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Lo sviluppo del mercato dell’idrogeno verde in Italia

L’idrogeno verde, prodotto tramite elettrolisi alimentata da fonti rinnovabili, sta assumendo un ruolo sempre più centrale nei percorsi di decarbonizzazione. È particolarmente rilevante nei settori hard-to-abate, caratterizzati da consumi energetici elevati e processi difficilmente elettrificabili, dove rappresenta una valida alternativa sia all’idrogeno grigio sia ai combustibili fossili utilizzati per la generazione di calore. Il suo impiego sta inoltre crescendo nel settore dei trasporti grazie alle applicazioni delle celle a combustibile.


A livello europeo, l’idrogeno verde è considerato una tecnologia strategica: l’Unione Europea punta infatti a produrre 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile entro il 2030 e a importarne altrettante. Parallelamente, ha introdotto obiettivi vincolanti per l’uso degli RFNBO nei settori industriali e dei trasporti, con scadenze comprese tra il 2025 e il 2050. In Italia, la Strategia Nazionale Idrogeno e il PNIEC 2024 definiscono le linee di sviluppo del settore, prevedendo al 2030 una domanda di 0,25 milioni di tonnellate e 3 GW di capacità elettrolitica.


Per sostenere questa transizione, il PNRR destina 3,5 miliardi di euro alla filiera dell’idrogeno verde, con interventi rivolti all’industria, ai trasporti, alla ricerca, alle PMI e ai progetti IPCEI. Un ruolo chiave è svolto dalle Hydrogen Valley, finanziate con circa 550 milioni di euro, che puntano a creare poli territoriali per la produzione e l’utilizzo locale dell’idrogeno. Sono stati approvati 50 progetti distribuiti sul territorio nazionale, con una maggiore concentrazione nel Mezzogiorno.


Nonostante il potenziale, il settore affronta alcune sfide cruciali: i costi dell’idrogeno verde restano superiori a quelli dell’idrogeno grigio; la domanda è ancora limitata e va incentivata; gli investitori richiedono meccanismi stabili per garantire ricavi prevedibili; e i progetti del PNRR registrano ritardi che rischiano di comprometterne l’efficacia. Inoltre, sarà necessario definire nuovi schemi di incentivazione una volta esauriti quelli attuali.


In conclusione, l’interesse per l’idrogeno verde è in rapida crescita nei diversi comparti industriali e nei trasporti, che lo riconoscono come un elemento strategico per la decarbonizzazione. Tuttavia, per garantire uno sviluppo solido e continuo della filiera sarà indispensabile rafforzare il quadro regolatorio, accelerare l’avanzamento dei progetti e assicurare strumenti di sostegno stabili nel lungo periodo.


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