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Colloqui nel Metaverso

PwC assumerà 600 professionisti.

Fonte Corriere.it di Irene Consigliere.

Il Metaverso è diventato sempre più attuale anche nel mondo del lavoro. E per quanto riguarda le selezioni di personale le grandi aziende si stanno dando da fare soprattutto per i profili digitali e più giovani che hanno più dimestichezza nei confronti della tecnologia. E a proiettarsi nel futuro e ad essere tra le pioniere in questo ambito c’è PwC che ha in programma di fare il colloquio nel Metaverso a 600 candidati entro la fine del 2023 per la ricerca di profili che lavoreranno nell’advisory, ovvero consulenza (al momento sono escluse dal progetto le selezioni di figure per la revisione e i servizi fiscali). Il percorso è iniziato con un progetto pilota che ha coinvolto 50 giovani neolaureati per la ricerca di professionisti nella business unit Customer transformation, branca che si occupa di affiancare aziende nello studio di modelli ed esperienze innovative per disegnare la customer journey (vale a dire la realizzazione di punti vendita, e-commerce e tutti gli aspetti inerenti alla relazione tra impresa e clientela.

Le motivazioni principali che hanno portato PwC a investire nella selezione nel Metaverso sono quelli di attrarre nuovi talenti, reimmaginare i limiti del possibile nella trasformazione digitale HR, migliorare l’esperienza del candidato e promuovere con soluzioni all’avanguardia l’immagine della società I candidati potranno entrare nel vivo dell’esperienza di selezione lavorando su dei business case customizzati a seconda delle aree di interesse. Promuovere un iter di selezione ibrido, svolto in parte nel Metaverso e in parte nella realtà, permetterà ai candidati di comprendere in modo realistico come si svolge una giornata tipica in consulenza e di interagire e confrontarsi nel reale, sentendosi liberi di esprimere al meglio le proprie qualità personali e relazionali. Circa il 20/30% dei candidati (600 su 3mila all’anno) sarà assunto con questo processo di selezione ibrida che renderà l’esperienza ancora più entusiasmante a partire proprio del colloquio primo dell’ingresso in azienda.

Ma come funziona in concreto il percorso nel Metaverso? Si indossano innanzitutto visori di ultima generazione, si accede alla piattaforma virtuale in seguito si deve risolvere un business case. Nel colloquio realizzato da PwC l’azienda per cui preparare la consulenza era attiva nella vendita delle automobili. I candidati, che dotati di un joystick, hanno inizialmente dovuto creare il loro avatar, hanno successivamente avuto l’accesso virtuale alla sala riunioni dell’amministratore delegato con cui hanno fatto brainstorming per capire quali fossero le sue reali esigenze. Dopo sono tornati in ufficio per trovare le soluzioni più adeguate in 30 minuti e hanno preparato la presentazione di queste idee. “Ai nostri futuri assunti, che generalmente provengono o da facoltà Stem, in particolare dal Politecnico di Milano o dalla Bocconi, Luiss e Cattolica, ma anche in alcuni casi da facoltà umanistiche, chiediamo resilienza, capacità di lavorare in situazioni complesse e capacità di sapersi adeguare ai diversi contesti. È importante anche influenzare il contesto e fare accadere le cose. Investiamo molto in formazione. Per questo I nostri profili sono ricercati dal mercato anche se poi faticano a cambiare lavoro perché da noi si sta bene anche grazie al fatto che è possibile fare hybrid working e 3 giorni di smart working, siamo attenti alla parità di genere e c’è sempre la possibilità di avere una visione del futuro in anticipo rispetto ad altre organizzazioni” racconta Luca Ruggi, direttore risorse umane PwC che in Italia conta 26 uffici e 7mila dipendenti in Italia.


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