Eventi
Laboratorio Professionale Certificato Crisi d’impresa - Sole 24 ORE Formazione
Sole 24 ORE formazione organizza il Laboratorio Professionale Certificato Crisi d’impresa, un percorso di 12 mesi che mira ad affrontare le complesse problematiche che l’evoluzione normativa e la realtà operativa originano quotidianamente in tema di crisi d’impresa.Nel corso degli incontri, attraverso un approccio pratico e multidisciplinare che considera congiuntamente gli aspetti di natura finanziaria, giuridica, tributaria e societaria, verranno analizzate le attività che l’advisor chiamato ad assistere l’impresa in crisi dovrà compiere, tra cui: l’individuazione dell’istituto più appropriato per attuare efficacemente la ristrutturazione del debito e il risanamento aziendale;la preparazione della domanda di accesso agli strumenti di regolazione della crisi e degli altri istituti disciplinati dal Codice della crisi e dell’insolvenza;l’elaborazione della proposta di transazione fiscale e contributiva;la redazione del piano; le trattative con i creditori;le attività del commissario giudiziale, dell’esperto e dell’ausiliario del giudice. Verranno inoltre trattate le tematiche relative al concordato minore e alla ristrutturazione dei debiti del consumatore. A curare il Laboratorio sarà Giulio Andreani, Partner di PwC TLS Avvocati e Commercialisti.Per maggiori informazioni e iscriversi al laboratorio cliccare qui.
Top 500 2023-2024
Le imprese italiane, già messe a dura prova dagli importanti cambiamenti degli ultimi anni, saranno chiamate ad affrontare anche nei prossimi mesi significative sfide economiche e finanziarie.PwC è da anni presente sul territorio con il progetto Top 500, la più importante ricerca e analisi del tessuto imprenditoriale italiano, che è capace di offrire, a partire dall'analisi delle performance delle aziende, una fotografia dei sistemi produttivi dei diversi vari territori italiani e una visione macroeconomica del nostro Paese. Anche quest’anno vogliamo essere vicino alle imprese, condividendo le loro idee e strategie, individuando insieme le opportunità di innovazione e progettando azioni concrete da mettere in campo per lo sviluppo del territorio attraverso piani di investimento, percorsi di trasformazione digitale e sostenibile e attività di upskilling.Le tappe:TOP 500 Venezia - 13 novembre 2023TOP 500 Belluno - 14 novembre 2023TOP 500 Padova - 15 novembre 2023TOP 500 Treviso - 16 novembre 2023TOP 500 Udine - 23 novembre 2023TOP 500 Pordenone - 29 novembre 2023TOP 500 Trieste - 30 novembre 2023TOP 500+ MB - 27 novembre 2023TOP 500 Parma - 1 dicembre 2023TOP 200 Lodi - 4 dicembre 2023TOP 500 Campania - 19 dicembre 2023TOP 500 Vicenza - 19 febbraio 2024TOP 500 Verona - 26 febbraio 2024TOP 300 Puglia e Basilicata - 1 marzo 2024 TOP 500 Brescia - 4 marzo 2024TOP 500 Bologna - 6 marzo 2024TOP 500 Mantova - 13 marzo 2024 TOP 500 Firenze - 19 marzo 2024TOP 500 Romagna - 21 marzo 2024TOP 500 Cuneo - 10 aprile 2024TOP 200 Abruzzo e Molise - 13 aprile 2024TOP 100 Nord Est - Treviso - 16 aprile 2024TOP 500 Piacenza - 17 aprile 2024TOP 100 Nord Est - Udine - 18 aprile 2024TOP 500 Torino - 14 maggio 2024TOP 500 Liguria - 31 maggio 2024TOP 500 Bergamo - giugno 2024
Executive Master Consiglieri di CDA e Sindaci di Società Pubbliche e Private - 24ORE Business School
PwC Italia collabora all'Executive Master Consiglieri di CDA e Sindaci di Società Pubbliche e Private, organizzato dalla 24Ore Business School.A partire dai temi di Corporate Governance, il master fornirà strumenti utili al miglioramento delle Performance Aziendali. Durante il percorso formativo verranno infatti analizzati: Ruoli e responsabilità del Consiglio di Amministrazione con un focus specifico sui criteri ESG, Il “Turnaround” prima di una possibile crisi d’impresaLa challenge del CdA al managementIl rifinanziamento d’impresaGli strumenti della finanza sostenibile L’impatto dell’intelligenza artificiale sulla buona GovernancePer PwC Italia interverranno:Lia Turri, Partner PwC ItaliaMarcella Di Marcantonio, Partner PwC ItaliaCecilia Maria Ortoleva, Manager PwC Italia, New Ventures Raffaella Preziosi, Partner PwC ItaliaElena Santi, Senior Manager PwC Italia, Data Science Team LeaderFederica Simonetto, Senior Manager PwC ItaliaVerranno inoltre organizzati presso la Torre PwC di Milano tre Lunch Speech esclusivi per i partecipanti del master: momenti di incontro e approfondimento in un contesto informale, che consentiranno ai presenti di creare relazioni e condividere idee, grazie anche alla presenza di testimonial e ospiti con diretta esperienza nei Board che faciliteranno l’aggregazione e il confronto.Per maggiori informazioni cliccare qui.
Top 500 Torino
PwC Italia, in collaborazione con La Stampa e Unione Industriali Torino, organizza martedì, 14 maggio 2024 alle ore 17 Top 500 Torino, l’appuntamento annuale che offre una panoramica del tessuto economico e sociale delle imprese del territorio, con una visione prospettica sugli andamenti economici e sulle prossime sfide. Nel corso dell'incontro saranno presentati i dati della ricerca, condotta dall’Università di Torino e da PwC, sulle performance economico-finanziarie delle prime 500 imprese di Torino e provincia.Insieme a imprenditori locali approfondiremo inoltre gli impatti degli attuali scenari di mercato sul 2024 e condivideremo le opportunità che la trasformazione digitale e le soluzioni basate su intelligenza artificiale possono offrire alle imprese per migliorare l'efficienza operativa, stimolare l'innovazione e favorire una crescita sostenibile, in un percorso di valorizzazione delle eccellenze del territorio. Seguirà Aperitivo. La partecipazione è libera previa registrazione, fino ad esaurimento posti.
Digitalizzazione e Innovazione dei processi Travel & Expense. Ottimizzazione Operativa e Finanziaria
PwC Italia, in collaborazione con SAP Concur e InfoCert organizza giovedì, 16 maggio p.v. alle ore 10 presso la Torre PwC di Milano l'evento 'Digitalizzazione e Innovazione dei processi Travel & Expense. Ottimizzazione Operativa e Finanziaria'.Nel corso dell'incontro:approfondiremo l'approccio ottimale per la trasformazione digitale del processo di gestione delle note spese e la conservazione a norma dei relativi documenti;individueremo come semplificare l'operatività, ottimizzando il flusso documentale e migliorando la componente finanziaria;analizzeremo in che modo gestire efficacemente il processo di conservazione nel rispetto della compliance e degli aspetti normativi attraverso un utilizzo combinato di servizi offerti da SAP Concur, PwC e InfoCert.L'evento sarà inoltre l’occasione per ascoltare le storie di successo di organizzazioni che hanno ottenuto significativi miglioramenti nella gestione delle note spese condividere con relatori e partecipanti idee, esperienze e best practices.L’evento è solo su invito e riservato a un panel selezionato di persone.
Parliamone
News e Pubblicazioni
Solo la metà delle imprese italiane (58%) ha una funzione di Risk Management
Lo studio "Risk Management & Governance" di PwC Italia mostra che solo il 58% delle aziende ha un reparto di gestione dei rischi, con maggiore presenza in aziende quotate e regolamentate e minore in quelle non quotate; l'adozione cresce con il fatturato aziendale.Solo il 58% delle aziende possiede un reparto interno dedicato alla gestione dei rischi, che spesso non ricopre un ruolo strategico e risulta poco diffuso. La presenza di questa funzione è più comune tra le aziende quotate (78%) e quelle in settori regolamentati (83%), mentre è meno frequente tra le non quotate (41%). Questi dati emergono dallo studio "Risk Management & Governance: lo stato dell’arte delle imprese italiane", realizzato da PwC Italia in collaborazione con Nedcommunity, che ha analizzato 100 aziende italiane non finanziarie.Analizzando le aziende per classi di fatturato, si nota che l’implementazione di un sistema integrato di gestione del rischio è più comune nelle grandi aziende: è presente nel 37% delle aziende con fatturato inferiore a 100 milioni, sale al 79% in quelle con fatturato superiore a 750 milioni e raggiunge il 100% nei grandi gruppi multinazionali con fatturato oltre i 3 miliardi.Patrizia Giangualano, Independent Director, Advisor in Governance and Sustainability e Consigliere Direttivo di Nedcommunity, sottolinea l'importanza di gestire attivamente i rischi in un'era di incertezze geo-politiche ed economiche, evidenziando la necessità di nuovi profili professionali e flussi informativi adeguati per la governance.Nonostante l'importanza strategica, meno della metà dei responsabili della gestione dei rischi (43%) riporta direttamente al CEO. Questo limite nella struttura organizzativa compromette l'autonomia e l'indipendenza di giudizio necessarie per un efficace controllo dei rischi aziendali. Oltre un terzo delle aziende (36%) non considera il ruolo del risk manager a livello esecutivo.Più della metà delle aziende (53,1%) non ha definito esplicitamente la propria propensione al rischio e, di quelle che non dispongono di un Risk Appetite Framework (RAF), oltre il 76% non ha piani per svilupparlo. Non ci sono differenze significative tra aziende quotate e non, né in base alla dimensione."Ci ha sorpreso analizzando i dati che nel 50% dei casi l’azienda non formalizzi i rischi collegati ai propri obiettivi di business avendo presente la propensione al rischio e le conseguenti soglie di tolleranza" spiega Riccardo Bua Odetti, Partner PwC Italia e Risk Consulting ERM Leader. "Eppure il risk appetite e la risk tolerance sono due pilastri fondamentali del framework ERM che garantiscono una gestione del rischio aziendale coerente con la strategia. In assenza di questi aspetti, l’azienda potrebbe avere un business plan non duraturo nel tempo e assumere una rischiosità non in linea con le aspettative degli stakeholder".Nella maggioranza delle imprese (74%) il CdA è direttamente coinvolto nella definizione del RAF, attraverso le definizioni di obiettivi declinati in risk appetite, tolerance e capacity. Tuttavia, sono numerosi i casi di aziende in cui l'informativa sul risk profile corrente non è frequente, un dato preoccupante considerando il contesto di forte incertezza e volatilità dell’effetto dei rischi sull’azienda. In aggiunta, la ricerca rivela che in meno della metà dei casi (43%) il CdA verifica che le decisioni strategiche siano in linea con il Risk Appetite Framework e a volte riceve un business plan senza indicazione dei rischi associati. Una situazione da attenzionare, se è vero che solo in un caso su tre (33%) il Consiglio di Amministrazione è davvero consapevole di come vengano integrati i temi ESG nelle analisi di gestione del rischio."Una percentuale che deve necessariamente crescere considerando la rilevanza strategica e la pervasività delle tematiche ESG nel contesto attuale" aggiunge Riccardo Bua Odetti. "L’introduzione della CSRD infatti richiede di rivedere il ventaglio di rischi aziendali, e in particolare: di sensibilizzare i risk owner alla gestione di nuove tematiche, di includere sempre più tematiche ESG nelle metriche ERM e, non meno importante, di ottenere una visione sintetica di metriche interne ed esterne, anche alla luce di analisi di doppia materialità".Infine, sebbene molte aziende non considerino il rischio nei parametri di valutazione delle performance dei manager, quelle che lo fanno attribuiscono a questi parametri un'importanza significativa, evidenziando la necessità di comunicare la gestione dei rischi a tutti i livelli organizzativi attraverso valutazioni delle performance.
Private Equity: ricavi società in portafoglio crescono più del pil
Private Equity: ricavi società in portafoglio crescono più del pil
Lo studio di PwC mostra che l'occupazione nelle aziende italiane supportate da private equity è cresciuta del 6,9% dal 2018 al 2022, superando il benchmark e migliorando anche nelle politiche ESG.Secondo lo studio di PwC, l'occupazione nelle aziende detenute dai fondi di private equity è aumentata del 6,9% nel 2022, con un incremento dello 0,9% rispetto al 2021. Questa crescita è strettamente correlata all'incremento dei ricavi osservato. Le aziende in questione hanno registrato un tasso di crescita dell'occupazione superiore rispetto al benchmark: nel 2022, il gap è aumentato al 6,7% (contro il 6% nel 2021), segnando il maggior distacco registrato negli ultimi cinque anni. I fondi di private equity hanno creato circa 41.000 posti di lavoro in Italia tra il 2018 e il 2022, nell'ambito del campione di aziende esaminate. Anche l'indice manageriale ha mostrato una crescita, con un aumento del 10,7% nel numero di amministratori nelle società supportate da private equity nel 2022, rispetto al 5,3% del 2021.Francesco Giordano, private equity leader di PwC Italia, ha detto: 'lo studio ha evidenziato una performance rilevante delle societa' partecipate da private equity, confrontando anno di investimento e anno di disinvestimento, evidenziando valori di crescita record in particolare in termini di ricavi e tassi occupazionali, entrambi superiori rispetto al benchmark di societa' private similari analizzate, confermando il focus che i private equity hanno nello sviluppo del business anche tramite la crescita della forza lavoro'. Secondo Giordano, inoltre, l'analisi delle tematiche ESG ha confermato la progressiva rilevanza che le tematiche ambientali, sociali e di governance stanno assumendo nelle strategie dei private equity che, nel campione di societa' analizzate quest'anno, hanno fatto registrare un miglioramento degli indici di emissioni di CO2 e del gender balance ratio.