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Mercato componentistica automotive in Italia: fatturato dimezzato e marginalità in calo

Il mercato della componentistica automotive registra una riduzione del fatturato e una perdita di marginalità, con un impatto maggiore sulle aziende caratterizzate dallo storico economico-finanziario migliore.

Il mercato della componentistica automotive in Italia ha subito una riduzione del fatturato e una perdita di marginalità a causa della pandemia e della crisi della supply chain. Secondo uno studio di PwC Strategy&, i fornitori italiani hanno registrato una crescita dimezzata e una riduzione del margine EBIT del 18%. La crisi ha colpito maggiormente i fornitori focalizzati sul primo equipaggiamento e con un footprint produttivo locale. La diffusione della mobilità elettrica rappresenta una sfida per i fornitori legati al motore endotermico. Nonostante ciò, gli investimenti nella filiera sono aumentati e le imprese che hanno investito nella crescita inorganica hanno ottenuto performance superiori alla media. 

In Italia quasi il 40% dei fornitori automotive è focalizzato sulla produzione di componenti per motori endotermici, motivo per cui è necessario rivedere la "value proposition" e l’approccio al mercato. Per il futuro sarà necessario avviare una serie di iniziative tra cui:

  • differenziare l’offerta, indirizzando i segmenti di mercato più resilienti alla sostituzione tecnologica come quello dei mezzi pesanti;
  • sfruttare il potenziale dei canali più profittevoli e con più flessibilità sul pricing, ovvero l’aftermarket;
  • ottimizzare la copertura geografica, in particolare investendo sulle aree meno impattate dalla transizione alla mobilità elettrica;
  • investire in adiacenze di mercato a elevato tasso di crescita, anche mediante acquisizioni o fusioni societarie.


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