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Il disegno di legge delega e la riforma del sistema degli incentivi fiscali

Rinnovamento degli incentivi alle imprese: verso una maggiore efficacia e semplificazione.

Il disegno di legge AS 571 mira a una revisione organica del sistema degli incentivi alle imprese, con l'obiettivo di migliorare l'efficacia dello sviluppo economico e della coesione sociale. Vengono stabiliti alcuni principi generali per le politiche di incentivazione, tra cui la programmazione pluriennale degli incentivi, la valutazione degli impatti misurabili, il coordinamento tra le amministrazioni coinvolte, la semplificazione delle procedure per le imprese e l'attenzione alla coesione sociale e all'imprenditoria femminile.

Il Governo intende definire un sistema di incentivi che riconosca e sistematizzi le misure esistenti, concentrando l'offerta e riducendo la dispersione dei sussidi. Ciò richiederà un maggiore coordinamento tra gli attori coinvolti, al fine di ottimizzare l'utilizzo delle risorse disponibili e prevenire sovrapposizioni di interventi.

Al fine di regolare l'azione del Governo e semplificare le procedure, si prevede la creazione di un "codice degli incentivi" che stabilisca linee guida e criteri standardizzati. Inoltre, vi è l'intenzione di digitalizzare, modernizzare e sburocratizzare gli incentivi attraverso l'obbligo di pubblicazione online dei provvedimenti e la creazione di una piattaforma telematica di raccolta delle informazioni. Si prevede anche la stipula di protocolli tra le Amministrazioni pubbliche per velocizzare il rilascio delle certificazioni necessarie all'ottenimento dei sussidi.

Lo studio di Banca d’Italia

Banca d'Italia ha presentato una Memoria alla 9° Commissione permanente del Senato, analizzando le politiche industriali in Italia dal periodo pre-pandemico ad oggi. Ha evidenziato un'inefficienza nell'allocazione delle risorse pubbliche rispetto agli altri paesi europei. La Banca sostiene i principi del disegno di legge e ritiene fondamentale la stabilità e certezza delle normative sugli incentivi per favorire scelte strategiche da parte delle imprese. La semplificazione delle procedure potrebbe ampliare l'accesso agli incentivi e generare un impatto macroeconomico maggiore.

Un altro aspetto positivo è la razionalizzazione dell'offerta di incentivi, affrontata nell'Art.4, in quanto attualmente il sistema è frammentato e poco efficace a coprire ambiti strategici. La formazione di un "codice degli incentivi" rappresenta una novità che consentirebbe l'armonizzazione dei procedimenti amministrativi per gli interventi di incentivazione e l'adozione delle migliori pratiche da parte delle amministrazioni coinvolte, nonostante possano emergere difficoltà rilevanti.

Ulteriori considerazioni programmatiche

Diverse sono le considerazioni chiave riguardanti l'armonizzazione degli incentivi alle imprese:

  • L'evoluzione delle normative europee sugli aiuti di Stato sta semplificando i regimi di autorizzazione degli aiuti per finanziare la transizione in corso. Il "codice degli incentivi" potrebbe incorporare direttamente le linee guida europee, garantendo coerenza e coesione nelle politiche di incentivazione.
  • I principi del disegno di legge dovrebbero essere applicati uniformemente a livello regionale per evitare limitazioni alla concorrenza causate da legislazioni non armonizzate.
  • La valutazione degli incentivi dovrebbe essere basata su obiettivi chiari e misurabili nel tempo, consentendo una valutazione accurata dell'efficacia degli incentivi.
  • L'interoperabilità delle basi dati amministrative esistenti è cruciale per una valutazione efficiente e accurata degli effetti degli incentivi, senza gravare eccessivamente sulle parti coinvolte.
  • La digitalizzazione potrebbe semplificare le procedure sia per le imprese che per l'amministrazione pubblica, creando un database di informazioni amministrative per una gestione più efficiente delle informazioni.

In conclusione, la riorganizzazione degli incentivi alle imprese è un elemento chiave per promuovere il cambiamento strutturale a livello nazionale, ma deve essere parte di una serie più ampia di modifiche che coinvolgono il sistema fiscale, i mercati e le amministrazioni pubbliche, con l'obiettivo di migliorare l'ambiente economico e istituzionale in cui le imprese operano.

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