Italia. Gli aspetti sostenibili più apprezzati includono l’uso di materiali riciclati (42% Gen Z, 35% Millennials), packaging ecologici (32% e 31%) e produzione cruelty-free (21% e 19%).
I social media sono fondamentali nelle decisioni di acquisto: Instagram è il più influente per la Gen Z (38%) e i Millennials (30%), seguito da TikTok (24% Gen Z) e Facebook (15% Millennials). Gli influencer ispirano il 31% della Gen Z contro il 15% dei Millennials.
Nonostante l’interesse per la sostenibilità, il fenomeno dell’ESG-washing solleva dubbi. Il 64% dei giovani rileva pratiche di comunicazione poco trasparenti, evidenziando messaggi vaghi o strategie che enfatizzano aspetti irrilevanti dei prodotti per apparire sostenibili.
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Top 500 Campania
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