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Eurofighter Typhoon, lo studio di PwC Strategy&

Il programma Eurofighter Typhoon, frutto della collaborazione tra Germania, Regno Unito, Italia e Spagna, è un modello di eccellenza industriale europea con benefici economici significativi, come evidenziato da PwC Strategy&. L'Italia ha un ruolo chiave nello sviluppo tecnologico del progetto.


Una piattaforma di difesa comune per i cieli europei che funge da motore per la crescita e l'occupazione. Il programma Eurofighter Typhoon è un esempio di eccellenza nella collaborazione industriale europea. Nato dalla cooperazione tra quattro nazioni (Germania, Regno Unito, Italia e Spagna), ha l'obiettivo di sviluppare e produrre aerei da combattimento di ultima generazione. Grazie alla sua configurazione, favorisce la cooperazione internazionale e l'integrazione delle competenze specifiche di ciascun Paese, creando un ecosistema industriale interdipendente e altamente specializzato.

Uno studio indipendente di PwC Strategy& evidenzia l'impatto significativo del programma per le economie europee. Lo studio esamina l'intero spettro delle attività di sviluppo, produzione e supporto nei quattro Paesi partner, delineandone gli effetti economici nei prossimi dieci anni in due scenari evolutivi possibili.


I due scenari:


Nel primo scenario, con ordini per nuovi Eurofighter dalla Spagna (Halcon I e II) e dalla Germania (Quadriga), si prevede che nei prossimi dieci anni il programma contribuirà con 58 miliardi di euro al PIL delle quattro nazioni partner, generando entrate fiscali di 14 miliardi di euro e supportando 62.700 posti di lavoro all'anno. Considerando ulteriori opportunità di vendita di circa 200 Eurofighter nei mercati domestici e di esportazione, i numeri aumentano significativamente. In questo scenario, per il prossimo decennio, il programma potrebbe contribuire con 90 miliardi di euro al PIL, generando entrate fiscali di 32 miliardi di euro e supportando oltre 98.000 posti di lavoro ogni anno.

È evidente quindi come l'importanza del programma non si limiti alla sola sicurezza dei cieli europei. Sono chiari i benefici socioeconomici generati, oltre al significativo sostegno al settore aerospaziale europeo con decine di migliaia di posti di lavoro supportati annualmente, a beneficio delle comunità in cui si trovano le linee di produzione Eurofighter. Inoltre, il programma garantisce il mantenimento delle infrastrutture industriali di produzione e manutenzione in Europa, promuove la sovranità nazionale e comunitaria limitando la dipendenza da tecnologie estere in ambito difensivo, e favorisce lo sviluppo di competenze tecnologiche e industriali in Europa, fondamentali per il futuro passaggio a sistemi di combattimento di nuova generazione.

La capacità di produrre sistemi all'avanguardia aumenta l'efficienza delle forze armate e rafforza le basi tecnologiche ed economiche dell'Europa. Il ritorno della guerra in Europa ha evidenziato l'attuale incapacità dell'industria della difesa di sostenere un conflitto prolungato e ad alta intensità in modo univoco e organizzato.

Una piattaforma per la difesa comune è dunque cruciale per garantire l'autonomia strategica e la sovranità tecnologica dell'Europa. Seguendo l'esempio degli Stati Uniti, l'Europa ha recentemente visto una solida tendenza alla collaborazione multinazionale tra gli Stati membri, con l'obiettivo di condividere conoscenze militari e risorse per sviluppare tecnologie all'avanguardia e riaffermare gli interessi nazionali.

Queste iniziative, tra cui l'Eurofighter è uno degli esempi più virtuosi, sono cruciali per i Paesi partecipanti non solo per i benefici economici e sociali attesi, ma anche per favorire opportunità di sviluppi scientifici "Dual Use" - applicazioni di origine militare che trovano nuovo impiego in ambito civile e viceversa.

La collaborazione continua tra difesa, industria e mondo accademico europeo consente dunque un vero vantaggio competitivo attraverso la realizzazione di nuove scienze e tecnologie che spaziano ben oltre il mondo degli armamenti.


Il ruolo dell'Italia


L'Italia svolge un ruolo chiave nel programma Eurofighter, contribuendo significativamente non solo alla componente manifatturiera e industriale, ma anche al suo sviluppo tecnologico. In quest'ottica, la partecipazione al programma di Long Term Evolution per l'ulteriore maturazione tecnologica dell'Eurofighter assume un valore strategico non solo per l'importanza dell'iniziativa, ma anche per il ruolo che l'Italia potrà giocare in futuro nel settore dei velivoli di nuova generazione.

Il programma costituisce infatti una componente essenziale nell'evoluzione del Typhoon e rappresenta al contempo un banco di prova per lo sviluppo delle tecnologie di nuova generazione. Lo sviluppo di queste tecnologie garantisce all'Italia un posizionamento privilegiato nel settore dell'aerospazio e della difesa, assicurando un ruolo di riferimento nello sviluppo del programma di nuova generazione G CAP.

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