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Decreto lavoro: le novità prossime alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale

Durante la seduta n. 32 del 1° maggio 2023, il Consiglio dei Ministri ha approvato, con procedura di urgenza, due decreti-legge in materia di lavoro, la cui pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è attesa per le prossime ore.

Modifiche alla disciplina del contratto di lavoro a termine, agevolazioni per l’assunzione di beneficiari del nuovo assegno per l’inclusione e di giovani lavoratori tra il 1° giugno ed il 31 dicembre del 2023. Sono alcune delle principali novità previste dalla bozza del decreto Lavoro, approvato dal Consiglio dei Ministri del 1° maggio 2023. Il provvedimento prevede, inoltre, ulteriori misure di riduzione del cuneo fiscale per il 2023 e l’innalzamento del limite di beni e servizi esenti a 3.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli a carico. 

Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro

Il primo decreto-legge è volto a:

  • Ridurre il cuneo fiscale, per quanto attiene alla parte contributiva, nei confronti dei lavoratori dipendenti con redditi annui lordi fino ad Euro 35.000. A tale fine, viene innalzato dal 2 al 6% l’esonero parziale sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico dei lavoratori dipendenti per i periodi di paga dal 1° luglio al 31 dicembre 2023, con esclusione della tredicesima mensilità.
  • Contrastare la povertà e l’esclusione sociale, con particolare attenzione per le famiglie al cui interno siano presenti soggetti fragili, minori o anziani.
  • Promuovere politiche attive del lavoro, con l’obiettivo di assicurare un’adeguata formazione a chi non ha un’occupazione ed è in grado di svolgere un’attività lavorativa e di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
  • Rafforzare le regole di sicurezza sul lavoro e di tutela contro gli infortuni.
  • Modificare la disciplina del contratto di lavoro a termine.

Misure in materia di lavoro

Per quanto riguarda il secondo decreto legge, si segnalano le seguenti novità:

  • Contributo per le assunzioni di persone con disabilità.
  • Modifiche in materia di somministrazione di lavoro.
  • Durata del periodo di prova nei rapporti a termine.
  • Potenziamento dell’attività di accertamento di elusioni e violazioni in ambito contributivo e della riscossione degli importi omessi e promozione dell’adempimento spontaneo degli obblighi contributivi.
  • Pagamento dilazionato dei debiti contributivi.
  • Ricongiunzione, ai fini previdenziali, dei periodi assicurativi per i lavoratori dipendenti, autonomi e per i liberi professionisti.
  • Semplificazione degli obblighi di informazione all’atto dell’instaurazione del rapporto di lavoro.
  • Innalzamento del limite economico dei voucher “PrestO”.
  • Superamento del vincolo d’età per i contratti di apprendistato stipulati nell’ambito dei settori turistico e termale.
  • Sanzioni amministrative in caso di omesso versamento delle ritenute previdenziali.

Infine, il testo licenziato dal Consiglio dei Ministri prevede norme relative all’istituzione del Sistema informativo per la lotta al caporalato in agricoltura; l’uniformazione dei tempi di presentazione delle domande di accesso ad Ape sociale e di pensionamento anticipato con requisito contributivo ridotto; modifiche al Codice del terzo settore per consentire la partecipazione a distanza alle assemblee; modifiche relative ai fondi di solidarietà bilaterali.

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