• Executive

Nel mondo della moda, più del 50% della forza lavoro è femminile, tuttavia, solo il 30% occupa posizioni nei consigli di amministrazione

Nel settore della moda, le donne costituiscono la maggioranza della forza lavoro ma sono sottorappresentate nei ruoli decisionali. Tuttavia, nelle imprese artigiane emergono segnali positivi. Restano sfide come la promozione di pari opportunità e il supporto alla genitorialità.

Nel settore della moda, esiste una marcata discrepanza di genere tra la composizione della forza lavoro e la sua rappresentanza ai livelli decisionali. Nonostante le donne costituiscano la maggioranza dei lavoratori, sono sottorappresentate nei ruoli di leadership e nei consigli di amministrazione. Questa disuguaglianza si manifesta anche a livello globale, con l'Italia che mostra una presenza femminile ai vertici aziendali inferiore rispetto ad altre nazioni come Francia, Stati Uniti e Regno Unito.

Tuttavia, nelle imprese artigiane, c'è un segnale positivo: la maggior parte dei CEO sono donne e il numero di aziende con una forte presenza femminile sta crescendo. Questo suggerisce che le realtà più piccole e flessibili potrebbero essere più inclini alla diversità di genere rispetto alle grandi corporation.

A fotografare la situazione è l’Osservatorio «Donne e Moda: il Barometro 2024», promosso dall’Ufficio Studi di PwC Italia - in collaborazione con Il Foglio della Moda. «A quattro anni dalla prima edizione dell’Osservatorio Donne e Moda la presenza femminile negli organi societari delle imprese del settore è aumentata di 3 punti percentuali, segno di un lieve cambiamento, ma è fondamentale implementare nelle aziende vere politiche di gender equality. In questo ambito l’Italia è allineata alla media europea, ma ancora distante da quanto avviene ad esempio negli Stati Uniti che hanno già raggiunto il 40% di donne nei cda», evidenzia Erika Andreetta, Partner PwC Italia EMEA Luxury Community Leader.

Nel settore tessile e dell'abbigliamento, nonostante le donne siano la maggioranza della forza lavoro, sono principalmente impiegate in ruoli impiegatizi e operai, con una scarsa rappresentanza nei ruoli di quadro e dirigenziali, che diminuisce ulteriormente ai vertici aziendali.

Nonostante alcuni segnali positivi, come l'età media inferiore delle donne in posizioni dirigenziali rispetto ai colleghi maschi e il rifiuto da parte della maggior parte delle aziende di ammettere disparità salariali di genere, restano sfide significative. Queste includono la promozione di pari opportunità di selezione e il supporto alla genitorialità, con una maggiore attenzione alle esigenze delle lavoratrici.

La prevalenza del lavoro part-time tra le donne, insieme alla mancanza di adeguate politiche di welfare per la genitorialità, evidenzia ulteriori disparità di genere nel mondo del lavoro. In conclusione, sebbene vi siano segnali di progresso, è evidente che molto resta da fare per garantire una reale parità di genere nel settore della moda e oltre.

Eventi in evidenza
Il nostro Manifesto

Condividere esperienze, consigli utili e storie di vita