Il Decreto “Energy release”
L’extraprofitto nel settore energy: prestazione patrimoniale imposta o integrazione prezzo?
Il Decreto Legge numero 17 del 1° marzo 2022, convertito nella Legge numero 34 del 27 aprile 2022, ha introdotto l'articolo 16-bis, noto come "energy release", per incentivare gli investimenti nelle fonti rinnovabili nel mercato elettrico italiano. Questo decreto prevede che il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) compri energia da fonti rinnovabili attraverso contratti di almeno tre anni, stabilendo un prezzo fisso di 210 €/MWh. Se il prezzo di mercato è inferiore, il GSE paga la differenza all'acquirente; se è superiore, l'acquirente paga la differenza al GSE. Questa normativa è stata introdotta per ridurre gli impatti dell'aumento dei prezzi dell'energia dovuto al conflitto russo-ucraino.
Il Decreto Energy Release stabilisce che i contratti sottoscritti dal GSE con i soggetti assegnatari tramite la procedura del Gestore dei Mercati Energetici (GME) siano "a due vie", regolando la differenza tra il prezzo di allocazione dell'energia da parte del GSE (210 €/MWh) e il prezzo medio mensile di vendita sul mercato organizzato dell'energia elettrica regolato dal GME. La conclusione dei contratti avviene tramite una procedura sul sistema di negoziazione del GME.
A partire dal 1° gennaio 2023, il GSE deve rideterminare l'energia assegnata sulla base della disponibilità al 31 gennaio di ogni anno. Per tutta la durata del contratto, il GSE calcola la differenza tra il prezzo fissato (210 €/MWh) e il prezzo di mercato, restituendo l'importo alla controparte se negativo o richiedendolo all'impresa acquirente se positivo. Questo importo, secondo la definizione del GSE, è considerato un'integrazione di corrispettivo ed è soggetto all'IVA.
Il decreto è stato creato per contrastare l'aumento dei prezzi dell'energia e si applica agli impianti di energia rinnovabile esclusi dal ritiro dedicato e dallo scambio sul posto. Questa normativa è simile a un'altra legge del gennaio 2022, la disciplina extra-profitti, e ha l'obiettivo di mitigare gli effetti dell'incremento dei prezzi energetici nel periodo storico di riferimento.
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