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ESG e finanza, opportunità da non perdere

Il mondo della finanza sta utilizzando in modo sempre più importante i criteri ESG per le proprie scelte di investimento e di credito

Il convegno organizzato a Milano da PwC e AIBE (Associazione Italiana Banche Estere), con la partecipazione di Banca d’Italia, Deutsche Bank, Société Générale, CaixaBank e Pictet Wealth Management, è servito a fare il punto sullo stato di attuazione delle politiche ESG nel settore finanziario.

Il rapido cambiamento imposto dai criteri di sostenibilità richiede agli operatori finanziari una ridefinizione delle modalità di gestione del rischio di credito che deve considerare anche i rischi ESG delle imprese.Serve, inoltre, una standardizzazione dei reporting utilizzati; difficile fare un’analisi su dati mancanti, errati o non omogenei che offrono, tra l’altro, un’istantanea del passato e non riflettono il potenziale di miglioramento di un’impresa né la sua vulnerabilità a possibili rischi futuri.

Infine, si è nella situazione in cui la domanda di prodotti ESG supera l’offerta e ne traina la crescita. Questo fenomeno sta innescando un processo di spostamento delle allocazioni e il riadattamento dei fondi esistenti con l’obiettivo di stare al passo con le aspettative. Secondo un’analisi di PwC, gli AUM legati all’ESG dovrebbero continuare ad aumentare nei prossimi anni, superando in modo significativo la crescita complessiva degli investimenti in asset e wealth management. Si prevede che gli AUM ESG raggiungano la cifra di 34.000 miliardi di dollari, pari al 21,5% di tutti gli asset entro il 2026.

“Se le istituzioni e gli enti regolatori nazionali e sovrannazionali sono il motore, le banche rappresentano la cinghia di trasmissione per favorire il cambiamento in un’ottica di sostenibilità - ha commentato Guido Rosa, Presidente AIBE - In questo senso, il mondo finanziario rappresenta un’occasione importante per indirizzare i capitali verso modelli economici e progetti sempre più compatibili con la dimensione sociale e ambientale d’impresa. In questo senso le banche internazionali che operano nel nostro Paese non si sottraggono al loro compito e, anzi, sono all’avanguardia per impegno e metodologie applicate”.

“C'è una finestra di opportunità che si sta rapidamente chiudendo per affrontare il cambiamento climatico e l'attuale tasso di decarbonizzazione è un decimo di quello che è necessario se vogliamo almeno dimezzare le emissioni del 50% entro il 2030” ha detto Jon Williams, Partner PwC, Global Banking & Capital Markets ESG Leader.

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